Diario di un naziskinIl Saggiatore, 1996 - 178 pagine Ragazzo disadattato, abbandonato dal padre, a Berlino Est Ingo frequenta hippy e punk, il che gli procura le prime noie con la Stasi. In carcere fa amicizia con alcuni ex nazisti. Ma il personaggio che inciderà di più sulla sua formazione di skinhead è Michael Fuhnen, ideologo neonazista, conosciuto poco dopo la caduta del muro di Berlino. Arruolatosi nella Nationale Alternative, il più feroce movimento di ispirazione hitleriana, in poco tempo ne assume la guida. Organizza spedizioni punitive contro gli stranieri, saccheggi, esercitazioni paramilitari. Viaggia per incontrare i capi naziskin degli altri paesi europei. Il rogo in cui muoiono tre donne turche lo fa però vacillare e infine decide: mai più naziskin. |
Riferimenti a questo libro
La destra plurale: dalla preferenza nazionale alla tolleranza zero Guido Caldiron Visualizzazione estratti - 2001 |
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