Storia degli Italiani, Volume 1;Volume 341855 |
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... cavalieri , i calzari senatorj e guerreschi , le corone trionfali , le falci da potare , i giuochi scenici ed i circensi , le cerimonie de ' Fe- ciali . Se vi aggiungete la divisione in tribù , curie , centurie , gli auguri , i pretori ...
... cavalieri , i calzari senatorj e guerreschi , le corone trionfali , le falci da potare , i giuochi scenici ed i circensi , le cerimonie de ' Fe- ciali . Se vi aggiungete la divisione in tribù , curie , centurie , gli auguri , i pretori ...
Pagina 63
... cavalieri ; e quando si temeva un'in- vasione di Galli , offersero ai Romani settantamila fanti e settemila cavalli . I Peucezj poteano allestire cinquantamila pedoni , diciassettemila cavalieri ; trentamila pedoni e tremila cavalieri i ...
... cavalieri ; e quando si temeva un'in- vasione di Galli , offersero ai Romani settantamila fanti e settemila cavalli . I Peucezj poteano allestire cinquantamila pedoni , diciassettemila cavalieri ; trentamila pedoni e tremila cavalieri i ...
Pagina 98
... cavalieri , i vuoti che s'erano fatti nelle curie empiendo con illustri famiglie plebee , mentre i patrizj duravano ripartiti per tribù di famiglie . Ma d'una riforma radicale si fece autore Servio Tullio introducendo i plebei come ...
... cavalieri , i vuoti che s'erano fatti nelle curie empiendo con illustri famiglie plebee , mentre i patrizj duravano ripartiti per tribù di famiglie . Ma d'una riforma radicale si fece autore Servio Tullio introducendo i plebei come ...
Pagina 100
... cavalieri ; quella al fine del suo regno , quarantaseimila dei primi e circa mille degli altri . Quando il numero de'cittadini era il fondamento de ' suffragi , importava conoscere lo stato civile : e dai primordj , o , come si dice ...
... cavalieri ; quella al fine del suo regno , quarantaseimila dei primi e circa mille degli altri . Quando il numero de'cittadini era il fondamento de ' suffragi , importava conoscere lo stato civile : e dai primordj , o , come si dice ...
Pagina 119
... cavalieri non meno reputați che i pedoni del Lazio , i quali , col nome di Mamertini cioè soldați di Marte , si mettevano a soldo de ' tiranni di Si- cilia e perfino de ' Greci ; emulò Roma , e potè aspirare alla signoria o alla ...
... cavalieri non meno reputați che i pedoni del Lazio , i quali , col nome di Mamertini cioè soldați di Marte , si mettevano a soldo de ' tiranni di Si- cilia e perfino de ' Greci ; emulò Roma , e potè aspirare alla signoria o alla ...
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Parole e frasi comuni
alcuni allora Alpi Annibale antichi Antonio armi avea Bruto Cajo Campidoglio campo capo Cartagine Cartaginesi casa Catone cavalieri Cesare Cicerone Cimri città cittadini civile colla colonie comizj conquiste console costumi Crasso danaro dice Dionigi Dionigi d'Alicarnasso diritto dominio donne erano erasi Etruria Etruschi famiglia fece Fidene figlio figliuoli furono Galli Gallia Cisalpina GENS gente giorno Giugurta Gracchi gran Grecia guerra Italia Italiani l'Italia lasciò latino legge legioni libertà lingua Livio Macedonia magistrati mandò mare Metello Mitradate morte mostra nemici nome Numidia nuovo Ottaviano overo padre paese patria patrizj Pelasgi plebe plebei PLINIO Plutarco Polibio Pompeo popolo porto poteva pretore prischi provincie pubblico pure quæ quod religione repubblica Romani Sabini sacro sanscrito schiavi Scipione secolo senato senatori servi sicchè Sicilia sifatta Silla soldati storia Tarquinio Tarquinio Prisco terra Tevere Tito Livio tribù tribuno trionfo triumviri trovò ucciso Umbri vedere vincitore vinti Volsci vulgo
Brani popolari
Pagina 155 - in Victor's description of the Tenth Region of Rome under Valentinian. * Cicero refers twice to this important passage in Cato's Antiquities : " Gravissimus auctor in Originibus dixit Cato, morem apud majores hunc epularum fuisse, ut deinceps, qui accubarent, canerent ad tibiam clarorum virorum laudes atque virtutes. Ex quo perspicuum est, et cantus tum fuisse rescriptos vocum sonis, et carmina.
Pagina 151 - Se me mario se ne andao Kel me cor cum lui a portao Et eo cum ti me deo confortare Fin kel stara de la de mare...
Pagina 129 - ... ricevono dei micidj ? e ove sono uomini divorati e denudati, e morti come in diserto? O reina delle città , corte di dirittura, scuola di sapienza, specchio di vita e forma di costumi, li cui figliuoli erano regi regnando in ogni terra, e erano sovra degli altri ; che divenuta se' non già reina ma andila, conculcata e sottoposta a tributo!...
Pagina 125 - Laudato sia, mio Signore, per frate vento e per l'aire e nuvolo e sereno e ogni tempo ; per li quali dai a tutte creature sustentamcnto ecc. » Vero è che questo cantico potrebb...
Pagina 101 - Deinde eius germanum cornubus conitier in me arietare, eoque ictu me ad casum dari. Exin prostratum terra graviter saucium resupinum in caelo contueri maxumum mirificum facinus : dextrorsum orbem flammeum radiatum solis liquier cursu novo.
Pagina 128 - ... tra noi per fare meravigliare , e perché fuste ispecchio e miradore ove si provedesse e agìenzasse ciascuna valente e piacente donna e prode uomo, schifando vizio e seguendo vertù. E perché voi siete diletto e desiderio e pascimento di tutta gente che vi vede e ode, or dunque, gentile mia donna, quanto il Signor nostro v'ha maggiormente...
Pagina 129 - E dovete savere che non cita fa già14 palagi, né rughe belle; né orno persona bella, né drappi ricchi; ma legge naturale, ordinata giustizia, e pace e gaudio intendo che fa cita, e orno ragione e sapienza e costumi onesti e retti bene.
Pagina 125 - ... estando da la mia donna diviso. Ma non lo dico a tale intendimento perch'io peccato ci volesse fare; se non veder lo suo bel portamento, e lo bel viso e '1 morbido sguardare: che '1 mi terrìa in gran consolamento veggendo la mia donna in gloria stare.
Pagina 163 - BEAUFORT, La République romaine, ou plan général de l'ancien gouvernement de Rome.
Pagina 125 - Che per voi erra — e gran travaglia n' ave. Che se gran trave — poco ferro serra, E poca pioggia grande vento atterra, Però, Madonna, non v' incresca e grave Se amor mi vince, che ogni cosa inferra.