Opere di Torquato Tasso colle controversie sulla Gerusalemme poste in migliore ordine, ricorrette sull'edizione fiorentina,: Dialoghi ... con gli argomenti del cavaliere Alessandro MortaraPresso Niccolò Capurro, 1824 |
Parole e frasi comuni
adunque alcuna altra amici amicizia amore anzi Aristotile artificio assai bellezza bello buono CAMMILLO CATANEO Cavalieri ch'è ch'ella chè ciascuno Cielo Clemenza colla colui concede CONTE convenevole conviene cortesia COSTANTINI Crisippo dapoi debba definizione degno dell'animo desiderio detto dialogo dice diletto dimostrare divina dubbio egualità Esiodo figliuolo filosofia FORESTIERO fortuna GIOVANNI Giove giuoco giustizia gloria GONZAGA grandissimo guisa imitazione Impresa l'adulatore l'altra l'amicizia l'amore l'animo l'aquila l'Impresa l'istesso l'una laonde legge lettere lode maggior maraviglia medesi medesimo Mennone mente MINTURNO motto natu natura natural filosofia nenza niuna obelisco onore opinione pace pare parimente parole Patroclo peravventura perciocchè piace picciolo PIGNATTELLO piuttosto Platone Plotino Plutarco poeta PORZIO possono Principi prudenza ragione RANGONE ritrova RUSCELLI sarebbe scienza Scipione Seneca Senofonte siano signor Annibale signora Margherita simile similitudine Socrate sogliono somiglianti soverchia stimo suol TASSO Teofrasto TORQUATO TASSO tuttavolta vero virtù VITELLI vittoria vizj zione
Brani popolari
Pagina 96 - ... 1 core in sul mio primo giovenile errore, quand'era in parte altr'uom da quel ch'i' sono, del vario stile in ch'io piango e ragiono fra le vane speranze e '1 van dolore, ove sia chi per prova intenda amore, spero trovar pietà, non che perdono. Ma ben veggio or sì come al popol tutto favola fui gran tempo, onde sovente di me medesmo meco mi vergogno...
Pagina 92 - Voi ch'ascoltate in rime sparse il suono di quei sospiri ond'io nudriva '1 core in sul mio primo giovenile errore, quand'era in parte altr'uom da quel ch'i' sono, del vario stile in ch'io piango e ragiono fra le vane speranze e '1 van dolore, ove sia chi per prova intenda amore, spero trovar pietà, non che perdono. Ma ben...
Pagina 89 - Come avria fatto il gallo di Gallura. 81 Così dicea segnato della stampa Nel suo aspetto di quel dritto zelo, Che misuratamente in core avvampa.
Pagina 60 - ... nasce ch'ella sia principale nel placar gli animi e nel farli benevoli, di maniera che non è vera benevolenza o vero amore o vera amicizia dov'ella non si ritrovi. Questa è da tutti desiderata e riduce la moltitudine di tutte le cose ad una perfetta congiunzione; questa passa per tutto e per tutto penetra; per...
Pagina 112 - E sono in ciò molto somiglianti a' pittori.... L. 387. La bellezza è la bella vergine, che fa belli i pensieri e l'invenzioni del poema, belli i sospiri, belle le lagrime, i dolori e le passioni amorose ; bella ancora la morte, e le ferite che per lei si sostengono; bella l'aria, la terra, i fiumi, i fonti, i giardini, le selve, le valli, i monti, le spelonche, e tutto ciò che le s'appressa; ed a guisa del sole, illustra con la sua luce tutte le cose vicine.
Pagina 123 - ... 1 ricercarne più oltra è peraventura ardire e presunzione o fede troppo animosa e simile a quella di coloro che, passando dentro al velo del tempio, entrano in sancta sanctorum. Ivi si conosce, ivi si contempla, ivi solamente si può sapere quel...
Pagina 60 - ... di lei non si può ragionar convenevolmente, si chiama convenevolmente silenzio. Questo è. quell'alto, quel profondo, quel dolce, quel divino silenzio nel quale tutte le ingiurie sono taciute e tutte dimenticate; questo è quel mirabile silenzio, tanto superiore ad ogni armonia, e ad ogni concerto che facciano gli angioli lodando il creatore, quanto la divina caligine è più luminosa del sole, e de le stelle, e d' ogni altra luce che sia nel cielo.
Pagina 96 - Voi biasimate le maschere modenesi,24 non le nostre, sotto le quali con niuna difficoltà ci difendiamo da' venti e dal ghiaccio: laonde possono esser dette ragionevolmente l'arme usate contra '1 verno.25 FN Se l'arme son così fatte, quasi ciascuno era armato quando prima vidi Ferrara: e mi parve che tutta la città fosse una maravigliosa e non più veduta scena dipinta, e luminosa e piena di mille forme e di mille apparenze, e l'azioni di quel tempo simili a quelle che son rappresentate ne...
Pagina 379 - Non so quanto sia dolce l' ingannarsi in questa speranza : ma lasciamo da parte il pensiero de la morte, tuttochè al filosofo molto convenga. Un' altra impresa feci a me medesimo, ne la quale finsi un lauro che sorga da un platano, come suole avvenire per qualche principio occulto: e per lo platano (sotto il quale Socrate soleva disputare) intesi la filosofia socratica ; dal lauro è significata la poesia : volsi adunque intendere, che la poesia germoglia da la scienza; e l' inscrizione fu questa:...
Pagina 294 - Laura , pur non avrà pacejinch' essa non gliel palesi . fai , alma ? che pensi? avrem mai pace ? Avrem mai tregua ? od avrem guerra eterna ? Che fia di noi, non so: ma in quel, ch'io scerna, A' suoi begli occhi il mal nostro non piace.