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legali. I primi doveri di cui si pregia ogni catanese sono il rispetto alle leggi la devozione al governo il riguardo alle autorità costituite il mantenimento dell' ordine sociale. In tal guisa il senato siffatti pubblici sentimenti venue attestando alla maestà sovrana in un indrizzo guari dopo presentato. ART. 541 - In quei giorni una podestà temporanea fu a Napoli creata per tutti i reali domini sotto il 24 marzo 1821 (1). Licenziaronsi le milizie provinciali e tutto l'esercito di linea; talchè il nuovo reclutossi, una guardia di sicurezza componendosi che a Catania ebbe a colonnello Vinceuzo Paternò Castello duca di Carcaci, sebbene poco dopo disciolta ne isse. Intanto una divisione austriaca di mezzo ottomila uomini in Sicilia sbarcò; in conseguenza del che la sera del tredici giugno per Catania transitando un distaccamento di tredici individui di tale truppa, una batosta in una bettola fra costoro ed alcuni della geldra degenerata indi in tafferuglio ebbe bel destro, un soldato vi cadendo ucciso e quattro feriti; onde una commissione militare i rei condannò al meritato castigo. E posciache dal sovrano tre commissari del re ne tre grandi valli furono creati, qua come capitale del val di Noto il maresciallo conte Giovanni Statella venne trascelto (2); e distaccato fuvvi per guar nigione un battaglione di bersaglieri tirolesi. In simil modo in esecuzione di ordini supremi vollesi! il venti febbraio 1822 il generale disarmo (3). Ma

(1) GIORN. 75, anno 1820, pag. 235.

(2) Questa carica fu abolita il sei settembre 1824. (3) GIORN. 91, anno 1822, pag. 428.1

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lasciamo adesso queste rimembranze e a cose men dolorose volgiamo lo sguardo.

ART. 542- Catania mancando, allora di un teatro, avvegna quel vasto e maestoso edificio a bella posta da lunga ora incominciato in che eranvisi spese immense somme non fosse ancora compiuto, deliberossi di costruirsene upo provvisorio in una endica dal mare poco discosta. In tal guisa la sera del nove giugno 1822 furonvi le prime musicali rappresentazioni (1); e l'anno appresso il decurionato per dote annuale ducati 1200 vi addisse (2).

ART. 543 Appena la legge sancita per la formagione della gendarmeria in Sicilia, Catania ebbe una compagnia al suo valle addetta di 132 fra soldati ed ufficiali; bensì dopo a 150 accresciuta collo statuto del 19 novembre 1822 (3). Per lo che l'antica casa loioleia detta degli esercizi destinata vollesi per loro caserma; della quale forza a parte, trenta altri gendarmi per ciascuno dei distretti di Nicosia Caltagirone son distaccati.

ART. 544 Poscia nel febbraio 1822 nelle carceri centrali del castello Ursino sviluppossi'una malattia epidemica, talchè l' infermo di ardor febbrile sentivasi compreso, il che grave morìa con seco traevasi. I provvedimenti però messi in punto fecero si profitto che di 177 di pestifero morbo appiccaticci sette soli di vita furono tolti, il rima

(1) GIORN. 80, anno 1822, pag. 287.
(2) STATO DISCUS. loc. cit. art. 90.
(3) GIORN. 105, anno 1823, pag. 32.

nente rinvenne scampo (1). Manifestossi nel principio del 1829 di bel nuovo tale malattia, non arrecando bensì perniciose conseguenze (2).

ART. 545 -Indi l'essere dandosi ad una consulta generale del regno in Napoli sotto il 14 giugno 1824 convenuta da sedici napolitani ed otto siciliani, ebbero l'onore di esservi ammessi due catanesi, Luigi Guttadauro principe di Reburdone ed il cavaliere Francesco Paternò Castello (3): e nel progresso del tempo, vacante un posto trovandosi, fuvvi eletto un altro conterraneo il giureconsulto Vincenzo Gagliani.

