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DI ALCUNI SEGNI E ABBREVIATURE CHE S'INCONTRANO NELL' OPERA.

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Boerio.

DIZIONARIO.

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A

mase.

ABA

A, Lettera vocale e prima dell'alfabeto, sust.
Un A grande, un A piccolo
Più comunemente è di genere fem. e allora
vi si sottintende Lettera.

Da L'A FIN AL ZETA, ovv. D▲ L'A AL REVOLTELOBOS, Maniera fam. e fig. Dall' a fino al zeta; Dall' alfa all' omega; DalPovo alle frutta ; Da imo a sommo : e valgono, Dal principio al fine.

A. Preposizione, A o Ad.

A? con inflessione interrogativa, corrisponde alla risposta, Che? Che cosa? Che cosa vuoi ? Che volete ? Ovv. E così? Che cos' hai tu detto?

A, pronunziato con un po' di forza e con alzamento di spalle, vale per Atto disprezzativo o d'impazienza, e corrisponde alFitaliano Eh, Interiezione detta da'Francesi Tarare, con cui si mostra beffarsi di ciò che altri dice, o non prestarvi credenza. Vale ancora per No.

A-OEL, è finalmente il grido o specie di comando, detto COMANDAIZZA, usato da' nostri Barcaiuoli e dai Pescatori nel girare per qualche rivo della Città, per avvertire la barca che sta per incontrarsi ad una eantonata di fabbrica, onde possa all'uopo volgersi a destra o a sinistra. V. PREMER e STALİB.

ABA. Voce fanciullesca, che significa Bacio. ABACO, s. m. Abaco, Nome volgare dell'a

ritmetica.

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ABD

IN LETERA E IN ABACO V. LETERA. ABANDONA, add. V. SBANDONA.

ABANDONA DAI MIÈDEGHI, V. SPEDIO. ABANDONÀR, v. V. SBANDONÅR.

ABANDONARSE, Abbiosciarsi; Abbandonarsi; Sbigottirsi, Mancar d' animo. ABASSAMENTO, 8. m. Basamento, parlando di pitture o di vesti donnesche, chiamasi Quell'ornamento che termina da piede. ABASSAR, V. V. SBASSAR.

ABATE, 8. m Abate od Abbate.

SIOR ABATE CANOLA, detto per ischerzo, vale Abatuzzo, piccolo Abate; Chiericuzzo; o anche Abataccio, in segno di disprezzo.

ABATE DEL CAMPO, chiamasi qui comunemente quel Piedestallo o Colonnetta di pietra viva, ch'è piantata stabilmente ne' campi o piazzuole delle nostre Chiese, su cui s'innalzano bandiere o vessilli religiosi in alcune feste solenni - Xe giazzà L'Abate del camPo, Locuz. fam. di gergo, e vale Fa gran freddo.

SIOR ABATE LA BATE IN POCO, Maniera bassa e scherzevole, che vale Poco manca al termine d'una cosa qualsiasi. Potrebbe dirsi anche italianamente La batte in poco, cioè Consiste in poco, trattasi di poco, espressione dinotante l' altrui miseria.

Aggiungesi talvolta alla detta frase: E le donne lasciatele star, scherzo indirizzato a qualche pretuccio, che dimostra d'aver tendenza a praticare colle femmine. ABATIN, s. m. Abatuzzo, Piccolo Abate. ABATON, 8. m. Abatone, Abate grande. A BATUA, modo avv. A battuta, e vale A tempo di battuta. V. BATUA. ABATUO, add. Abbattuto, cioè Spossato, Debilitato. Dibattuto, dicesi dello Spirito oppresso.

TROVARSE O SENTIRSE ABATUO, Accasciare o Accasciarsi, Aggravarsi delle membra o indebolirsi per età o per malattia. ABDICAR, v. Abdicare o Fare abdicazione

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A BEL BELÈTOĮ,

Modi avv. V. BELBELO.

A BEL BELO ABENCHÈ, avv. V. SIBÈN. ABENZE (colla z aspra) s. f. (dal lat. Habentia) Adiacenze, Appendici. CASA co tute le so aBENZE E PERTINENZE, Casa con tutte le sue adiacenze, cioè con tutti i luoghi che ne dipendono. ABERNONZIO o, meglio, ABRENONZIO. Maniera avverbiale antica e scherzevole, usata dal nostro Andrea Calmo, che italianamente scrivesi Abrenuntio colla forma latina, in significato di In abbandono, alla peggio.

