La vita nuova di Dante Alighieri con introduzione e noteParavia, 1883 - 117 pagine |
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Parole e frasi comuni
acciò alcuna alquanto altrui Amore angeli anima appare Appresso Arrigo Testa avea avvegna Beatr Beatrice bella beltà canz canzone ch'è ch'io chè chiamare Chiaro Davanzati cielo cittade colore comincia quivi cominciai conciossiacosa Conv cor gentil correz cotale cuore d'Amore d'ogni Dante Alighieri dicea dicesse dissi questo sonetto Divina Commedia divisione dolce dolcezza dolente dolore facea gentil donna gentilissima donna Guido Cavalcanti Guinicelli Harvard College imaginazione intendere l'altra l'anima lagrime Lapo Lapo Gianni lirica Madonna manifesto meco medesi medesimo mente mira mirabile morte mostra notte nove Nuova di Dante occhi ore canoniche ore temporali Parad parea pareami parlare parole passione pensando pensiero pensoso peregrini persona piangendo pianto pietà pietosa poeti poetica Poscia proposi di dire provenzali ragione rima rimatori Scuola Siciliana sente signore soave sonetto si divide sospiri spirito terza dico terza quivi Tommaso di Sasso toscani trovatori veder vedere vidi virtù viso Witte
Brani popolari
Pagina 67 - quando va per via, Citta ne' cor villani Amore un gelo, Per che ogni lor pensiero agghiaccia e père. E qual soffrisse di starla a vedere Diverria nobil cosa, o si morria: E quando trova alcun che degno sia Di veder lei, quei prova sua virtute; Chè gli avvien ciò che gli dona salute,
Pagina 89 - una cosa venuta Di cielo in terra a miracol mostrare. Mostrasi sì piacente a chi la mira, Che da per gli occhi una dolcezza al core, Che 'ntender non la può chi non la prova. E par che della sua labbia ') si muova Un spirito soave pien d' amore, Che va dicendo all'anima: sospira. Questo sonetto è sì
Pagina 72 - Fugge dinanzi a lei superbia ed ira : Aiutatemi, donne, a farle onore. Ogni dolcezza, ogni pensiero umile Nasce nel core a chi parlar la sente ; Ond' è laudato chi prima la vide. Quel eh' ella par quand' un poco sorride %), Non si può dicer nè tener a mente, Sì è
Pagina 100 - La dolorosa mente, Ch' io dico: Anima mia, che non ten vai? Chè li tormenti, che tu porterai Nel secol che t' è già tanto noioso, Mi fan pensoso di paura forte ; Ond' io chiamo la Morte, Come soave e dolce mio riposo; E dico: Vieni a me, con tanto amore, Ch
Pagina 81 - ), E pianger egli ed ella ; Cader gli augelli volando per 1' a're, E la terra tremare ; Ed uom m'apparve scolorito e fioco, Dicendomi : Che fai ? non sai novella ? Mort'è la donna tua, ch'era si bella. Levava gli occhi miei bagnati in pianti E vedea, che parean pioggia di manna
Pagina 105 - Io venni a tanto per la vista di questa donna, che li miei occhi si cominciare a dilettare troppo di vederla ; onde molte volte me ne crucciava nel mio cuore ed aveamene per vile assai ; e più volte bestemmiava la vanità degli occhi miei, e diceva loro nel mio pensiero : Or voi solevate
Pagina 44 - In guisa, che di dir mi vien dottanza *). SI che, volendo far come coloro, Che per vergogna celan lor mancanza, Di fuor mostro allegranza, E dentro dallo cor mi struggo e ploro. Questo sonetto ha due parti principali : chè nella prima intendo chiamare i fedeli d
Pagina 111 - in uno largo e in uno stretto. In largo, in quanto è peregrino chiunque è fuori della patria sua; in modo stretto, non s'intende peregrino, se non chi va verso la casa di santo Jacopo. o riede : e però è da sapere, che in tre modi si chiamano propriamente le genti, che vanno al servigio dell'altissimo.
Pagina 64 - e chiamandomi per nome, disse queste parole : A che fine ami tu questa tua donna, poi che tu non puoi la sua presenza sostenere? Dilloci, chè certo il fine di cotale amore conviene che sia novissimo. E poichè m' ebbe dette queste parole, non solamente ella, ma tutte le altre
Pagina 71 - Che piace agli occhi sì, che dentro al core Nasce un desio della cosa piacente : E tanto dura talora in costui, Che fa svegliar lo spirito d' amore : E simil face in donna uomo valente. Questo sonetto si divide in due parti. Nella prima dico di