Il Perticari confutato da Dante: cenni di Niccolò Tommaséo ...

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Coi tipi de' fratelli Sonzogno, 1825 - 68 pagine
 

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Parole e frasi comuni

Brani popolari

Pagina 17 - Che la bontà de l'animo, la quale questo servigio attende, è in coloro che per malvagia disusanza del mondo hanno lasciata la litteratura a coloro che l'hanno fatta di donna meretrice; e questi nobili sono principi, baroni, cavalieri, e molt'altra nobile gente, non solamente maschi ma femmine, che sono molti e molte in questa lingua, volgari, e non litterati.
Pagina 40 - Ch' io bramo e seguo la cagion, ch' eo pero. Ben forse alcun verrà dopo qualche anno, II qual, leggendo i miei sospiri in rima, Si dolerà della mia dura sorte. E chi sa che colei, ch...
Pagina 55 - In loco di mercede e di pietanza Piacciavi sol ch' eo vostro servo sia. Poi mi terraggio, dolce donna mia, Fermo d' aver compita la speranza Di ciò che lo meo core ama e disia.
Pagina 56 - In gioia mi conteria d' udir nomare Lo vostro nome } che fa profferenza D' essere sottoposto a me onorare. Lo core meo pensar non si savria Alcuna cosa che sturbasse amanza. Così affermo : e voglio ognor che sia. L...
Pagina 49 - Di qua dal dolce stil nuovo ch' i' odo. Io veggio ben come le vostre penne Diretro al dittator sen vanno strette, Che delle nostre certo non avvenne. E qual più a gradire oltre si mette, Non vede più dall' uno all' altro stilo; E quasi contentato si tacette.
Pagina 60 - E da chi ? dagl'inimici dell'Alighieri : da quelli che posto in vili parole tutto il fiore dell' umana sapienza, dispregiavano ogni cosa che fosse magnifica e signorile. Dato adunque sfogo allo sdegno il poeta non abbandonò per que...
Pagina 14 - Perciocché non tutti i vocaboli e le forme e le condizioni del dire de' popoli si acconciano a' bisogni di chi vuole pensatamente significare il proprio concetto con precisione e rigore. Al che non bada la plebe , che non conosce questi bisogni ; anzi oggi ella guasta quello che ieri creò : segue sua voglia : non sa né di regola , né di freno : non...
Pagina 42 - ... mi, e con gli abiti, e col parlare, quelle delle azioni italiane » sono semplicissime, che non sono proprie di niuna città » d' Italia, ma sono comuni in tutte ; tra le quali ora si può » discernere il volgare, che di sopra cercavamo, essere quello, » che in ciascuna città appare, e che in niuna riposa. Può
Pagina 65 - Firenze , quando sieno emendate secondo i precetti de' grammatici e degli antichi favellatori , compongono il parlare e lo stile ottimo , così potranno comporre il parlare e lo stile ottimo le altre voci delle altre città , quando si correggano a una sola norma. Dunque la differenza rimarrà in questo solo : che gì' Italiani di migliore pronuncia , come il Sanese , il Romano , il Fiorentino, e l'Umbro e più presto, e con minore fatica giungeranno ali...
Pagina 14 - ... più salda cosa distruggitori. Ma gli scrittori classici intanto tengono via al tutto contraria : scelgono ciò che trovano buono e grato a...

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