Il Perticari confutato da Dante: cenni di Niccolò Tommaséo ...Coi tipi de' fratelli Sonzogno, 1825 - 68 pagine |
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Il Perticari confutato da Dante cenni di Niccolò Tommaseo Niccolò Tommaseo Visualizzazione completa - 1825 |
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Parole e frasi comuni
abbiano una lingua adoprate adunque Alcibiade argomento Attici bella Bembo Boccaccio Castelvetro certa ch'è chè Cin da Pistoia città concetto con precisione condizioni del dire CONFUTATO DA DANTE convien cortigiana cotesto d'Italia Dante da Maiano desinenze dice Dante divina Commedia divisa dalla plebea dottrina eguale elegante Falso filosofi Fiorentino fossero universali frasi fusse grammatica Guittone Guittone d'Arezzo idioma intendere Italiani dialetti Italico illustre l'eleganza Latino leggi libri lingua comune lingua greca lingua illustre lingua italiana lingua italica lingua parlata lingua scritta lingua toscana linguaggio comune nazionale Lombardi loquela medesima mostrare niuno nobili Omero parole Perticari citate Petrarca plebe ponno popoli civilissimi precisione e rigore principii che trattano principii tolti pronuncia proprietà prova pure ragioni universali ridicola scani scrittori classici scrivere SEZIONE Sicilia siculo sieno solecismi Speroni stile toscane eleganze toscano dialetto turale uomini uopo Vocabolario vocaboli voci volgare Vulgare Cortigiano Vulgare illustre vulgo toscano
Brani popolari
Pagina 17 - Che la bontà de l'animo, la quale questo servigio attende, è in coloro che per malvagia disusanza del mondo hanno lasciata la litteratura a coloro che l'hanno fatta di donna meretrice; e questi nobili sono principi, baroni, cavalieri, e molt'altra nobile gente, non solamente maschi ma femmine, che sono molti e molte in questa lingua, volgari, e non litterati.
Pagina 40 - Ch' io bramo e seguo la cagion, ch' eo pero. Ben forse alcun verrà dopo qualche anno, II qual, leggendo i miei sospiri in rima, Si dolerà della mia dura sorte. E chi sa che colei, ch...
Pagina 55 - In loco di mercede e di pietanza Piacciavi sol ch' eo vostro servo sia. Poi mi terraggio, dolce donna mia, Fermo d' aver compita la speranza Di ciò che lo meo core ama e disia.
Pagina 56 - In gioia mi conteria d' udir nomare Lo vostro nome } che fa profferenza D' essere sottoposto a me onorare. Lo core meo pensar non si savria Alcuna cosa che sturbasse amanza. Così affermo : e voglio ognor che sia. L...
Pagina 49 - Di qua dal dolce stil nuovo ch' i' odo. Io veggio ben come le vostre penne Diretro al dittator sen vanno strette, Che delle nostre certo non avvenne. E qual più a gradire oltre si mette, Non vede più dall' uno all' altro stilo; E quasi contentato si tacette.
Pagina 60 - E da chi ? dagl'inimici dell'Alighieri : da quelli che posto in vili parole tutto il fiore dell' umana sapienza, dispregiavano ogni cosa che fosse magnifica e signorile. Dato adunque sfogo allo sdegno il poeta non abbandonò per que...
Pagina 14 - Perciocché non tutti i vocaboli e le forme e le condizioni del dire de' popoli si acconciano a' bisogni di chi vuole pensatamente significare il proprio concetto con precisione e rigore. Al che non bada la plebe , che non conosce questi bisogni ; anzi oggi ella guasta quello che ieri creò : segue sua voglia : non sa né di regola , né di freno : non...
Pagina 42 - ... mi, e con gli abiti, e col parlare, quelle delle azioni italiane » sono semplicissime, che non sono proprie di niuna città » d' Italia, ma sono comuni in tutte ; tra le quali ora si può » discernere il volgare, che di sopra cercavamo, essere quello, » che in ciascuna città appare, e che in niuna riposa. Può
Pagina 65 - Firenze , quando sieno emendate secondo i precetti de' grammatici e degli antichi favellatori , compongono il parlare e lo stile ottimo , così potranno comporre il parlare e lo stile ottimo le altre voci delle altre città , quando si correggano a una sola norma. Dunque la differenza rimarrà in questo solo : che gì' Italiani di migliore pronuncia , come il Sanese , il Romano , il Fiorentino, e l'Umbro e più presto, e con minore fatica giungeranno ali...
Pagina 14 - ... più salda cosa distruggitori. Ma gli scrittori classici intanto tengono via al tutto contraria : scelgono ciò che trovano buono e grato a...