Il Propugnatore, Volume 10Francesco Zambrini, Giosuè Carducci G. Romagnoli, 1877 |
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Pagina 32
... chiaro di essere in pro- cinto di dare alle stampe la Tragicomedia degli Horatii e Curiatii ( 3 ) . Forse , correggendo , o , com ' egli si espri- ( 1 ) Cooper - Walker nella sua Memoria storica sulla tragedia italiana . Vers . dall ...
... chiaro di essere in pro- cinto di dare alle stampe la Tragicomedia degli Horatii e Curiatii ( 3 ) . Forse , correggendo , o , com ' egli si espri- ( 1 ) Cooper - Walker nella sua Memoria storica sulla tragedia italiana . Vers . dall ...
Pagina 36
... chiaro s ' intenda Se più mertano in sè lode di gloria De la Natura i discepoli o vero Gli scolari dell ' arte . Da questi ultimi quattro versi , il Ginguené credette di poter ricavare che l ' Aretino intendesse di fare colla sua ...
... chiaro s ' intenda Se più mertano in sè lode di gloria De la Natura i discepoli o vero Gli scolari dell ' arte . Da questi ultimi quattro versi , il Ginguené credette di poter ricavare che l ' Aretino intendesse di fare colla sua ...
Pagina 66
... chiaro che il sole , che qui il Poeta parla di due diverse apparizioni lu- minose , di cui l'una ha luogo a ciel sereno ma verso mezzanotte , di mezza notte , come avviene delle così dette stelle cadenti ( Conf . Par . XV , 13 e segg ...
... chiaro che il sole , che qui il Poeta parla di due diverse apparizioni lu- minose , di cui l'una ha luogo a ciel sereno ma verso mezzanotte , di mezza notte , come avviene delle così dette stelle cadenti ( Conf . Par . XV , 13 e segg ...
Pagina 69
... chiaro che Dante vuol qui confermare con un e- sempio la teoria di sopra accennata al v . 109 , secondo la quale i vapori ascendenti cadono in terra convertiti in pioggia , tosto che raggiungono le fredde regioni del cielo . Tuttavia ...
... chiaro che Dante vuol qui confermare con un e- sempio la teoria di sopra accennata al v . 109 , secondo la quale i vapori ascendenti cadono in terra convertiti in pioggia , tosto che raggiungono le fredde regioni del cielo . Tuttavia ...
Pagina 148
... e disdegnosa . | Dico del ciel sempre lucente e chiaro , | e quant e in se non si turba giamai ; | ma li nostri occhi per cagione assai chiamiamo la stella talor tenebrosa : | Cosi ( 1 ) quand ella la chiama orgoglosa , non - - 148.
... e disdegnosa . | Dico del ciel sempre lucente e chiaro , | e quant e in se non si turba giamai ; | ma li nostri occhi per cagione assai chiamiamo la stella talor tenebrosa : | Cosi ( 1 ) quand ella la chiama orgoglosa , non - - 148.
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Parole e frasi comuni
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Brani popolari
Pagina 16 - Nel mezzo del cammin di nostra vita, Mi ritrovai per una selva oscura Che la diritta via era smarrita.
Pagina 187 - O è preparazion, che nell' abisso Del tuo consiglio fai, per alcun bene, In tutto dall' accorger nostro scisso? Chè le terre d' Italia tutte piene Son di tiranni, ed un Marcel diventa Ogni villan che parteggiando viene.
Pagina 181 - E l' un l' altro abbracciava. Ahi serva Italia, di dolore ostello, Nave senza nocchiero in gran tempesta, Non donna di provincie, ma bordello! Quell' anima gentil fu così presta, Sol per lo dolce suon della sua terra, Di fare al cittadin suo quivi festa; Ed ora in te non stanno senza guerra Li vivi tuoi, e I'un l'altro si rode Di quei che un muro ed una fossa serra.
Pagina 181 - Li vivi tuoi , e l' un l' altro si rode Di quei che un muro ed una fossa serra. Cerca, misera, intorno dalle prode Le tue marine, e poi ti guarda in seno S' alcuna parte in te di pace gode.
Pagina 202 - E l' altro Ciel di bel sereno adorno : E la faccia del Sol nascere ombrata, Sì che, per temperanza di vapori, L' occhio lo sostenea lunga fiata : Così dentro una nuvola di fiori, Che dalle mani angeliche saliva, E ricadeva giù dentro e di fuori, Sovra candido vel, cinta d' oliva, Donna m' apparve sotto verde manto, Vestita di color di fiamma viva.
Pagina 167 - Ma dì s' io veggio qui colui che fuore Trasse le nuove rime, cominciando: Donne, ch'avete intelletto d'amore. Ed io a lui: Io mi son un che, quando Amor mi spira, noto; ed a quel modo Che detta dentro, vo' significando. O frate, issa veggio, disse, il nodo, Che il Notaro e Guittone e me ritenne Di qua dal dolce stil nuovo ch' i
Pagina 461 - Non è il mondan rumore altro che un fiato Di vento, ch'or vien quinci ed or vien quindi E muta nome, perché muta lato.
Pagina 185 - Che il giardin dell'imperio sia diserto. Vieni a veder Montecchi e Cappelletti, Monaldi e Filippeschi, uom senza cura, Color già tristi, e costor con sospetti. Vien, crudel, vieni, e vedi la pressura De' tuoi gentili, e cura lor magagne, E vedrai Santafior com
Pagina 73 - Ahi gente, che dovresti esser devota, E lasciar seder Cesare in la sella, Se bene intendi ciò che Dio ti nota! Guarda com' esta fiera è fatta fella, Per non esser corretta dagli sproni, Poi che ponesti mano alla predella.
Pagina 88 - Tu se' solo colui da cui io tolsi Lo bello stile, che m'ha fatto onore. Vedi la bestia2, per cui io mi volsi : Aiutami da lei, famoso Saggio, Ch...