ART. 546

Intanto il marchese delle Favare Pietro Ugo eletto a luogotenente generale in Sicilia il primo luglio 1824 in vece del principe di Campofranco che finito aveva il suo biennio, nel principio del mese di novembre a Catania trasfe-, rissi, affinchè delle giuste provvidenze ci faccia fruire, e le suppliche di questa parte de' sudditi del re accoglier dappresso.

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ART. 547 Allora Ferdinando della picciolanza delle siciliane province stando in pensiero, a tripartirle dassezzo prese conclusione e così Catania dell' intero val di Noto capitale sarebbe mezzo rimasta, se la morte del Nestore de' monarchi la notte del tre gennaio 1825 avvenuta, non ne avesse la esecuzione intermessa (4).

ART. 548 Per questa fatale perdita il lutto

(1) SUPPL. al giorn. 107, anno 1823, pag. 3.
(2) SUPPL. al giorn. 178, auno 1829, pag. 15.
(3) GIORN. 120, anno 1824, pag. 114.
(4) COLLEZIONE delle leggi anno 1824.-

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per sei mesi il dì undici gennaio 1825 in comunale vestissi (1): bensì tutte le autorità nell' esercizio delle loro funzioni restarono. La splendidezza da per ogni dove regnò ne' funerei dimostramenti dalle sincere lagrime de' Catanesi avvalorati : il reggimento real Farnese dal colonnello del Carretto capitaneggiato di guarnigione in quell' ora a Catania, dianzi in un giorno il patto sacro di fedeltà fermò al nuovo sovrano Francesco primo nella piazza del duomo, indi sotto un altro dì gli onori funebri nel gran tempio de' benedettini prestò al defunto principe. In circostanza siffatta questa truppa per la sua costumata eleganza si distinse la sua politezza ed il suo militare contegno. Re Francesco asceso al dominio, a distornare maggiori inutili spese, distintameute ordinò che i comuni de' sindaci non inviassero in Napoli a complimentarlo per la sua esaltazione al trono.

ART, 549 -Allormai nel corso del 1826 alla fabbrica del nuovo carcere centrale diessi comincia mento a denaro della provincia; da che il disegno dell' architetto catanese Mario Musumeci della real approvazione fu munito e comechè il referto del costo fosse once 10214, tuttavia con molte opere aggiunte meglio di dodici mille ve ne bisognarono. Onde è oggidì un superbo edificio solido spazioso imponente di ordine toscano da poter per la sua magistrevole costruzione coi secoli futuri contrastare; mercè l'attività della provinciale deputazione i Catanesi hanno veduto di già

(1) GIORN. 127, anno 1825, pag. 10.

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traslocarvisi i detenuti, ove l'umanità non soffre più di vederli perire vittima di una mofetta (1). ART. 550 Nuovamente nell' ottobre del 1825 il luogotenente generale tutti i comuni dell' isola perlustrando, a Catania anche erasi porto, ove il batione grande di s. Agata venne visitando, diede pubblica udienza ed innanzi tratto accorti indirizzamenti mise in punto. Poscia nell'aprile 1827 un' altra volta dovendo talune città ripercorrere qualsisia dimostrazione strettamente vietò ed i festeggiamenti pubblici per lo suo passaggio soliti prestarsi, bensì a Catania giungendo, non ostante tal solenne divieto, tutti gl' impiegati e cittadini delle somme apprestarono affin di trattenere un sì alto personaggio, ed una piccola mostra lui presentar di quell' affetto che nutrono in seno gli abitanti di questa città verso il monarca e la dinastia de' Borboni (2); talmentechè lo stesso vicereggente il suo compiacimento manifestonne nelle ministeriali al senato dirette e al patrizio (3). Simili argomenti di gioia nel maggio 1829 ebbero loco, quando sua signoria onorò da ricapo di sua presenza detta città; e lo stesso sovrano non disdegnò di compartirci anche egli il suo gradimento (4).

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ART. 551 Come del pari la fausta ricorrenza del parto della regina di un real principotto il 13 agosto 1827 con tre giorni di gala festeggiossi, e per siffatta cagione il re molte grazie ed una mi

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