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Virtù e Potestà; e ciascun trema

Vedendo te, Signore, in tanta gloria: E segue poi la gerarchia estrema: In questa posti son con gran vittoria, Come pone Dionisio, i Principati, Che degnamente narra tale istoria; Ivi ancor son gli Arcangeli beati,

E poi gli Angeli santi a que' subietti, E così son nove cori ordinati. Ascenderanno a tal gloria gli eletti,

Assomigliati a quelli e fatti eguali, Dopo che mondi fien da' lor difetti, E liberi saran da tanti mali,

Glorificati in ciel nel sommo bene Ed esaltati a grandi onor regali. Allor saran le nostre voglie piene E fia contento il nostro desiderio Nel solo Dio, che ogni ben contiene, E lauderemo il suo divino imperio.

RAPPRESENTAZIONE

DI

SAN GIOVANNI BATTISTA

QUANDO ANDÒ NEL DESERTO

DI

TOMASO BENCI E FEO BELCARI

Incomincia la rappresentazione di SAN GIOVANNI BATTISTA, che essendo piccolino e volendo andare nel diserto, chiede licenza al padre e alla madre: e sono sedici stanze composte per Tommaso Benci dopo l'Annunziazione, e dipoi seguita quando san Giovanni predica nel diserto, di Feo Belcari.

L'ANGELO annunzia:

Salute sia di quel che mai non erra,
E della madre sua fonte d'amore,
Volendo al vero ben tirar chi erra,
E muover per esempio il peccatore,
Di san Giovanni la sua aspra guerra
Vedrem, che vinse ogni mondano errore:
Se voi attenti col cuore starete

Ogni cosa qui appieno intenderete.

(Tale è il principio nell' edizione del secolo XVI,in 4., senza data. In altra poi parimente senza data ma del secolo XV e nel codice Magliabecchiano comincia ne modo seguente.

Incomincia la rappresentazione quando S. Giovanni, essendo fanciullo, fu visitato nel diserto da Gesù Cristo quando tornava d'Egitto.

In prima un ANGELO annunzia la rappresentazione dicendo le infrascritte stanze.

Prendendo Dio la vostra carne umana,

Non per gaudere in questo mondo venne;
Nascendo in prima in una stalla strana
Povero e nudo gran freddo sostenne:
Intenda ben chi ha la mente sana

Quanta umiltade il Signor nostro tenne

Stando in sul fien tra duo gran bestie afflitto,

E così pover poi fuggì in Egitto.

Quando fu morto Erode, il sommo padre
Chiamò d'Egitto il suo figliuol diletto
Gesù, Giosep e la vergine madre
Tornaron con un pover asinetto,
Pensando spesso le cose leggiadre
Che son serbate in cielo ad ogni eletto,
E quanto più per Dio patisce pene
In paradiso arà po' maggior bene.
Passando pel diserto vennon presso

Dove stava il figliuol di Zaccheria,
Che predicava ad alta voce spesso,
Dirizzandosi ciascun per buona via:
A Gesù da' parenti fu concesso
Trovar Giovanni in quella opera pia,
La qual visitazion vogliam mostrare,
Però vi piaccia in silenzio ascoltare.

San GIOVANNI dice al padre e alla madre:

O venerabil padre Zaccaria,

O santa Lisabetta dolce madre
Io son mandato a preparar la via
Di Gesù Cristo figliuol di Dio Padre,

Però vi prego che in piacer vi sia Ch'io segua le virtù alte e leggiadre, Fuggendo il mondo, stando nel deserto, Dove di men cadere è l'uomo certo. Nel diserto non sono adulatori, Nè chi inviti alle parole vane: Quivi non son compagni trasgressori, Giuochi nè balli, nè feste mondane, Anzi vi sono uccelli, frutti e fiori, Che tutti insegnano alle menti umane Laudare Dio in somma perfezione; Datemi dunque la benedizione.

ZACCARIA gli risponde e dice:

Dolce figliuol, la tua tenera etade
Non è ancor forte a così aspra vita,
E veggo in te di Dio tanta bontade
Che non sarà dal secol minuita,
Anzi sarai esempio di pietade,
E fia la plebe per te convertita,

E di far qui più frutto assai se' certo Che a star tra' bruti nell' aspro deserto. Noi siam già vecchi, e possiamo oramai Poco tempo la vita prolungare :

Pel tuo star qui gran conforto ci dai,
E pena c'è il volertene andare:
Finiti i nostri di poi tu potrai
Secondo la tua voglia dispensare:
Mentre siam vivi sia per Dio contento
Di non ci dar pel tuo partir tormento.
E se tu sei, dall'alto Dio mandato

A preparar la via al Salvatore,
Avendo a esser per te 'l popol salvato,
Bisogna al popol sia predicatore:
E se da esso stessi separato

Non serviresti al tuo sommo Signore;
Pensa ben quel che fai, e piglia via
Che il tuo servigio a Dio accetto sia.

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