Alessandro Manzoni, studio biografico. Letture; ampliate, Pagina 37Le Monnier, 1879 - 297 pagine |
Parole e frasi comuni
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Brani popolari
Pagina 256 - La madre aggiunse altri consigli dello stesso genere; e lo sposo se n'andò, col cuore in tempesta, ripetendo sempre quelle strane parole: «a questo mondo c'è giustizia, finalmente!
Pagina 86 - Sentir, riprese, e meditar: di poco Esser contento: da la meta mai Non torcer gli occhi, conservar la mano Pura e la mente: de le umane cose Tanto sperimentar, quanto ti basti Per non curarle: non ti far mai servo: Non far tregua coi vili: il santo Vero Mai non tradir: né proferir mai verbo, Che plauda al vizio, o la virtù derida.
Pagina 85 - Dch ! vogli La via segnarmi, onde toccar la cima Io possa, o far, che s'io cadrò su l'erta, Dicasi almen: su l'orma propria ei giace.
Pagina 286 - Noi, proponendo a lettori pazienti di fissar di nuovo lo sguardo sopra orrori già conosciuti, crediamo che non sarà senza un nuovo e non ignobile frutto, se lo sdegno e il ribrezzo che non si può non provarne ogni volta, si rivolgeranno anche, e principalmente, contro passioni che non si posson bandire, come falsi sistemi, né abolire, come cattive istituzioni, ma render meno potenti e meno funeste, col riconoscerle ne
Pagina 179 - I solitarj di Porto Reale l'hanno fatto, ma erano pochi, erano dotti, erano separati dal mondo, assistiti da quella grazia che non cessavano d'implorare.
Pagina 143 - Come a mezzo del cammino, Riposato alla foresta, Si risente il pellegrino, E si scote dalla testa Una foglia inaridita, Che dal ramo dipartita, Lenta lenta vi ristè...
Pagina 154 - ... per farceli stare. Hanno finalmente un altro vantaggio per l'arte, in quanto, riserbando al poeta un cantuccio dov'egli possa parlare in persona propria, gli diminuiranno la tentazione d'introdursi nell'azione, e di prestare ai personaggi i suoi propri sentimenti : difetto dei più notati negli scrittori drammatici.
Pagina 28 - Lingua or spedita, or tarda, e non mai vile, Che il ver favella apertamente, o tace ; Giovin d'anni e di senno, non audace, Duro di modi, ma di cor gentile. La gloria amo e le selve...
Pagina 67 - Sì da' barbari oppressa opprimi i tuoi, E ognor tuoi danni e tue colpe deplori, Pentita sempre, e non cangiata mai.
Pagina 176 - L'ira e la gioia de' perigli infonde. Con Lui, signor, dell'itala fortuna Le sparse verghe raccorrai da terra E un fascio ne farai nella tua mano.