La Gerusalemme liberataG. Silvestri, 1824 - 540 pagine |
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Parole e frasi comuni
Adrasto Aladino alcun alfin allor Amor anco Argante armati arme Armida audace avea Baldovino campo Capitan cavalier ch'a ch'al ch'è ch'egli Chè ciel Circasso Clorinda colla colpo Cristiani d'aspro desío destra destrier dolce duce empi fero feroce ferro fianco foco Franchi fugge furor genti Gerus Gerusalemme gira Goffredo gran grida guardo Guelfo guerra guerrier guisa indi intanto Ismeno l'alma l'altro l'arme l'ira lieto loco lunge medesmo mille mira mortali morte mostra mura nemici notte novo occhi omai onor Pagani palestino parla passo pensier percosse periglio petto piaga pianto picciol piè pio Buglion ponno poscia preghi pria primiero pugna puote Quinci Quivi ragion Raimondo re norvegi regno Rinaldo sangue scudo sdegno seco securo segg sembiante signor Solimano sovra spada spirto stuolo suon Tacque Tancredi Tasso torre Tortosa tosto tronco turba usbergo Vassene vede veggio vendetta vincitor volto volve vulgo
Brani popolari
Pagina 217 - Che mezzo aperta ancora e mezzo ascosa , Quanto si mostra men, tanto è più bella. Ecco poi nudo il sen , già baldanzosa , Dispiega: ecco poi langue, e non par quella; Quella non par, che desiata avanti Fu da mille donzelle, e mille amanti. 15 Cosi trapassa al trapassar d'un giorno
Pagina 189 - Ma ecco omai l'ora fatale è giunta , Che ' 1 viver di Clorinda al suo fin deve: Spinge egli il ferro nel bel sen di punta , Che vi s'immerge, e'1 sangue, avido, beve ; E la vesta che d'or vago trapunta , Le mammelle stringea tenera e leve , L'empie d'un caldo fiume. Ella già
Pagina 217 - grave. 12 Vez-zosi augelli infra le verdi fronde Temprano a prova lascivette note ; Mormora l'aura , e fa le foglie e l'onde Garrir , che variamente ella percote : Quando taccion gli augelli , alto risponde; Quando cantan gli augei , più lieve scote. Sia caso od arte , or accompagna ed ora Alterna i versi lor la musica óra.
Pagina 82 - udendo o vedendo altro d'intorno, Che le lagrime sue, che le sue strida : . Ma nell'ora che '1 Sol dal carro adorno Scioglie i corsieri, e in grembo al mar s'annida, Giunse del bel Giordano alle chiare acque, E scese in riva al fiume, e qui si giacque. 4 Cibo non prende già,
Pagina 217 - Nel tronco istesso , e tra l'istessa foglia , Sovra il nascente fico invecchia il fico. Pendono a un ramo , un con dorata spoglia. L'altro con verde, il novo e '1 pomo antico. Lussureggiante serpe alto , e germoglia La torta vite , ov' è più l'orto aprico : Qui l'uva ha in fiori acerba, e qui d'ór
Pagina 189 - Ella mentre cadea , la voce afflitta Movendo , disse le parole estreme, Parole ch'a lei novo un spirto ditta , Spirto di fè , di carità , di speme : Virtù ch'or Dio le infonde , e se rubella In vita fu, la vuole in morte ancella : 66 Amico, hai vinto : io ti perdon .... Perdona Tu ancora , al corpo no , che nulla pave
Pagina 190 - mormorando, un picciol rio: Egli v'accorse, e l'elmo empiè nel fonte , E tornò mesto al grande uflicio e pio. Tremar sentì la man mentre la fronte Non conosciuta ancor , sciolse e scoprio. La vide , e la conobbe ; e restò senza E voce e moto. Ahi vista ! abi conoscenza
Pagina 188 - Misero ! di che godi ? Oh quanto mesti Fiano i trionfi , ed infelice il vanto ! Gli occhi tuoi pagheran, se in vita resti , Di quel sangue ogni stilla un mar di pianto.' Così, tacendo e rimirando , questi Sanguinosi guerrier posaro alquanto: Ruppe il silenzio alfin Tancredi ; e disse . Perchè il suo nome a lui l'altro scoprisse
Pagina 199 - S'alcun giammai tra frondeggianti rive Puro vide stagnar liquido argento, O giù precipitose ir acque vive Per alpe, o 'n piaggia erbosa a passo lento, Quelle al vago desio forma e descrive, E ministra materia al suo tormento, Chè l'immagine lor gelida e molle L'asciuga e scalda, e nel pensier ribolle.
Pagina 32 - mostri, e non più intesi o visti, Diversi aspetti in un confusi e misti. 6 D'essi parte a sinistra e parte a destra A seder vanno al crudo re davante. Siede Pluton nel mezzo, e colla destra Sostien lo scettro ruvido e pesante : Nè tanto scoglio in mar, nè rupe alpestra, Nè pur Calpe s'innalza,