La Gerusalemme liberata

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U. Hoepli, 1898 - 486 pagine
 

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Brani popolari

Pagina 2 - O Musa, tu, che di caduchi allori Non circondi la fronte in Elicona, Ma su nel cielo infra i beati cori Hai di stelle immortali aurea corona, Tu spira al petto mio celesti ardori, Tu rischiara il mio canto, e tu perdona S'intesso fregi al ver, s'adorno in parte D'altri diletti, che de
Pagina 82 - Come per acqua o per cristallo intero trapassa il raggio, e no 'l divide o parte,44 per entro il chiuso manto osa il pensiero sì penetrar ne la vietata parte. Ivi si spazia, ivi contempla il vero di tante meraviglie a parte a parte; poscia al desio le narra e le descrive, e ne fa le sue fiamme in lui più vive.
Pagina 339 - Noi ci allegrammo, e tosto tornò in pianto: che della nova terra un turbo nacque e percosse del legno il primo canto. Tre volte il fé...
Pagina 6 - Fende i venti e le nubi, e va sublime Sovra la terra e sovra il mar con queste.
Pagina 153 - 1 Ciel benigno ascolta affettuoso alcun prego mortale, che venga in queste selve anco tal volta quegli a cui di me forse or nulla cale; e rivolgendo gli occhi ove sepolta giacerà questa spoglia inferma e frale, tardo premio conceda a...
Pagina 55 - Qual nelle folte selve udir si suole, S'avvien che tra le frondi il vento spiri; O quale infra gli scogli o presso ai lidi Sibila il mar percosso in rauchi stridi.
Pagina 283 - Amico, hai vinto: io ti perdon... perdona tu ancora, al corpo no, che nulla pavé, a l'alma si; deh! per lei prega, e dona battesmo a me ch'ogni mia colpa lave.
Pagina xv - Mi sono fatto condurre in questo munistero di Sant'Onofrio, non solo perché l'aria è lodata da' medici più che d'alcun'altra parte di Roma, ma quasi per cominciare da questo luogo eminente e con la conversazione di questi divoti padri, la mia conversazione in cielo.
Pagina 331 - Dentro è di muri inestricabil cinto34 che mille torce in sé confusi giri, ma in breve foglio io ve '1 darò distinto, sì che nessun error fia che v'aggiri. Siede in mezzo un giardin del labirinto che par che da ogni fronde amore spiri; quivi in grembo a la verde erba novella giacerà il cavaliero e la donzella. 77 Ma come essa lasciando il caro amante in altra parte il piede avrà rivolto, vuo...
Pagina 359 - Forsennata gridava : — O tu che porte teco parte di me, parte ne lassi, o prendi l'una o rendi l'altra, o morte dà insieme ad ambe: arresta, arresta i passi, sol che ti sian le voci ultime porte, non dico i baci: altra più degna avrassi quelli da te.

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