Collezione di monografie illustrate: serie Ia-Italia artistica, Volume 6Istituto italiano d'arti grafiche, 1906 |
Parole e frasi comuni
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Brani popolari
Pagina 49 - Questo, tra l'altre cose sue lodevoli, nell'aspero sito d'Urbino edificò un palazzo, secondo la opinione di molti il più bello che in tutta Italia si ritrovi; e d'ogni oportuna cosa sì ben lo fornì, che non un palazzo, ma una città in forma di palazzo esser pareva; e non solamente di quello che ordinariamente si usa, come vasi d'argento, apparamenti di camere di ricchissimi drappi d'oro, di seta e d'altre cose simili...
Pagina 66 - ... instrumenti musici d'ogni sorte; né quivi cosa alcuna volse, se non rarissima ed eccellente. Appresso, con grandissima spesa adunò un gran numero di eccellentissimi e rarissimi 25 libri greci, latini ed ebraici, quali tutti ornò d'oro e d'argento, estimando che questa fosse la suprema eccellenza del suo magno palazzo.
Pagina 65 - ... sia lunga intorno a cento piedi della misura d'Urbino, e larga da quarantatrè a quarantacinque, è nondimeno coperta da una volta doppia, fatta a lunette, e non appar legata da legno nè da ferro. Di qui appare quanto fosse intendente l'architetto e magnifico il principe; nè solamente di...
Pagina 65 - ... doppia, fatta a lunette, e non appar legata da legno né da ferro. Di qui appare quanto fosse intendente l'architetto e magnifico il principe: né solamente di qui, ma dall'aver egli avuto l'occhio all'eternità della fabbrica, e non sparagnato in cosa veruna per conseguirla. Per questo, non si vedono in questo palazzo soffittati di legno; come quelli che presto s' affamano, si tarlano e sono soggetti a mille pericoli di fuoco.
Pagina 103 - Signoria, e pareva, a udirla ragionare di questo, che fusse la principale arte ch'egli avesse mai fatto; in modo ne sapeva ragionare e mettere in opera per lo suo consiglio! Atto non solo in edificare palazzi o altre cose, ma veggonsi più fortezze nelle terre sua...
Pagina 24 - Catri 2, videro già esser nata in oriente una bella aurora di color di rose, e tutte le stelle sparite, for che la dolce governatrice del ciel di Venere, che della notte e del giorno tiene i confini.
Pagina 65 - ... cortili e degli appartamenti. Con grandissimo giudizio sono ancora disposte le scale per tutto il palazzo, potendosi, senza necessità delle principali, discendere ed ascendere per molte altre assai comode. Vi sono fughe di porte...
Pagina 24 - Venere, che della notte e del giorno tiene i confini; dalla qual parea che spirasse un'aura soave, che di mordente fresco empiendo l'aria, cominciava tra le mormoranti selve de' colli vicini a risvegliar dolci concenti dei vaghi augelli.
Pagina 66 - E non solamente di quello che ordinariamente si usa, come vasi d'argento, apparamenti di camere di ricchissimi drappi d'oro di seta e d'altre cose simili, ma per ornamento v'aggiunse una infinità di statue antiche di marmo e di bronzo, pitture singularissime, instrumenti musici d'ogni sorte; né quivi cosa alcuna volse se non rarissima ed eccellente.
Pagina 103 - Vedasi tutti gli edifici fatti fare da lui, l'ordine grande e le misure d'ogni cosa come l'ha osservate, e maxime il palagio suo, che in questa età non s'è fatto più degno edificio, si bene inteso, e dove siano tante degne cose quante in quello.