Poesie1847 |
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Parole e frasi comuni
affanni amico amor anch anco Anglo Arlecchini E burattini asma Ave Maria Bargello basta bella bestia Biasciando Birri Bravo brindisi buon cabale casa cervello Chè Chiesa Ciborio Cielo ciuco Colla crede Cristo d'amore desideri Morir vestito diavolo dice doventa Ecco Ergastoli Esaù Esus eunuco Evviva fallito fare Ferd frati galantuomo gente Gesuiti Giansenista giorno giuoco gloria gran grida Istrice itterica l'anima lascia lieto lode male mangiare maschere D'ogni paese messo mestiere Metternich mezzo mille minchion miseria mondo Monsig morte muso nobili nuovo onore padrone Papa passo Pensa pensiero Piange pianta piè Piglia popolo Povera croce ecc predica Prete prosteso puoi quaresima quattrini santo Sbadiglia scomunica secolo sente siamo signora sogni Sovrano spia Stenterello suon Taddeo testa tira tocca Tommaso Corsini Torna Travicello Uffizio vecchio vede virtù Viva Arlecchini Viva la Chiocciola Viva le maschere vuol
Brani popolari
Pagina 112 - ... nchiude, a poco a poco al mio veder si stinse; per che tornar con li occhi a Beatrice nulla vedere ed amor mi costrinse. Se quanto infìno a qui di lei si dice fosse conchiuso tutto in una loda, poco sarebbe a fornir questa vice. La bellezza ch'io vidi si trasmoda non pur di là da noi, ma certo io credo che solo il suo fattor tutta la goda.
Pagina 114 - O degli altri poeti onore e lume, Vagliami il lungo studio e il grande amore, Che m' han fatto * cercar lo tuo volume.
Pagina 23 - E poi vedete un po' : qua son turchino, là rosso e bianco, e quassù giallo e nero; insomma a toppe come un arlecchino: se volete rimettermi davvero, fatemi con prudenza e con amore, tutto d'un pezzo e tutto d'un colore.
Pagina 71 - Torta in corona. O latin seme; a chi stai genuflesso? Quei che ti schiaccia è di color l'erede; È la catena che ti suona al piede Del ferro istesso. Or via, poiché accorreste in tanta schiera, Piombate addosso al mercenario sgherro; Sugli occhi all'oppressor baleni un ferro D'altra miniera; Della miniera che vi die le spade Quando nell'ira mieteste a Legnano Barbare torme, come falce al piano Campo di biade.
Pagina 9 - Un po' duro, un po' tirato, Un po' ciuco, ma del resto Ama i sudditi e lo Stato, E protegge i bell' ingegni De
Pagina 71 - È la catena che ti suona al piede » Del ferro istesso. » Or via, poiché accorreste in tanta schiera, » Piombate addosso al mercenario sgherro : > Sugli occhi all'oppressor baleni un ferro » D'altra miniera; » Della miniera che vi die le spade » Quando nell' ira mieteste a Legnano > Barbare torme, come falce al piano
Pagina 155 - Ciurma sdraiata in vii prosopopea. Che il suo beato non far nulla ostenta, Gabba il salario e vanta la livrea, Sempre sfamata e sempre malcontenta. Dicasterica peste arciplebea Che ci rode , ci guasta , ci tormenta E ci dà della polvere negli occhi , Grazie a
Pagina 68 - Savoiardo di rimorsi giallo, Quei che purgò di gloria un breve fallo Al Trocadero. O Carbonari, è il Duca vostro, è desso Che al palco e al duro carcere v'ha tratti; Ei regalmente del ventuno i patti Mantiene adesso. Colla clamide il suoi dietro gli spazza II Lazzarone paladino infermo: Non volge l' anno, in lui sentì Palermo La vecchia razza.
Pagina 104 - Tocca a loro la vita E a noi la sepoltura. E poi, se lo domandi, Assai siamo campati; Gino, eravamo grandi, E là non eran nati. O mura cittadine, Sepolcri maestosi, Fin le vostre ruine Sono un'apoteosi.
Pagina 109 - Cascato da Dio : Oh comodo, oh bello Un Re Travicello ! Calò nel suo regno Con molto fracasso ; Le teste di legno Fan sempre del chiasso : Ma subito tacque, E al sommo del1' acque Rimase un corbello II Re Travicello. Da tutto il pantano Veduto quel coso, « È questo il Sovrano Cosi rumoroso ? (S...