VOLEVA (gli Dei) LASSAR ANDAR, dice Calmo, OGNI COSSA ABRENONZIO, SI NO GERI vu, cioè: Voleano lasciar andare ogni cosa in abbandono o alla peggio, se non eravate voi, cioè Non ne voleano sapere. ABESENZIO, s. m. Usato dagl' idioti per ABSINZIO V.

A BEVÈLO, modo avv. A livello, Allo stesso piano, e s'intende dell' acqua. ABIANDO Voci antiq. dal verbo Avere, e

ABIENDO Voci antidende.

ABILITADAZZA, s. f. Grande Abilità e attitudine, Grande ingegno.

ABINÀR, v. (dal lat. Bini, Binae, etc. Voce per lo più usata nel Foro criminale, ove

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Usato familiarmente in luogo di COMBINAR ha il sign. di Pacificare, riconciliare, accomodare le differenze. LI GO ABINAI, Gli ho pacificati, riconciliati, accordati insieme ME SON ABINA CO QUELO, Mi sono accomodato con quello, cioè pacificato o accordato.

ABINAZION, s. f., Abbinazione è termine di pratica nel nostro Foro criminale, e vale Unione, Accoppiamento: s' intende di processi riuniti e formanti una sola causa. ABISSAR, v. V. SOBISSAR. ABISSO, s. m. Abisso; Nabisso; Affondo; Precipizio.

ABISSO DE STRADA, Strada affondata, in cui si va sino al ginocchio o a pancia di cavallo o vi si fonda.

ANDAR D'ABISSO IN ABISSO, L'abisso chiama l'abisso: detto metaf. e vale, Un primo errore ne chiama degli altri. ABITANTE, s. m. Abitante; Abilatore; e nel fem. Abitalrice.

ABITANTE NOVELO, Abitante avveniticcio o veniliccio, Ch'è venuto poco fa ad abitare. ABITANTE DE CITA, Cittadino; DE BORGo; Borghigiano; DE TERA, Terrazzano; DE CASTELO, Castellano; DE ISOLA, Isolano; DE COLINA, Colligiano; DE MONTAGNA, Montanaro; DE ALPE, Alpigiano o Alpigino o Alpino; DE COLÒNIA, Colono; DEL PIAN O DE LA PIANURA, Pianigiano; DE VALE, Valligiano; DE VALE VICINA AL MAR, Maremmano; DE PALUO, Paludoso; DE LIDO, Littorano o Litorano; DE PAROCHIA, Popolano; e dicesi Parrocchiani quando si parli delle persone o del popolo d' una parrocchia. V. PAROCHIAN.

* UN ABITANTE DE STO MONDO, Modo di dire familiarmente quando vuolsi indicare una persona senza nominarla; lo stesso che dire Una persona.

ABITAR, v. Abitare, Dimorare.

TORNAR A ABITAR, Riabitare.

LOGO DA ABITAR, Luogo abitabile o abitevole.

ABITAR A PEPIAN, Stare terra a terra V. PEPIAN.

ABITAR INSIEME, Coabitare.

ABITAR, parlando dell'áncora, V. BITAR. ABITIN, s. m. Abitino; Vestituccio; Vestitello; Robicciuola, Piccolo abito o veste. Abitello o Abituccio, direbbesi per avvilitivo. Un abitino strozzato ; Un abitello corto.

ABITIN DE LA MADONA, Abitino, Piamente dicesi Quella piccola divisa o scapolare che portano appeso al collo i divoti di Maria, Verg.

TAGIAR UN ABITÌN ADOSSO A UNO, detto metaf. Attaccare altrui un campanello o una campanella; Appiccare i sonagli ad alcuno, dicesi dell' Apporgli alcun difetto, Dirne male. V. TAGIAR e RECAMADA. ABITO, s. m. Abito.

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ABITO DA FESTA, Abito dominicale o dei di delle feste o Il dominicale assolut. ABITO DA PARADA, Abito di parata, cioè di comparsa, da portarsi con distinzione. ABITO DA STRAPAZZO O DA STRASSINAR, Abi- | ABLOCO, s. m. Voce corrotta dall' idioti

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ABITO RICO, Abito agiato o vantaggiato, | ABOCATOR, s. m. Appaltatore e Arrencioè Lungo e largo.

