Spettri della mia vita: Scritti su depressione, hauntologia e futuri perduti

Copertina anteriore
Minimum Fax, 13 giu 2019 - 140 pagine
«Dopo l’exploit di Realismo capitalista, Mark Fisher si conferma con Spettri della mia vita il nostro più grande e fidato navigatore in questi tempi fuor di sesto, attraverso tutti i loro brividi e squarci, in mezzo a tutte le loro apparizioni e spettri, passati, presenti e futuri». Così scriveva perfettamente David Peace, all’uscita dell’edizione originale di questo libro.Spettri della mia vita è l’opera ardita di un uomo nato sotto Saturno che affrontava ogni giorno i suoi fantasmi, è il racconto struggente di uno scrittore e critico geniale che sentiva la nostalgia del futuro. Intrecciando indissolubilmente pubblico e privato, coglie Mark Fisher nei suoi momenti più intimi e scoperti. La critica culturale sconfina in analisi esistenziale e cultura pop, «di massa», si incarna nel singolo, che vive nella sua concreta esperienza i fenomeni di cui scrive. Tra letture di Sebald e Peace, ascolti di Joy Division e Burial, visioni di Stalker e Inception, Fisher compone una mappa del sentimento individuale e collettivo.
 

Sommario

Sezione 1
Sezione 2
Sezione 3
Sezione 4
Sezione 5
Sezione 6
Sezione 7
Sezione 8
Sezione 15
Sezione 16
Sezione 17
Sezione 18
Sezione 19
Sezione 20
Sezione 21
Sezione 22

Sezione 9
Sezione 10
Sezione 11
Sezione 12
Sezione 13
Sezione 14
Sezione 23
Sezione 24
Sezione 25
Sezione 26
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