Opere teatrali del Sig. avvocato Carlo Goldoni, Veneziano: con rami allusivi, Volume 41dalle stampe di Antonio Zatta e figli, 1794 |
Parole e frasi comuni
ajuto alfin amante amor anch anch'io Andate Andiamo avete baronessa bastone bella Berto Bertolina bramate Bravo buon Buovo d'Antona burla Capoccio cara libertà CARLO GOLDONI Cassandro cavalier cavaliere CE NA Cecca Cecchina ch'è ch'io Cintia comandar consola conte Ripoli contento conviene cotone crudel cuore davver denaro diletto dite donne Drusiana Ecco Eccolo farò fate femmine Filiberto Finta Semplice fratello Giacinta Giuro Graziosino Griffo ingrato l'amor l'ho lasciate Lavinia Leandro Lena Lesbina Lucrezia Maccabruno Marianna Menichina meschino Ninetta Ohimè Orazio padrona parlar Pasquino pastorella piace pietà Pippo poco poverino Povero presto Prospero quà saprò sarà SCENA sento siete signor sorella sospira spada sposa Sposa bella star Striglia vado vede venite voglio volete vorrei vuol Вио
Brani popolari
Pagina 357 - Petrarca ec. ms. , non vi esser cosa alcuna contro la santa Fede Cattolica , e parimente per attestato del Segretario nostro , niente contro Principi , e buoni costumi , concediamo licenza a Giuseppe Remondi ni Stampator di Venezia , che possa essere stampato , osservando gli ordini in materia di Stampe , e presentando le solite copie alle Pubbliche Librerie di Venezia , e di Padova . Dat.
Pagina 244 - Queste due volpi insieme, Io dubito di pioggia e di tempesta; E tutti ne diran: guarda la testa. Troppa briga a prender moglie, Troppa briga in verità. Non è cosa da soldato, Che la vuole a buon mercato, O di meno ancor ne fa. Son le donne belle e buone, Ma se tanto han da costar, Per un sol mazzo di carte, Per un fiasco di buon vino, Per due pipe di tabacco, Ve le do tutte in un sacco, Né mi vo
Pagina 293 - Parlate A mio fratel voi stessa in vece mia, E fate che mi dia II modo e la licenza Di dar a voi la mano. ROS.
Pagina 287 - ... Miei signori, oh che gran caso! È fuggita anche Ninetta; E rubato ha la furbetta Quanto a voi potea rubar, POL.
Pagina 269 - Dovreste uno più bello Darne alla Baronessa, onde ella renda Al fratel nostro il suo, né più si gridi: Né più d'un uomo onesto La pazienza si irriti. POL. Altro che questo! Le vo
Pagina 267 - Un marito, donne care, Ci bisogna ritrovare, Che non mangi, che non beva, Che da noi tutto riceva, Che a noi lasci comandar. Se...
Pagina 259 - Io sposerò quello che più mi piace Ma perché piaccia un uomo, E perché amor non sia di noi tiranno Cosa si debba far, tutte non sanno. Senti l'eco, ove t'aggiri, Sussurrar tra fiori e fronde; Ma se gridi o se sospiri, Quello sol l'eco risponde Che ti sente a ragionar. Cosi...
Pagina 247 - Vo' dir che star costumo Alla larga dal fumo. Imperciocché quantunque La militare sua baroneria La vorrei persuasa FRAC.
Pagina 247 - N'ho avute una dozzina, Che volean migliorar questo colosso. Ma non voglio: non posso! Conciossiaché ho fissato Verginello morir come son nato.
Pagina 252 - Gran fortuna è la vostra! Chi moglie tal non prende, è grosso e tondo, Perché di queste ne son poche al mondo, (.parte SCENA QUINTA CASSANDRO e detto.