autorità della sedia apostolica, e però venne a riprovare tutte le contraddizioni de'Tedeschi e degli Spagnuoli, il che Paolo III non ardi mai quando gli avversarii erano alterati dal bollor della gara : e pronunzio, che'l concilio ecumenico era stato veramente in tempo di Giulio a Trento, e vi avea fatti molti decreti: e in tal maniera dichiarò per inlegittime le opposizioni de' Francesi contra quella adunanza. Talmente ch'essendosi e da Cesare e da'due re accettata la Bolla, cedettero per conseguente alla lite : e l'autorità della sedia romana rimase allora, come sempre, vittoriosa, favorata da Dio, e al fine riconosciuta dalla pietà de' potentati cattolici. Anzi nell' affrettata promulgazione di questa Bolla videsi un'altra singular provvidenza divina che voleva soccorrere alla sua Chiesa mediante il concilio: imperò che se tardavasi venti giorni, sopraggiugneva l'annunzio, ch' era morto il re di Francia (1), e mutato colà il governo il che avrebbe necessitato a intro (1) Venne a Roma l'avviso a'18 di dicembre, come nel Diario del maestro delle cerimonie. durre nuovo negozio, e forse inestricabile per la qualità del soprantendente inclinato all'eresia: là dove, trovatasi la Bolla già fatta col beneplacito del re defunto, ebbe quel vantaggio di facilità ch'è nella conservazione più che nella produzione de' parti grandi. FINE DEL TOMO SETTIMO |