La divina commedia, Volume 2

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Fratelli Mattiuzzi, 1823
 

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Parole e frasi comuni

Brani popolari

Pagina 122 - Se così fosse, in voi fora distrutto Libero arbitrio, e non fora giustizia, Per ben letizia, e per male aver lutto. Lo cielo i vostri movimenti inizia Non dico tutti; ma posto ch...
Pagina 233 - IN forma dunque di candida rosa Mi si mostrava la milizia santa,' Che nel suo sangue CRISTO fece sposa : Ma l' altra, che volando vede e canta La gloria di colui che la innamora, E la bontà che la fece cotanta, Sì come schiera d' api, che s' infiora Una fiata, ed una si ritorna Là dove suo lavoro s' insapora, Nel gran fior discendeva, che s' adorna Di tante foglie, e quindi risaliva Là dove il suo amor sempre soggiorna.
Pagina 178 - Perch' io a lui : Se ti riduci a mente Qual fosti meco e quale io teco fui, Ancor fia grave il memorar presente. Di quella vita mi volse costui Che mi va innanzi, 1' altr' ier, quando tonda Vi si mostrò la suora di colui ; E il sol mostrai. Costui per la profonda Notte menato m' ha dai veri morti, Con questa vera carne che il seconda.
Pagina 223 - Andate, e predicate al mondo ciance, Ma diede lor verace fondamento ; E quel tanto sonò nelle sue guance, Sì ch' a pugnar, per accender la fede, Dell' Evangelio fero scudo e lance. Ora si va con motti e con iscede A predicare, e pur che ben si rida, Gonfia il cappuccio, e più non si richiede. Ma tale uccel nel becchetto s...
Pagina 243 - Piacer, quanto le belle membra in ch' io Rinchiusa fui, e sono in terra sparte : E se il sommo piacer sì ti fallio Per la mia morte, qual cosa mortale Dovea poi trarre te nel suo disio ? Ben ti dovevi, per lo primo strale Delle cose fallaci, levar suso Diretro a me che non era più tale.
Pagina 267 - LA gloria di colui che tutto move per l'universo penetra e risplende in una parte più e meno altrove. Nel ciel che più della sua luce prende fu...
Pagina 31 - Poi, presso al tempo che tutto il ciel volle Ridur lo mondo a suo modo sereno, Cesare, per voler di Roma, il tolle: E quel che fe...
Pagina 158 - Oppresso di stupore alla mia Guida Mi volsi, come parvol, che ricorre Sempre colà, dove più si confida. E quella, come madre, che soccorre Subito al figlio pallido ed anelo Con la sua voce, che '1 suoi ben disporre, Mi disse : Non sai tu che tu se...
Pagina 123 - Esce di mano a Lui che la vagheggia, Prima che sia, a guisa di fanciulla Che piangendo e ridendo pargoleggia, L'anima semplicetta che sa nulla, Salvo che, mossa da lieto Fattore, Volentier torna a ciò che la trastulla.
Pagina 90 - Pur di non perder tempo, sì che in quella Materia non potea parlarmi chiuso. A noi venia la creatura bella Bianco vestita, e nella faccia quale Par tremolando mattutina stella. Le braccia aperse, ed indi aperse l' ale : Disse : Venite ; qui son presso i gradi, Ed agevolemente omai si sale.

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