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grezza del suo avvento, un'ottima opinione de' suoi consigli, una pienissima soddisfazione delle sue maniere, una gran fiducia del buon successo a pro della cristianità, e ad onor del concilio nella sua opera, e una concorde loro disposizione, anche per volontà del pontefice, ad onorarne la persona, e ad apprezzarne il giudicio. Nel secondo capo rendettero parole di grazie e di riverenza alla somma della lettera regia espressero vivo cordoglio per le sciagure di quell'inclito regno, ma insieme accresciuta speranza della sua tranquillità per la presa di Roano, avvenuta all' armi di sua maestà nuovamente: onde si confidavano che vi tornerebbe la quiete e la giustizia, e specialmente quella severità di pene contra i ribelli di Cristo, ch'erasi usata dal glorioso Francesco I. Niuno essere il fondamento di quella favola che il cardinal riferiva divolgata intorno alla lega; avendo il papa raunato il concilio a fin di concordia, e non di guerra; e commesso a' Legati che procurassero l'union de' cristiani, l'approvazion delle vere dottrine, e la riprovazion delle false. Che a questo avrebbono atteso

coll'aiuto del cardinale, ricevendolo come angelo di pace mandato da Dio per levare alcuno di que' difetti, che suol produrre in ogni adunanza di molti la natura degli uomini, e la diversità dei pareri. La congregazione gli fu da loro offerta per quello stesso giorno, ove così gli piacesse. Di qua facendosi grado fra loro a lunghi e familiari sermoni, mostrò egli questi concetti: che non conveniva al ben publico diminuir, nè ristrigner punto l'autorità della sede apostolica, o del pontefice; nè quistionarne: bensì, per salute non sol di Francia ma di tutto il cristianesimo, fare una buona e severa riformazione, togliendo le prave usanze dovunque si ritrovassero: perciò che si come la podestà in se stessa ottiene, e merita una somma venerazione, così quando ella mantiene usi scandalosi e nocevoli, altera i popoli, cagiona disubidienza e dispregio, e accende sollevazioni. Che se ciò non si fosse operato in concilio, prevedevasi in breve una guerra in Francia assai più aspra contra gli ecclesiastici cattolici, che allora non si facea contra gli ugonotti: essendo que' popoli fermi, quanto di mo

rir nell'antica fede, tanto di non più tollerar la dissoluzione, e le prave usanze ogni di crescenti del clero. E particolarmente si dolse, che talora i beneficii di cura si dessero in Roma ad uomini indegni nè bastare in rimedio l'essere ai vescovi lecito di privarli; però che ciò si trovava malagevole all'atto, e poco onorevole al papa, il quale per degni gli aveva eletti. Passò a ragionar della guerra: e sì come ampiamente lodossi del re cattolico, de' Vineziani, e de' duchi di Savoia, e di Fiorenza, per cagion de' sussidii porti da loro; così vivamente si lamentò del pontefice per senso universal della Francia avendo sua santità mandati i suoi aiuti con tali vincoli di condizioni, che al re ne togliean l'uso: perciò che aveva ordinato, che prima si dovessero rivocare gli editti promulgati quivi sopra le annate, e le prevenzioni: il che richiedendo l'assenso de' parlamenti, non solo sarebbe stata opera lunghissima, ma impossibile e al papa dover bastare, che tali editti non s'osservassero, come per effetto, diceva egli, non s'osservavano. Studiaron i Legati di schifar l'incontro

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rir nell'antica fede, tanto di non più tollerar la dissoluzione, e le prave usanze ogni di crescenti del clero. E particolarmente si dolse, che talora i beneficii di cura si dessero in Roma ad uomini indegni: nè bastare in rimedio l'essere ai vescovi lecito di privarli; però che ciò si trovava malagevole all'atto, e poco onorevole al papa, il quale per degni gli aveva eletti. Passò a ragionar della guerra: e sì come ampiamente lodossi del re cattolico, de' Vineziani, e de' duchi di Savoia, e di Fiorenza, per cagion de' sussidii porti da loro; così vivamente si lamentò del pontefice per senso universal della Francia: avendo sua santità mandati i suoi aiuti con tali vincoli di condizioni, che al re ne togliean l'uso: perciò che aveva ordinato, che prima si dovessero rivocare gli editti promulgati quivi sopra le annate, e le prevenzioni: il che richiedendo l'assenso de' parlamenti, non solo sarebbe stata opera lunghissima, ma impossibile e al papa dover bastare, che tali editti non s'osservassero, come per effetto, diceva egli, non s'osservavano. Studiaron i Legati di schifar l'incontro

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