Istoria del concilio di Trento: con aggiunte inedite e note tratte da varii Autori, Volume 7 |
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Pagina 14
Il qual rispetto lo riteneva dal crear quivi cardinale il presidente Pighino,
quantunque per altro da se amato, e riputato in supremo grado: massimamente
avendo notizia, che alcuno degli elettori quivi presenti aspirava alla medesima
dignità, ...
Il qual rispetto lo riteneva dal crear quivi cardinale il presidente Pighino,
quantunque per altro da se amato, e riputato in supremo grado: massimamente
avendo notizia, che alcuno degli elettori quivi presenti aspirava alla medesima
dignità, ...
Pagina 80
lubre sopra il lago di Garda o per cura della sanità, o per amore studioso della
solitudine, o per sottrarsi alla corte dopo essere stato quivi lungo suggetto d'
esaltazione, e di depressione fra gli ondeggiamenti del conclave. Or intesa quivi
...
lubre sopra il lago di Garda o per cura della sanità, o per amore studioso della
solitudine, o per sottrarsi alla corte dopo essere stato quivi lungo suggetto d'
esaltazione, e di depressione fra gli ondeggiamenti del conclave. Or intesa quivi
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Pagina 213
Avvenne un giorno che tal corriere fu veduto quivi dal governator del luogo a
piede, e senza verun di que segnali che sono le divise del suo ufficio. E sì come
nulla più nuoce a manifestare i segreti che un infingimento troppo affettato, così ...
Avvenne un giorno che tal corriere fu veduto quivi dal governator del luogo a
piede, e senza verun di que segnali che sono le divise del suo ufficio. E sì come
nulla più nuoce a manifestare i segreti che un infingimento troppo affettato, così ...
Pagina 364
Ma contra la memoria di Paolo e della sua casa non tralasciarono verun'onta più
enorme: perciò che lo stesso giorno risaliti in Campidoglio, troncarono alla statua
del papa, dirizzatagli quivi con infausta onoranza tre mesi prima, il naso ed un ...
Ma contra la memoria di Paolo e della sua casa non tralasciarono verun'onta più
enorme: perciò che lo stesso giorno risaliti in Campidoglio, troncarono alla statua
del papa, dirizzatagli quivi con infausta onoranza tre mesi prima, il naso ed un ...
Pagina 455
Quivi condannavansi amendue i fratelli de'narrati misfatti, e specialmente di lesa
maestà, e di fellonia. La notte del giorno appresso il duca di Paliano fu condotto
dal Castello alle carceri di Torredinona, e quivi dicapitato insieme col cognato ...
Quivi condannavansi amendue i fratelli de'narrati misfatti, e specialmente di lesa
maestà, e di fellonia. La notte del giorno appresso il duca di Paliano fu condotto
dal Castello alle carceri di Torredinona, e quivi dicapitato insieme col cognato ...
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Sommario
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Parole e frasi comuni
allora ambasciadori amendue appresso Arrigo Ascanio Atti Concistoriali avea Brusselles Caraffa cardinal Carrafa cardinal Dandino cardinal di Loreno cardinal Farnese cardinal Polo Carlo cattolici Cesare ch'egli ch'era che'l Chiesa commessioni concilio concistoro conclave consiglio conveniva d'aprile d'ottobre Delfino Diario del maestro Dilinga dinal dipoi duca d'Alba duca di Firenze duca di Guisa duca Ottavio ecclesiastici erasi eretici essendo eziandio febraio Ferdinando Fiandra figliuolo Filippo Francesi Francia giorno Giulio gran guerra instruzione intorno l'imperadore Legato legazione Lettera del cardinal lettere maestà maggior mandato Marcantonio Marcantonio Colonna medesimo mente messione ministri mostrò negozio nipote niuna nunzio nuovo obligazione pace Pacecco Paolo papa Passavia Piero Strozzi pontefice poteva principi Prospero Santacroce protestanti publica quivi ragioni reame regno reina religione riputazione s'era Santa Fiora santità scritture de'signori Borghesi sedia apostolica signori Spagna Spagnuoli tefice tosto trattato Trento ufficii verun vescovo vicerè Vinezia zelo zione
Brani popolari
Pagina 133 - Nobili la tenerezza degli anni, aggiungendo ammirazione alla santità, parve aggiungere e non tórre decoro alla dignità. Ma sopra tutti amò e sollevò uno fuor del suo sangue, non degno né prima né poi, che fu il cardinal Innocenzo del Monte. S'astenne d'alienare ne...
