Istoria del concilio di Trento: con aggiunte inedite e note tratte da varii Autori, Volume 7 |
Dall'interno del libro
Pagina 97
... informare il papa , al quale fu manda- to dal cardinal Polo a ' 21 d ' ottobre da Dilinga , co- me appresso . ( 2 ) Il dì 2 d'ottobre da Trento . avversarii di tanto numero , quanto pare- va imperò che LIBRO DECIMOTERZO 97.
... informare il papa , al quale fu manda- to dal cardinal Polo a ' 21 d ' ottobre da Dilinga , co- me appresso . ( 2 ) Il dì 2 d'ottobre da Trento . avversarii di tanto numero , quanto pare- va imperò che LIBRO DECIMOTERZO 97.
Pagina 98
... Ce- sare . Egli per via fermossi alquanto a Di- linga , luogo del cardinal d'Augusta , a ( 1 ) Tutto appare dal mentovato registro . 1 fine d'aspettar le fide del duca di Virtem- berga e 98 ISTORIA DEL CONCILIO DI TRENTO.
... Ce- sare . Egli per via fermossi alquanto a Di- linga , luogo del cardinal d'Augusta , a ( 1 ) Tutto appare dal mentovato registro . 1 fine d'aspettar le fide del duca di Virtem- berga e 98 ISTORIA DEL CONCILIO DI TRENTO.
Pagina 102
... Dilinga . Ed ivi pochi di appresso ricevette commessio- ne per lettere del cardinal del Monte ( 1 ) , che avendo addotte l'imperadore al pon- tefice ragioni probabili intorno alla fer- mata di lui , si contentasse di non proce- dere ...
... Dilinga . Ed ivi pochi di appresso ricevette commessio- ne per lettere del cardinal del Monte ( 1 ) , che avendo addotte l'imperadore al pon- tefice ragioni probabili intorno alla fer- mata di lui , si contentasse di non proce- dere ...
Pagina 103
... Dilinga d'un nobile semina- rio . Egli dunque si spinse per quest ' affare a Brusselles con lettere del cardinal Polo all'imperadore : e per gli ufficii di lui mo- strò finalmente Carlo con una sua rispo- sta cortese al Polo , d ...
... Dilinga d'un nobile semina- rio . Egli dunque si spinse per quest ' affare a Brusselles con lettere del cardinal Polo all'imperadore : e per gli ufficii di lui mo- strò finalmente Carlo con una sua rispo- sta cortese al Polo , d ...
Pagina 112
... Dilinga , che la reina volesse soggettar e se , e la patria ad un forestiero , il qual nipote nondimeno avea ( 1 ) Tutto appare da molte lettere del mento- vato registro , e specialmente da una di Luigi Priuli compagno del cardinal Polo ...
... Dilinga , che la reina volesse soggettar e se , e la patria ad un forestiero , il qual nipote nondimeno avea ( 1 ) Tutto appare da molte lettere del mento- vato registro , e specialmente da una di Luigi Priuli compagno del cardinal Polo ...
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Parole e frasi comuni
allora ambasciadori amendue Amulio appresso Arrigo Ascanio Atti Concistoriali avea Brusselles Caraffa cardinal Carrafa cardinal Dandino cardinal Farnese cardinal Polo Carlo cattolici Cesare ch'egli ch'era che'l papa Chiesa commessioni concilio concistoro conclave congregazione consiglio conveniva d'aprile d'ottobre Delfino Diario del maestro diè Dilinga dinal dipoi duca d'Alba duca di Firenze duca di Guisa duca Ottavio ecclesiastici erasi eretici eziandio febraio Ferdinando Fiandra figliuolo Filippo Francesi Francia giorno Giulio gran guerra instruzione data intorno l'imperadore Legato legazione Lettera del cardinal lettere maestà maggior mandato Marcantonio Marcantonio Colonna medesimo mente messione ministri mostrò negozio nipote niuna nunzio nuovo pace Pacecco Paolo Paolo IV papa Passavia Piero Strozzi pontefice poteva principi Prospero Santacroce protestanti publica quivi ragione reame regno reina religione riputazione s'era Santa Fiora santità scritture sedia apostolica signori Borghesi Spagnuoli sudditi tefice tosto trattato Trento ufficii verun vescovo vicerè Vinezia zelo zione
Brani popolari
Pagina 125 - Nobili la tenerezza degli anni, aggiungendo ammirazione alla santità, parve aggiungere e non tórre decoro alla dignità. Ma sopra tutti amò e sollevò uno fuor del suo sangue, non degno né prima né poi, che fu il cardinal Innocenzo del Monte. S'astenne d'alienare ne...