ABITO SBRISETO, Vestiluccio.

ABITO SCANA O INGOGIA O TIRÀ A LA VITA O AL CULO, O CHE ACANA O CHE STRANGOLA, Saltamindosso, Voce fatta in ischerzo per significare un vestimento misero e scarso per ogni verso, che direbbesi anche Abito strozzato, tirato, stretto, attillato; sì stretto che più ignudo non avrebbe mostrato l'ignudo stesso. V. ACANA.

ABITO STRAZZOLOSO O STRAZZO, Abito stracciato, Quello ch'è rotto; Abito cencioso, Fatto di cenci rattoppato.

ABITO TOLTO IN PRESTIO, Abito accattato. Abito vechiO CHE SE LASSA, Sferra, e dicesi anche Cencio.

ABITO SENZA CUSIURE; Abito inconsutile, Senza cuciture.

ABITO DA CAN, Modo familiare, Abilucciac cio, Abito vile e cattivo.

CONSOLAR UN ABITO, V. CONSOLAR.
FODRA DE L'ABITO, V. FODRA.
Far su un abito, V. Su.

L'ABITO FA 'L MONACO L'abito fa l'uomoI panni rifanno le stanghe, dicesi metaf. e vale Gli abiti abbelliscono l' uomo.

L'ABITO NO FA 'L MONACO, Il fatto de'cavalli non istà nella groppiera. L'abito o la veste non fa il monaco, e vale Gli abiti non cuoprono i difetti morali dell' uomo; simile a quell' altro, La barba non fa il filosofo; nè la toga il dottore.

MANDAR I ABITI A STUDIAR, Mandare i vestili a leggere, Metterli in pegno.

METTER SU O Zo L'ABITO, Pigliar o Lasciar l'abito, Farsi di Chiesa o Tornar secolare.

ROVERSAR UN ABITO, V. ROVERSAR. SBUELARSE DEI ABITI, V. SBUELAR. STRASSINAR UN ABITO. V. STRASSINAR. TIRAR O REDUR UN ABITO A LA VITA d'un ALTRO, Racconciare o Rassettare un abito al dosso d'un altro.

datore. Colui che assume in appalto e a proprio rischio qualche rendita dello Stato o un' impresa qualunque, V. APALTADOR E FORNITOR. ABOMBAR, v. Voce antiq. V. Imbombarse. ABOMINIO, s. m. Abbominio, Abbominamento.

AVER IN ABOMINIO, Aver a nausea o a schifo; e dicesi de' cibi e simili cose.

Notisi però che questa non è voce propriamente veneziana, e vien forse usata talvolta solamente da chi affettar vuole una certa ricercatezza nell' esprimersi.

ABONADURA, s. f. { Abbonamento, in

ABONAMENTO, 8. m.

T. Merc. vale L'abbonare un conto, una partita. V. ABONÅR.

Direbbesi Appalto relativamente al Teatro o simile. V. ABONAR. ABONAR, v. Abbonare, T. Merc. Menar buono, Far buono.

ABONARSE AL TEATRO, Appaltarsi. ABONATO, s. m. Appaltato dicesi per agg. a Colui che ha pagato la sua quɔta per aver diritto di entrar in teatro, o in altri luoghi simili. ABONDANTON, ad. Abbondantissimo; Abbondevolissimo, dicesi del Raccolto e simile. Traboccante, Ch' eccede la misura solita. È voce però pochissimo o forse non mai

usata dai Veneziani. ABONDANZA, s. f. Abbondanza; Abbondevolezza; Abbondezza. V. BUBANA.

ABONDANZA DE PAROLE, Ridondanza. UN POCO O UN POCHETO DE ABONDANZA, Abbondanzetta.

IN ABONDANZA, detto avv. Abbondantemente o Abbondevolmente; In buon dato o Buondato.

Perderse in te l'abondanza, V. Perder. L'ABONDANZA STUFA, V. STUFAR. ABORDAR, v. V. BORDAR.

ABORDIR, v. Voce triviale, che dicesi dalla gente di bassa sfera per ABORTIR, V.

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