Istoria del concilio di Trento: con aggiunte inedite e note tratte da varii Autori, Volume 7 |
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... s'era posto in cuore di passar a Bologna ( 1 ) per ( 1 ) Si riferisce nella seconda instruzione al Ca- maiano , allegata appresso ; e sta in una lettera del dar calore da vicino si alla guerra si al concilio 48 ISTORIA DEL CONCILIO DI ...
... s'era posto in cuore di passar a Bologna ( 1 ) per ( 1 ) Si riferisce nella seconda instruzione al Ca- maiano , allegata appresso ; e sta in una lettera del dar calore da vicino si alla guerra si al concilio 48 ISTORIA DEL CONCILIO DI ...
Pagina 19
... s'era statuita per giustificar la paterna carità del pontefice ; ma con tenue speranza della riuscita , posta la disposi- zione che si scorgea ne ' Francesi e che Giulio nell'avvenimento quasi certo della repulsa era fermo di proseguire ...
... s'era statuita per giustificar la paterna carità del pontefice ; ma con tenue speranza della riuscita , posta la disposi- zione che si scorgea ne ' Francesi e che Giulio nell'avvenimento quasi certo della repulsa era fermo di proseguire ...
Pagina 20
... s'era fatto sostare ( 2 ) in via . E infermato di lunga quartana il cardinal ( 1 ) Sta nella seconda instruzione data al Cama- iano a ' 21 d ' ottobre 1551 , fra le scritture de ' signo- ri Borghesi ; e in una lettera del Dandino al ...
... s'era fatto sostare ( 2 ) in via . E infermato di lunga quartana il cardinal ( 1 ) Sta nella seconda instruzione data al Cama- iano a ' 21 d ' ottobre 1551 , fra le scritture de ' signo- ri Borghesi ; e in una lettera del Dandino al ...
Pagina 23
... s'era serbato in petto nella passata promozione , destinan- dolo al Pighino , per dichiararlo tantosto che ' l rimovesse dal concilio , come poi fe- ce ( 1 ) tra pochi mesi . Vennero dal Verallo risposte di molta speranza intorno alla ...
... s'era serbato in petto nella passata promozione , destinan- dolo al Pighino , per dichiararlo tantosto che ' l rimovesse dal concilio , come poi fe- ce ( 1 ) tra pochi mesi . Vennero dal Verallo risposte di molta speranza intorno alla ...
Pagina 27
... regola , che conviene odiare come se una volta si debba amare , dal papa s'era occupato con la già narra- ta moderazione lasciandovi la vecchia du- chessa nel governo della giurisdizione , e de ' beni LIBRO DECIMOTERZO 27.
... regola , che conviene odiare come se una volta si debba amare , dal papa s'era occupato con la già narra- ta moderazione lasciandovi la vecchia du- chessa nel governo della giurisdizione , e de ' beni LIBRO DECIMOTERZO 27.
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Parole e frasi comuni
allora ambasciadori amendue Amulio appresso Arrigo Ascanio Atti Concistoriali avea Brusselles Caraffa cardinal Carrafa cardinal Dandino cardinal Farnese cardinal Polo Carlo cattolici Cesare ch'egli ch'era che'l papa Chiesa commessioni concilio concistoro conclave congregazione consiglio conveniva d'aprile d'ottobre Delfino Diario del maestro diè Dilinga dinal dipoi duca d'Alba duca di Firenze duca di Guisa duca Ottavio ecclesiastici erasi eretici eziandio febraio Ferdinando Fiandra figliuolo Filippo Francesi Francia giorno Giulio gran guerra instruzione data intorno l'imperadore Legato legazione Lettera del cardinal lettere maestà maggior mandato Marcantonio Marcantonio Colonna medesimo mente messione ministri mostrò negozio nipote niuna nunzio nuovo pace Pacecco Paolo Paolo IV papa Passavia Piero Strozzi pontefice poteva principi Prospero Santacroce protestanti publica quivi ragione reame regno reina religione riputazione s'era Santa Fiora santità scritture sedia apostolica signori Borghesi Spagnuoli sudditi tefice tosto trattato Trento ufficii verun vescovo vicerè Vinezia zelo zione
Brani popolari
Pagina 125 - Nobili la tenerezza degli anni, aggiungendo ammirazione alla santità, parve aggiungere e non tórre decoro alla dignità. Ma sopra tutti amò e sollevò uno fuor del suo sangue, non degno né prima né poi, che fu il cardinal Innocenzo del Monte. S'astenne d'alienare ne...
