Extracts from Italian prose writers for the use of students in the London university

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Brani popolari

Pagina 219 - ... tuoi concittadini e la corruzione de' tempi, potessi aspirare al tuo intento ; di', spargerai tutto il sangue col quale conviene nutrire una nascente repubblica ? arderai le tue case con le faci della guerra civile ? unirai col terrore i partiti ? spegnerai con la morte le opinioni ? adeguerai con le stragi le fortune ? ma se tu cadi tra via, vediti esecrato dagli uni come demagogo, dagli altri come tiranno.
Pagina 412 - Persuaso che la vita non è già destinata ad essere un peso per molti, e una festa per alcuni, ma per tutti un impiego, del quale ognuno renderà conto, cominciò da fanciullo a pensare come potesse render la sua utile e santa.
Pagina 219 - Un giovine dritto e bollente di cuore, ma povero di ricchezze, ed incauto d'ingegno, quale sei tu, sarà sempre o l'ordigno del fazioso, o la vittima del potente. E dove tu nelle pubbliche cose possa preservarti incontaminato dalla comune bruttura , oh ! tu sarai altamente laudato ; ma spento poscia dal pugnale notturno della calunnia ; la tua prigione sarà abbandonata da' tuoi amici, e il tuo sepolcro degnato appena di un secreto sospiro.
Pagina 357 - Princlpatiìnu, dove io mi profondo quanto io posso nelle cogitazioni di questo subietto, disputando che cosa è principato, di quali spezie sono, come e...
Pagina 86 - A me pare, se pare a voi, che questa sia opera da dover fare da mattina, che si conoscon meglio le nere dalle bianche, et in dì di festa, che non vi sarà persona che ci vegga.
Pagina 528 - ... altra parte, e che finalmente, alzandole il casso del petto e vedendovi sotto alcune cartilagini dure ma sottili, e credendo che lo strepito derivasse dallo scuoter di quelle, si ridusse a romperle per farla chetare, e...
Pagina 356 - Così rinvolto in questa viltà traggo il cervello di muffa, e sfogo la malignità di questa mia sorte, sendo contento mi calpesti per quella via, per vedere se la se ne vergognasse. Venuta...
Pagina 217 - ler sera io passeggiava con quel vecchio venerando nel sobborgo orientale della città, sotto un boschetto di tigli ; egli si sosteneva da una parte sul mio braccio, dall'altra sul suo bastone : e talora guardava gli storpi suoi piedi, e poi senza dire parola volgevasi a me, quasi si dolesse di quella sua infermità, e mi ringraziasse della pazienza con la quale io lo accompagnava. S' assise sopra uno di que' sedili ed io con lui: il suo servo ci stava poco discosto.
Pagina 219 - Gli amori della moltitudine sono brevi ed infausti: giudica, più che dall'intento, dalla fortuna; chiama «virtù» il delitto utile e «scelleraggine» l'onestà che le pare dannosa ; e per avere i suoi plausi conviene o atterrirla o ingrassarla, e ingannarla sempre.
Pagina 84 - L' una sono i macigni da Settignano e da Mentisci, per virtù de' quali, quando son macine fatti, se ne fa la farina ; e perciò si dice egli in quegli paesi di là, che da Dio vengono le grazie, e da Montisci le macine. Ma eóci di questi macigni si gran quantità, che appo noi è poco prezzata, come appo loro gli smeraldi, de' quali v' ha maggior montagne che monte Morello, che rilucon di mezza notte, vatti con Dio.

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