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le le collocò neila fua cafa dentro la Città, corae fi diffe, altre fono andate fuori del Regno.

A destra si vede il vago cafino, & amenifiinia villa della famiglia Pistacchio, poícia pallato per via di donne alla famiglia Tocco de Signori Prencipi dell'Acaja,poffedendofi hoggi dalla Principefla di Scanno di questa cala

Dirim peito à quefto à finiftra vedeti il belcalino del già fù erudi:ithme Frincipe di Cruculi della cafa d'Aquino, hora comprato da Gi.fuiti, che l'has conftituito loco di ricreatione per li Padri delli cafa profeffa.

Dirimpetto à quefto vi è il cafi. co di Domenico Ulbreven. Più giù. quello delli Scortisti. Dirimpetto à questa vi è un belliffimo calino fabricato dal Cardinal Belmofto, hora venduto all Frati Italiani di 5.Maria della Mercede, i quali v' hanno aperto una picciola Chie fa,e ridotta la cafa in Conv atc,e mol.

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molti, e molt'altri che veder f poffono. Queft'aria è perfertil. ma, e dar fi fuole per medicina à chi entra nelle fpecie di eticia, & in fatti fe ne veggono molti, & molti fanati. Questa strada, che anticamente veniva chiamata O. limpiana, perche come alcuni fcri vono vi fi facevano i giochi,in ho nore di Giove olimpico, e quefto luogo tirava fopra, e fino alla poi ta reale, e fieftendeva fin quafial palazzo regio, ed era territorio de Padri Benedettini neri, come ne appariscono moltiffimi inftrométi di conceffioni, e cenfuationi,hor chiamafila ftrada della Cefarea,t prende quefto nome da Anibale Cefareo, che vi fundò la Chiefa detta di fopra che vi fi vede à de ftra, intitolata S. Maria della Pa tienza Cefarea, ed in essa vi fundo un'abbadia jus patronato della fua cafa, & anco un hofpedale per li convalefcenti, quale per la mancanza delle rendite, hoggi è dif meffo. Paf

Paffata quefta Chiefa fimilmentea deftra vedefi un ponte, per quefto fi può paffare à vedere il bel lo, e famofo giardino con cafini detto prima del Tesoriere,poi paf fato alla cafa Maffa, ed ultimamé. te comprato dal già fù Principe di Monte miletto della cafa Tocco quale con molta fpefa l'have egli adornato, ed ampliato nel modo, e forma che hoggi fi vede, vi sono ne'giardini vaghe fontane, chericevono l'acqua per i loro giochi d'ampie cifternoni, mà il più bello, che in detto palazzo fi può vedete è un piede intero della gloriofa S.Anna Madre della Vergine con altre reliquie, che in detta cafa fi confervano fin da quel tempo che questa famiglia era Depofta dell'Achaja, e della Servia,e nel giorno festivo di detta Santa vi concorre con devotione grande quafi turto il popolo di Napoli à

venerarla.

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ftà populatiffima di comode habitationi, e delitiafe si può vedere la Chiefa dedicara à Giesù, e Maria, e con quefia il famofo Convento de' Frati Predicatori.

Nell'anno 1580. hebbe la fua, fundatione coll'elemofine di diver Napoletani, raccolte da Frå Silvio della Tripalda Domenica. no, e questo lucgoera tetritorio d' Afcario Coppella nobile della piazza di Porca nova ; rendendoti poi la Chiefa angufta coll'ajuto di Ferdinando Caracciolo Conte di Biccari, e Duca d'Airela, la rifa. bricarono nel modo, e forraa che hoggi fi vede; Questo fignore fece fabricare la tribuna dell'Altare, maggiore, la croce, e parte della nave principale, in modo che dichiarato ne vien fundatore à spese anco del detto Duca fù fatta la fcala, e la porta con colonne tutto di marmo gentile che è delle belle che fi veggano in Napoli, e fù quella difignata dal Fontana.

Innico Caracciolo Cardinale, ed Arcivescovo di Napoli della cafa d'Airola nell'altare maggiore dal La parce dell'Epistola ereffe alla Duchefa d'Airola fua madre della cala Guevara forella del Duca di Bovino una bella memoria colla tatua di detta Signora; il Duca Ferdinando fimilmente dotò il Convento di molte rendite, qual Convento hoggi dalli Frati colle limofine de'fedeli è stato ampliato in modo che fi rende degno d'ellere veduto per la lunghezza de portici, e comode habitationi. In quelto Convento vi era una buona 1:braria,hoggi vedeli in molti corpi di libri guafta, e sfiorata per opera d'un certo Frate Siciliano. Da questa Chiefa tirando giù redefi una strada detta l'imbrecciata di Giesù Maria, in queâa ftrada da l'un lato, e l'altro u'erano belliffimi, & ampi palazzi,hog giquafi la maggior parte in Conferuatorii di Monache fono stati conacrtiti. Nel

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