Degli ammaestramenti di letteratura, Volume 4Felice le Monnier, 1858 |
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... proprio ingegno e sapere ; e a chi l'avesse , riescirebbe inutile e dannoso impaccio . Ma nè pure è da sti- mare che dalla dottrina topica niun soccorso possa derivare , alla facoltà inventrice , quando pur vediamo intelletti come ...
... proprio ingegno e sapere ; e a chi l'avesse , riescirebbe inutile e dannoso impaccio . Ma nè pure è da sti- mare che dalla dottrina topica niun soccorso possa derivare , alla facoltà inventrice , quando pur vediamo intelletti come ...
Pagina 37
... proprio a quello del comune anteporre . Gli oratori in Grecia in Roma esercitarono un venerando magistero di virtù civile , finchè quelle repubbliche si man- tennero virtuose . Il che non vuol dire doversi supporre una società di ...
... proprio a quello del comune anteporre . Gli oratori in Grecia in Roma esercitarono un venerando magistero di virtù civile , finchè quelle repubbliche si man- tennero virtuose . Il che non vuol dire doversi supporre una società di ...
Pagina 48
... Manlio Torquato nella guerra contro i Galli ordinare s'ucci- desse ' l proprio figliuolo perchè erasi , contro suo comandamento , perium in hostem pugnaverat , necari jussit ; atque ille 48 CAPITOLO I. LIBRO TERZO . -
... Manlio Torquato nella guerra contro i Galli ordinare s'ucci- desse ' l proprio figliuolo perchè erasi , contro suo comandamento , perium in hostem pugnaverat , necari jussit ; atque ille 48 CAPITOLO I. LIBRO TERZO . -
Pagina 53
... proprio sangue e di quel di lei tinti lasciandoli , dalle fatiche e dalle miserie del mondo vi dipartiste ; vedete voi ora in che dolente stato il vo- stro signore è posto ? Io son certo che si ; e come quelle che lo amaste e da lui ...
... proprio sangue e di quel di lei tinti lasciandoli , dalle fatiche e dalle miserie del mondo vi dipartiste ; vedete voi ora in che dolente stato il vo- stro signore è posto ? Io son certo che si ; e come quelle che lo amaste e da lui ...
Pagina 77
... proprio e vero possesso di beni si potesse sti- mare . » Termina col toccar di nuovo la svantaggiosa e misera condi- zione del suo cliente , e la prospera e lieta del suo avversario , e tanto più cerca di movere in favor suo il giudice ...
... proprio e vero possesso di beni si potesse sti- mare . » Termina col toccar di nuovo la svantaggiosa e misera condi- zione del suo cliente , e la prospera e lieta del suo avversario , e tanto più cerca di movere in favor suo il giudice ...
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Parole e frasi comuni
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Brani popolari
Pagina 645 - SI che m' ha fatto per più anni macro, Vinca la crudeltà, che fuor mi serra Del bello ovile, ov' io dormi' agnello 5 Nimico a' lupi, che gli danno guerra; Con altra voce omai, con altro vello Ritornerò poeta, ed in sul Fonte Del mio battesmo prenderò il cappello ; Perocchè nella Fede, che fa conte Io L' anime a Dio, quiv' entra' io, e poi Pietro per lei si mi girò la fronte.
Pagina 357 - Chiare, fresche e dolci acque, ove le belle membra pose colei che sola a me par donna; gentil ramo ove piacque (con sospir mi rimembra) a lei di fare al bel fianco colonna; erba e fior che la gonna leggiadra ricoverse co l'angelico seno; aere sacro sereno ove Amor co' begli occhi il cor m'aperse: date udìenzia insieme a le dolenti mie parole estreme.
Pagina 613 - Andate, e predicate al mondo ciance, Ma diede lor verace fondamento; E quel tanto sonò nelle sue guance, Si ch'a pugnar, per accender la fede, Dell'Evangelio fero scudi e lance. Ora si va con motti e con iscede A predicare, e pur che ben si rida, Gonfia il cappuccio, e più non si richiede.
Pagina 323 - L'itala gioventude? O numi, o numi: Pugnan per altra terra itali acciari. Oh misero colui che in guerra è spento, Non per li patrii lidi e per la pia Consorte ei figli cari, Ma da nemici altrui Per altra gente, e non può dir morendo: Alma terra uatia, La vita che mi desti ecco ti rendo.
Pagina 612 - Andate e predicate al mondo ciance; Ma diede lor verace fondamento : E quel tanto sonò nelle sue guance, Sì ch' a pugnar per accender la fede Dell' evangelio fero scudi e lance.
Pagina 348 - Chi dietro a iura, e chi ad aforismi sen giva, e chi seguendo sacerdozio, e chi regnar per forza o per sofismi, e chi rubare, e chi civil negozio; chi nel diletto...
Pagina 360 - 1 Ciel tra noi , venga a mirar costei , Ch' è sola un Sol , non pur agli occhi miei , Ma al mondo cieco , che vertù non cura. E venga tosto...
Pagina 612 - Che averle dentro, e sostener lo puzzo Del villan d'Aguglion, di quel da Signa, Che già per barattare ha l'occhio aguzzo!
Pagina 348 - Senza chiamare , e grida: l' mi sobbarco. Or ti fa lieta, che tu hai ben' onde: Tu ricca, tu con pace, tu con senno. S' io dico ver, 1
Pagina 346 - Bruto, quanto v' aggrada s' egli è ancor venuto romor là giù del ben locato offizio! Come ere' che Fabrizio 40 si faccia lieto udendo la novella, e dice: Roma mia sarà ancor bella.