La Gerusalemme liberata, Volume 1Appresso Bossange, Masson e Besson, 1792 |
Parole e frasi comuni
affalto Afia afpetto alfin altrui Amor anco Argante arme Armida avea bafta Buglion Campo Cavalier celefte chiufo ciaſcun Ciel Clorinda cofe configlio corfo Criſtiano defio deftra deftrier difefa diffe Duce effer Egitto faggio fangue fcudo fdegno fe fteffo fegno feguir fembiante fempre fente fero ferro fian ficura fiede foffe fonno forfe fovra fpada fpero ftelle ftuol fugge full fuol fuon fuperbo furor genti GERUSALEMME LIBERATA Goffredo gran Guelfo guerra Guerrier guifa infieme intanto L X X X l'arme Lafciar lieto mira moffe moftra morte nemico noftra novo occhj ofcura omai onor opre paffi Pagan penfi penfier percoffe petto piaga piè pofa pofcia poffa quafi quefta queſta quì Quinci recifa refti Regno Rinaldo ſpada Taffo Tancredi tofto turba usbergo verfo VIII voftro volve X X XIV
Brani popolari
Pagina 201 - Non copre abito vil la nobil luce e quanto è in lei d'altero e di gentile, e fuor la maestà regia traluce per gli atti ancor de l'essercizio umile. Guida la greggia ai paschi e la riduce con la povera verga al chiuso ovile, e da l'irsute mamme il latte preme e 'n giro accolto poi lo stringe insieme5.
Pagina 101 - Ma nella bocca ond' esce aura amorosa , Sola rosseggia e semplice la rosa. XXXI. Mostra 'l bel petto le sue nevi ig.nude, Onde il foco d' amor si nutre e desta : Parte appar delle mamme acerbe e crude, Parte altrui ne ricopre invida vesta; Invida, ma s' agli occhi il varco chiude, L' amoroso pensier già non arresta, Che non ben pago di bellezza esterna, Negli occulti secreti anco s'interna.
Pagina 44 - Ed oh mia sorte aventurosa a pieno! oh fortunati miei dolci martiri! s'impetrare che, giunto seno a seno, l'anima mia ne la tua bocca io spiri; e venendo tu meco a un tempo meno, in me fuor mandi gli ultimi sospiri.
Pagina 74 - Il mio cor, non più mio, s'a te dispiace ch'egli più viva, volontario more: è tuo gran tempo, e tempo è ben che trarlo ornai tu debbia, e non debb'io vietarlo. Ecco io chino le braccia, e t'appresento senza difesa il petto: or che no '1 fiedi? vuoi ch'agevoli l'opra? i' son contento trarmi l'usbergo or or, se nudo il chiedi.
Pagina 25 - Intanto il sol, che de' celesti campi va più sempre avanzando e in alto ascende, l'arme percote e ne trae fiamme e lampi tremuli e chiari, onde le viste offende. L'aria par di faville intorno avampi, e quasi d'alto incendio in forma splende, e co' feri nitriti il suono accorda del ferro scosso e le campagne assorda.
Pagina 210 - ... n loco il serra oscuro e tetro. // Come il pesce colà dove impaluda / ne i seni di Cornacchie il nostro mare, / fugge da l'onda impetuosa e cruda / cercando in placide acque ove ripare, / e vien che da se stesso ei SI RINCHIUDA / in palustre prigion né può tornare, / che quel serraglio è con mirabil uso / sempre a l'entrare aperto, a l'usciR CHIUSO...
Pagina 2 - Musa tu, che di caduchi allori Non circondi la fronte in Elicona, Ma su nel Cielo infra i beati cori Hai di stelle immortali aurea corona; Tu spira al petto mio celesti ardori, Tu rischiara il mio canto, e tu perdona Se intesso fregi al ver, s'adorno in parte D'altri diletti che de
Pagina 41 - 1 velo e '1 casto manto è a lei rapito: stringon le molli braccia aspre ritorte. Ella si tace, e in lei non sbigottito, ma pur commosso alquanto è il petto forte; e smarrisce il bel volto in un colore che non è pallidezza, ma candore.
Pagina 42 - 1 dispone sì ch'egli si disdica e pensier mute. Oh spettacolo grande ove a tenzone sono Amore e magnanima virtute! Ove la morte al vincitor si pone in premio, e '1 mal del vinto è la salute!
Pagina 44 - Ella il ripiglia soavemente, e 'n tai detti il consiglia: —Amico, altri pensieri, altri lamenti, per più alta cagione il tempo chiede. Che non pensi a tue colpe? e non rammenti qual Dio prometta ai buoni ampia mercede? Soffri in suo nome, e fian dolci i tormenti, e lieto aspira a la superna sede. Mira '1 ciel com'è bello, e mira il sole ch'a sé par che n'inviti e ne console. Qui il vulgo de' pagani il pianto estolle: piange il fedel, ma in voci assai più basse.