Viaggio al Monte Sinai: di Simone Sigoli; e in Terra Santa

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dai tipi di Pietro Fiaccadori, 1843 - 199 pagine
 

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Pagina 61 - -» 2t> spanne. iS/taiiiia è la lunghezza della mano aperta e distesa dalla estremità del dito mignolo a quella del grosso; ma Prese la terra, e con piene le pugna La gittò dentro alle bramose canne.
Pagina 49 - ... quasi una mezza gittata di mano; e quando tu sei salito in su l'una e tu iscendi giuso, e tu trovi un pianerotto largo forse trenta braccia, e poi sali in sull'altra e scendi, e così si va tutto un di. Questi piani che sono in mezzo di queste montagnuole sono ispazzati e puliti come la palma della mano, e tutto questo fa il vento; e tutti questi piani sono diritti come fuso, e lungo ciascuno molte giornate: e simile quelle montagne della rena sono diritte, e molte giornate lunghe.1 Quando 1'...
Pagina 34 - Nel tempio de' Cristiani occulto giace Un sotterraneo altare, e quivi è il volto Di colei che sua diva e madre face Quel vulgo del suo Dio nato e sepolto. Dinanzi al simulacro accesa face Continua splende: egli è in un velo avvolto; Pendono intorno in lungo ordine i voti Che vi portaro i creduli devoti.
Pagina 47 - ... erba viva. Per tutto il detto diserto si trova pianura, e montagne grandissime tutte sterili: e in tal parte si trova gran pianura di rena bianca e sottilissima e morbida come seta. E anche vi si trova grandissima quantità di montagne altissime di rena, e non vi si puote andare a...
Pagina 48 - Ora colla grazia di Dio e col suo aiuto, passammo il detto diserto con grandissimi e smisurati caldi, perocché per tutto il detto diserto mai non trovi da poterti riposare a un'ombra: sempre ti batte il sole addosso dalla mattina alla sera; ed è tanto cocente che pare un fuoco, perocché nel detto diserto e paese non piove mai. E giugnemmo alla chiesa di Santa Caterina il dì di Santo Simone a...
Pagina 80 - Quia si cognovisses et tu, et quidem in hac die tua, quae ad pacem tibi! nunc autem abscondita sunt ab oculis tuis.
Pagina 3 - Gucci, di Ser Mariano, prose più saporite assai che le "pomora di paradiso,, ivi laudate. Apersi il volume come si apre una mela rosa, misi la stecca nelle pagine intonse come il coltello negli spicchi. " Al nome di Dio amen. Qui appresso faremo menzione delle nobiltà delle Terre d'oltremare quando si va al Santo Sepolcro di Cristo e de' loro costumi e modi, e appresso quante giornate si fa da una Terra a un'altra e quello si truova in quel mezzo; e tutte le dette cose e condizioni e modi, personalmente...
Pagina 61 - ... o divisare: delle più belle cose del mondo vi si trovano, e de' più nobili e ricchi lavorii, per tale che andando veggendo per la terra, sono tanti li ricchi e nobili e delicati lavorii d'ogni ragione, che se tu avessi i denari nell'osso della gamba, sanza fallo te la romperesti per comprare di quelle cose...
Pagina 62 - '1 Monte Calvario e '1 Sepolcro nello » spazio si è una pietra con una buca » tonda, larga circa una spanna, e dicesi » questo essare il mezzo del mondo » dicono che essendo qui el dolce Mae» stro lesu disse: io sono nel mezzo del » mondo ». E il Frescobaldi, op.
Pagina 3 - Qui pigliammo tre cavalcature, e un famiglio per fntìno a Perugia. Sono da Siena a qui dodici miglia, cioè da Siena a buon Convento. A dì dieci fummo a Sarteano con molta acqua, e con molto vento. Eravamo molli per infino alla camicia. Io stetti malissimo. Sono diciotto miglia. A dì undici in stilla terza fummo a Chiuci, e fucci fatto grande onore.

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