Pagina 126 - Molto più si mantenne intatto dal legarsi a' potentati per grandezza de' parenti. Solo dal duca di Firenze, signore del Monte san Savino sua patria, accettò l'investitura di esso in persona del fratello, non sapendo rattemperarsi dal diletto di vedere i suoi dominar fra quelli con cui s'erano allevati eguali. Un simile allettamento per avventura il trasse l'ultim'anno a stabilir matrimonio tra Fabiano...
Pagina 124 - Aperto per natura, ma col'erto quant' egli voleva per arte. Prono alle ricreazioni, ma di pari anche al negozio. Le istruzioni date a' ministri nel suo pontificato, che sono la maggior parte dettate da lui, come per poco tutte* le lettere di grave affare, mostrano sottile ingegno e fina prudenza di Stato, né minor zelo del ben pubblico e della religione; ma vi si scorgono alcune forme di più efficacia che maestà, le quali fanno arguir mancamento d'una perfetta gravità e moderazione.
Pagina 124 - Fu tenero nell'amare, presto all'adirarsi, ma non meno al placarsi. Aperto per natura, ma coperto quant' egli voleva per arte. Prono alle ricreazioni, ma di pari anche al negozio. Le istruzioni date a...
Pagina 127 - ... altrui renduto più amabile, nella maggioranza di principe il rendettero men venerabile ; senza la qual prerogativa il principe, non essendo riputato buono in sua condizione, né ancora suoi essere amato. Contuttociò l...
Pagina 285 - Essersi bensì con l'intervenimento di essa eletto già Ferdinando a re de' Romani; ma una tal qualità non farlo legittimo successore se non quando la sedia imperiale vachi per morte: in ogni altra sorte di vacazione richiedersi nuovo approvamento del Papa al valore così della stessa vacazione, come della susseguente elezione.
Pagina 323 - ... popolari, la quale se non fa tosto non fa nulla, gl'infiammarono alla splendida pazzia di mostrarsi veri Romani con generoso ardimento. Ónde non vacata ancor la sede corsero impetuosamente alle carceri dell'inquisizione, le quali erano allora presso alla picciola ripa del Tevere, e, ferito un religioso domenicano che vi presedeva per commessario, spezzaron le porte, liberarono i prigioni sotto colore che vi stessero per altre cause, fatti prima giurar tutti d'esser buoni cattolici, ed arsero...
Pagina 125 - ... dettate da lui, come per poco tutte* le lettere di grave affare, mostrano sottile ingegno e fina prudenza di Stato, né minor zelo del ben pubblico e della religione ; ma vi si scorgono alcune forme di più efficacia che maestà, le quali dinotano mancamento d' una perfetta gravita e moderazione. Ebbe animo benefico, ma talora senza scelta; non lasciando egli già irremunerati i più degni, ma beneficando con essi ancora i men degni. Portò grand...
Pagina 124 - Laterano e vi orò1 solennemente. Fu arcivescovo di Manfredonia, due volte governator di Roma ed anche uditor della Camera. Nel tempo del Sacco, essendo consegnato per un degli ostaggi a' vincitori, videsi in grave rischio d'ignominiosa morte fra la barbara loro ingordigia.
Pagina 130 - Marcelle fu assunto, affidati dalla propinquità e quasi identità della patria, supplicarono a lui di soccorso. Ma egli, intendendo che se voleva operare come cittadino del suo paese non poteva farsi riconoscere come padre della cristianità, gli confortò a ubbidire al tempo ea procurarsi le men dure condizioni da' vincitori. Sì che, stabilitosi immantenente l'accordo, uscì di Siena il signor di Monluc, e v'entrarono gl'imperiali co