Poesie lombarde inèdite del sècolo XIII

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Bernardino Biondelli
Coi tipi di G. Bernardoni di Gio, 1856 - 214 pagine
 

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Pagina 39 - Lo cel e la terra el creò, La luxe resplendente a far dignò; Lo sol, la luna e le stelle, Lo mare, e li pissi. e li olcelli (-) Aer, e fogo, el firmamento, Bestie tute e li serpente. Partì la lux da tenebrìa ( 3) ; Partì la nocte da la dia
Pagina 125 - quel ke li àn voliudo. (1) A me guardate. È manifesto, che qui l'autore imprese a voltare letteralmente nella sua lingua la lamentazione del Profeta: O vos qui transitis per viam, attendite, et videte, si est dolor sicut et dolor
Pagina 84 - via andare. Ora vu avi intesso un bel sermon, E molto ben trato per raxon. Clamemo marce al creatore, Ki è nostro patre segniore, Ke el ne dia intendimento, Segondo lo so bon piacimento, Ke nu possemo dir e fare Zo k
Pagina 62 - alegro, ked el no se conturba; Molto spesa mente del seno se remuda ( 3 >; Per co no me fido in ti, ke tu no m'par niente. Seguirò la via de Deo, lo meo Segnior vivente; Da lu vene le bontae, le gratie e li
Pagina 44 - della radicale gire, antico verbo italiano, del quale solo alcune flessioni di alcuni tempi ci rimangono ancora , essendo il maggior nùmero andato fuor d'uso Si portò mala novella Comencamento de la guera. Dix quella figura soca e rea: Perquè no mangi, madona Èva, Del fruito bon del paradiso? E molto bello, co me viso
Pagina 83 - El descendé de celo in terra Per nu intro la grande guera; Per sostenire sede e fame Per lo peccao de Èva e d'Adame E li disipuli drè veniando W De terra in terra el andando; (1) Ad, ammaestrare ed ammonire. (2) Inprométer per prométtere è forma propria dei
Pagina 87 - Quando Labaro suscitò in Betania, Li £udè pensòn grande folla, E si fon grami et molte tristi De questo miracolo ki fé Criste; E se voren ( 7 > pur pensare (1) Passò il giovedì co' suoi fratelli (discépoli). La voce cobia per giovedì è ancora propria di alcuni dialetti
Pagina 99 - ve debiai inter vu amare. Or se lamenta lo Segnore. E dixe ali frai Io so dolore; Si li dixe con grande suspiro : Un de vu me de' traire! Li frai ne fon molto dolorosi , E molto grami e penserosi, Mormorando entre loro:
Pagina 125 - ormai per soa (". Quand'el vene a traversare (2), Ad alta voxe prese a clamare: Oi, patre meo, domine Deo, A ti comando lo spirito meo; Et oi, patre meo celestiale, No me dibli abandonare! E la soa testa si
Pagina 47 - O il copista ha commesso un errore, scrivendo unidhi, in luogo di inudhi, come pare dai versi seguenti, ove lèggesi sempre nudho per ignudo; o il poeta alterò ad arbitrio questa voce per servire alla rima. (4) Eglino si

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