Prose ed alcune rime di Monsignor Giovanni della Casa ...Per G. Silvestri, 1826 - 353 pagine |
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Parole e frasi comuni
abbia acciocchè adunque agevolmente alcuna altrui amare amici inferiori amicizia ammaestramenti Amor anco Angel novo anzi appetito arda assai avarizia beffe begli occhi biasimo Boccaccio brigata buono caggia certo ch'io chè ciascuno ciel ciocchè cirimonie coloro colui comechè conciossiachè contrario convenevole convenga conviene cornamusa costume cotale debbono dee l'uomo Deioce deono dico diletto diligenza Dioneo dire dolce duol eglino eziandio famigliari fanno fare favellare figliuoli Filippo Argenti Filocolo fôra fuggir Galateo Giotto GIOVANNI DELLA CASA guisa istà l'altro l'uno lasso leggiadria loda Maestà maggior medesimo mente messer mostra niuna nobile odio oltra oltre omai onesta onore ostro pare parole pensier perciocchè perocchè persone Piacenza piacere Pindaro poco Policleto possa priego pure ragione risguardo schifo sconci sentimento servidore sicchè sieno Signor SONETTO spiacevole stima stra superbia talor Teseo tosto troppo trova uomini uomo usanza veggiamo vergogna virtù vizj vogliono vole vuole
Brani popolari
Pagina 304 - Borea ne' dì torbidi e manchi d'orrido giel l'aere e la terra implica; e la tua verde chioma ombrosa, antica, come la mia par d'ogn'intorno imbianchi or, che 'nvece di fior vermigli e bianchi, ha neve e ghiaccio ogni tua piaggia aprica; a questa breve e nubilosa luce vo ripensando, che m'avanza, e ghiaccio gli spirti anch'io sento e le membra farsi: ma più di te dentro e d'intorno agghiaccio, che più crudo Euro a me mio verno adduce, più lunga notte e dì più freddi e scarsi.
Pagina 305 - n una o 'n due Questa vita mortal, che 'n una o 'n due brevi e notturne ore trapassa, oscura e fredda, involto avea fin qui la pura parte di me ne l'atre nubi sue.
Pagina 18 - Perché non si dee dire né fare cosa per la quale altri dia segno di poco amare o di poco apprezzar coloro co' quali si dimora. Laonde poco gentil costume pare che sia quello che molti sogliono usare, cioè di volentieri dormirsi colà dove onesta brigata si segga' e ragioni: perciocché così facendo dimostrano che poco gli apprezzino e poco lor caglia10 di loro e de...
Pagina 35 - Una guastadetta v'era assai picciola; e tutta piena di un chiarissimo liquore, il quale molti fiutarono ; ma assaggiare non fu chi ne volesse: e non istette guari che egli vide venire un uomo grande di statura, antico...
Pagina 292 - Molto contesi; or langue il corpo, e '1 core Paventa, ond'io riposo e pace chero. Coprami ornai vermiglia vesta, o nero Manto, poco mi fia gioia, o dolore; Ch'a sera è '1 mio dì corso, e ben l'errore Scorgo or del vulgo, che mal scerne il vero. La spoglia il mondo mira. Or non s'arresta Spesso nel fango augel di bianche piume?
Pagina 40 - ... come io ti dissi di sopra. E perciò coloro che si dilettano di piacere alla gente si deono astenere ad ogni poter loro da quello che molti hanno in costume di fare; i quali sì timorosamente mostrano di dire le loro openioni sopra qual si sia proposta che egli è un morire a stento 17 il sentirgli; massimamente se eglino sono per altro intendenti uomini e savi.
Pagina 102 - E non è altro leggiadria, che una cotale quasi luce, che risplende dalla convenevolezza delle cose, che sono ben composte e ben divisate l'una con l'altra, e tutte insieme; senza la qual misura eziandio il bene non è bello; e la bellezza non è piacevole.
Pagina 3 - ... loro possessori non fanno... 7 «Conciossiacosaché tu incominci pur ora quel viaggio del quale io ho la maggior parte, sì come tu vedi, fornito, cioè questa vita mortale; amandoti io assai, come io fo, ho proposto meco medesimo di venirti mostrando quando un luogo e quando un altro, dove io, come colui che gli ho sperimentati, temo che tu, camminando per essa, possi agevolmente o cadere o come che sia errare...
Pagina 94 - ... e divengono quasi virtuosi e prudenti, quanto la loro condizione sostiene, non per natura, ma per costume : quanto si dee credere, che noi diverremmo migliori per gli ammaestramenti della nostra ragione medesima, se noi le dessimo orecchie? Ma i sensi amano e appetiscono il diletto presente, quale egli si sia; e la noia hanno in odio...
Pagina 213 - ... e puerili, fuori che la scienza e la bontà e le virtuose opere; e ciò sentendo, sprezzerai le lodi e gli onori e le dignità che il mondo toglie e concede a suo arbitrio e non a diritta ragione, contentandoti e rallegrandoti delle tue medesime intrinseche laudi conosciute ed approvate dalla tua propria infallibile coscienza4.