Pagina 126 - Molto più si mantenne intatto dal legarsi a' potentati per grandezza de' parenti. Solo dal duca di Firenze, signore del Monte san Savino sua patria, accettò l'investitura di esso in persona del fratello, non sapendo rattemperarsi dal diletto di vedere i suoi dominar fra quelli con cui s'erano allevati eguali. Un simile allettamento per avventura il trasse l'ultim'anno a stabilir matrimonio tra Fabiano...
Pagina 124 - Aperto per natura, ma col'erto quant' egli voleva per arte. Prono alle ricreazioni, ma di pari anche al negozio. Le istruzioni date a' ministri nel suo pontificato, che sono la maggior parte dettate da lui, come per poco tutte* le lettere di grave affare, mostrano sottile ingegno e fina prudenza di Stato, né minor zelo del ben pubblico e della religione; ma vi si scorgono alcune forme di più efficacia che maestà, le quali fanno arguir mancamento d'una perfetta gravità e moderazione.
Pagina 124 - Fu tenero nell'amare, presto all'adirarsi, ma non meno al placarsi. Aperto per natura, ma coperto quant' egli voleva per arte. Prono alle ricreazioni, ma di pari anche al negozio. Le istruzioni date a...
Pagina 127 - ... altrui renduto più amabile, nella maggioranza di principe il rendettero men venerabile ; senza la qual prerogativa il principe, non essendo riputato buono in sua condizione, né ancora suoi essere amato. Contuttociò l...
Pagina 285 - Essersi bensì con l'intervenimento di essa eletto già Ferdinando a re de' Romani; ma una tal qualità non farlo legittimo successore se non quando la sedia imperiale vachi per morte: in ogni altra sorte di vacazione richiedersi nuovo approvamento del Papa al valore così della stessa vacazione, come della susseguente elezione.
Pagina 323 - ... popolari, la quale se non fa tosto non fa nulla, gl'infiammarono alla splendida pazzia di mostrarsi veri Romani con generoso ardimento. Ónde non vacata ancor la sede corsero impetuosamente alle carceri dell'inquisizione, le quali erano allora presso alla picciola ripa del Tevere, e, ferito un religioso domenicano che vi presedeva per commessario, spezzaron le porte, liberarono i prigioni sotto colore che vi stessero per altre cause, fatti prima giurar tutti d'esser buoni cattolici, ed arsero...
Pagina 125 - ... dettate da lui, come per poco tutte* le lettere di grave affare, mostrano sottile ingegno e fina prudenza di Stato, né minor zelo del ben pubblico e della religione ; ma vi si scorgono alcune forme di più efficacia che maestà, le quali dinotano mancamento d' una perfetta gravita e moderazione. Ebbe animo benefico, ma talora senza scelta; non lasciando egli già irremunerati i più degni, ma beneficando con essi ancora i men degni. Portò grand...
Pagina 124 - Laterano e vi orò1 solennemente. Fu arcivescovo di Manfredonia, due volte governator di Roma ed anche uditor della Camera. Nel tempo del Sacco, essendo consegnato per un degli ostaggi a' vincitori, videsi in grave rischio d'ignominiosa morte fra la barbara loro ingordigia.
Pagina 130 - Marcelle fu assunto, affidati dalla propinquità e quasi identità della patria, supplicarono a lui di soccorso. Ma egli, intendendo che se voleva operare come cittadino del suo paese non poteva farsi riconoscere come padre della cristianità, gli confortò a ubbidire al tempo ea procurarsi le men dure condizioni da' vincitori. Sì che, stabilitosi immantenente l'accordo, uscì di Siena il signor di Monluc, e v'entrarono gl'imperiali co