Pagina 134 - Molto più si mantenne intatto dal legarsi a' potentati per grandezza de' parenti. Solo dal duca di Firenze, signore del Monte san Savino sua patria, accettò l'investitura di esso in persona del fratello, non sapendo rattemperarsi dal diletto di vedere i suoi dominar fra quelli con cui s'erano allevati eguali. Un simile allettamento per avventura il trasse l'ultim'anno a stabilir matrimonio tra Fabiano...
Pagina 132 - Aperto per natura, ma col'erto quant' egli voleva per arte. Prono alle ricreazioni, ma di pari anche al negozio. Le istruzioni date a' ministri nel suo pontificato, che sono la maggior parte dettate da lui, come per poco tutte* le lettere di grave affare, mostrano sottile ingegno e fina prudenza di Stato, né minor zelo del ben pubblico e della religione; ma vi si scorgono alcune forme di più efficacia che maestà, le quali fanno arguir mancamento d'una perfetta gravità e moderazione.
Pagina 132 - Fu tenero nell'amare, presto all'adirarsi, ma non meno al placarsi. Aperto per natura, ma coperto quant' egli voleva per arte. Prono alle ricreazioni, ma di pari anche al negozio. Le istruzioni date a...
Pagina 135 - ... altrui renduto più amabile, nella maggioranza di principe il rendettero men venerabile ; senza la qual prerogativa il principe, non essendo riputato buono in sua condizione, né ancora suoi essere amato. Contuttociò l...
Pagina 297 - Essersi bensì con l'intervenimento di essa eletto già Ferdinando a re de' Romani; ma una tal qualità non farlo legittimo successore se non quando la sedia imperiale vachi per morte: in ogni altra sorte di vacazione richiedersi nuovo approvamento del Papa al valore così della stessa vacazione, come della susseguente elezione.
Pagina 335 - ... popolari, la quale se non fa tosto non fa nulla, gl'infiammarono alla splendida pazzia di mostrarsi veri Romani con generoso ardimento. Ónde non vacata ancor la sede corsero impetuosamente alle carceri dell'inquisizione, le quali erano allora presso alla picciola ripa del Tevere, e, ferito un religioso domenicano che vi presedeva per commessario, spezzaron le porte, liberarono i prigioni sotto colore che vi stessero per altre cause, fatti prima giurar tutti d'esser buoni cattolici, ed arsero...
Pagina 133 - ... dettate da lui, come per poco tutte* le lettere di grave affare, mostrano sottile ingegno e fina prudenza di Stato, né minor zelo del ben pubblico e della religione ; ma vi si scorgono alcune forme di più efficacia che maestà, le quali dinotano mancamento d' una perfetta gravita e moderazione. Ebbe animo benefico, ma talora senza scelta; non lasciando egli già irremunerati i più degni, ma beneficando con essi ancora i men degni. Portò grand...
Pagina 132 - Laterano e vi orò1 solennemente. Fu arcivescovo di Manfredonia, due volte governator di Roma ed anche uditor della Camera. Nel tempo del Sacco, essendo consegnato per un degli ostaggi a' vincitori, videsi in grave rischio d'ignominiosa morte fra la barbara loro ingordigia.
Pagina 138 - Marcelle fu assunto, affidati dalla propinquità e quasi identità della patria, supplicarono a lui di soccorso. Ma egli, intendendo che se voleva operare come cittadino del suo paese non poteva farsi riconoscere come padre della cristianità, gli confortò a ubbidire al tempo ea procurarsi le men dure condizioni da' vincitori. Sì che, stabilitosi immantenente l'accordo, uscì di Siena il signor di Monluc, e v'entrarono gl'imperiali co