Alle origini dell'italiano: dinamiche e tipologie della transizione dal latino

Copertina anteriore
Carocci, 2000 - 226 pagine
Fin dalle origini della filologia e della linguistica i problemi della transizione ossia del passaggio dal latino alle varietà neolatine sono stati al centro della speculazione scientifica, che ha prodotto una letteratura imponente. A differenza di quanto succede per altre tradizioni linguistiche, le lingue romanze costituiscono un osservatorio privilegiato perchéla loro fonte, ossia il latino, è nota. La questione verte tuttavia sul tipo di latino che queste lingue derivate presuppongono alla loro base e in generale sul repertorio linguistico della società romana e romanizzata, di cui conosciamo quasi esclusivamente la forma canonica e consacrata dalla letteratura. La ricerca sul latino cosiddetto "volgare" deve perciò evincere dalla documentazione, linguistica e metalinguistica, una serie di tratti devianti dalla norma e comporli con le linee emergenti dalla ricostruzione interna e comparata delle lingue attuali. Ciò consente una corretta individuazione delle linee evolutive che disegnano le caratteristiche centrali e l'articolazione storico-tipologica dello spazio neolatino e, al suo interno, quelle dell'italiano.

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