Studi vari sulla Divina Commedia di Dante AlighieriTip. della Pia Casa di Patronato, 1887 - 408 pagine |
Altre edizioni - Visualizza tutto
Studi vari sulla Divina Commedia di Dante Alighieri marchese Domingo Fransoni Visualizzazione completa - 1887 |
Studi vari sulla Divina Commedia di Dante Alighieri marchese Domingo Fransoni Visualizzazione completa - 1887 |
Parole e frasi comuni
Abica Acheronte alcune Alighieri Angelo antichi Antipapi Arrighi di Baviera Arrigo atque avea avesse avrebbe Bavaro Baviera Cacciaguida Campi Elisi Canto Caronte carpito a Dante carro cerchio ch'egli chè chiamato Chiesa cielo citare città Cocito Cocyti codice colla commentatori credere dantesco dell'Eneide dell'Inferno detto dice dieci e cinque Divina Commedia DOMINGO FRANSONI Drago Duca di Sermoneta Enea Eneide essendo fece Firenze fiume Flegetonte Gaja Gherardo Gherardo da Camino Ghibellini Giovanni Villani Guelfi Gurges imperatore infernale Inferno interpetrazione L'Aquila latino lettera lettere libro Limbo Lodovico Lodovico il Bavaro Malispini medesimo mente Messo di Dio mura nome nuovo palude Papa Parad Paradiso parole passo pileggio poco poema Poeta porta potè Prato pure Purgatorio quae quod ragione ramo d'oro Santa sarebbe scritto scriveva Segreto carpito Sermoneta sette Sibilla signor Nesto stagni Stige storica strada Styx Tartaro terra terzina Tommaséo trova Uguccione Vasello vedere Veltro Allegorico venne verso Villani Virgilio zione
Brani popolari
Pagina 334 - SI che m' ha fatto per più anni macro, Vinca la crudeltà, che fuor mi serra Del bello ovile, ov' io dormi' agnello 5 Nimico a' lupi, che gli danno guerra; Con altra voce omai, con altro vello Ritornerò poeta, ed in sul Fonte Del mio battesmo prenderò il cappello ; Perocchè nella Fede, che fa conte Io L' anime a Dio, quiv' entra' io, e poi Pietro per lei si mi girò la fronte.
Pagina 317 - Quali per vetri trasparenti e tersi, O ver per acque nitide e tranquille, Non si profonde, che i fondi sien persi, Tornan de...
Pagina 228 - Italia tutte piene Son di tiranni, ed un Marcel* diventa Ogni villan che paleggiando viene. Fiorenza mia, ben puoi esser contenta Di questa digression che non ti tocca, Mercé del popol tuo che si argomenta. Molti han giustizia in cor, ma tardi scocca Per non venir senza consiglio ali' arco : Ma '1 popol tuo l
Pagina 8 - Duca mio distese le sue spanne, Prese la terra, e con piene le pugna La gittò dentro alle bramose canne.
Pagina 259 - Con lui vedrai colui che impresso fue Nascendo, si da questa stella forte, Che notabili fien l'opere sue. Non se ne sono ancor le genti accorte, Per la novella età ; che pur nove anni Son queste ruote intorno di lui torte. Ma pria che'l Guasco l'alto Arrigo inganni, Parran faville della sua virtute In non curar d'argento, né d'affanni. Le sue magnificenze conosciute Saranno ancora si, che i suoi nemici Non ne potran tener le lingue mute. A lui t'aspetta ed a...
Pagina 79 - Genti v' eran con occhi tardi e gravi, Di grande autorità ne' lor sembianti: Parlavan rado, con voci soavi.
Pagina 2 - Che 1' una parte e 1' altra avranno fame Di te; ma lungi fia dal becco l'erba. Faccian le bestie desolane strame Di lor medesme, e non tocchin la pianta, S' alcuna surge ancor nel lor letame, In cui riviva la sementa santa Di quei Roman, che vi rimaser, quando Fu fatto il nido di malizia tanta. Se fosse pieno tutto il mio dimando, Risposi lui, voi non sareste ancora Dell'umana natura posto in bando: Chè in la mente m...
Pagina 265 - O mente, che scrivesti ciò ch' io vidi, Qui si parrà la tua nobilitate. Io cominciai : Poeta che mi guidi, Guarda la mia virtù, s' ella è possente, Prima che all' alto passo tu mi fidi. Tu dici, che di Silvio lo parente, Corruttibile ancora, ad immortale Secolo andò, e fu sensibilmente. Però se l' avversario d' ogni male Cortese i fu, pensando l' alto effetto, Che uscir dovea di lui, e il chi, e il quale, Non pare indegno ad uomo d...
Pagina 81 - E che più volte v' ha cresciuta doglia? Che giova nelle fata dar di cozzo? Cerbero vostro, se ben vi ricorda, Ne porta ancor pelato il mento e il gozzo. Poi si rivolse per la strada lorda, E non fe
Pagina 247 - Guelfi suoi, ma tema degli artigli Ch' a più alto leon trasser lo vello. Molte fiate già pianser li figli Per la colpa del padre, e non si creda Che Dio trasmuti 1' armi per suoi gigli. Questa picciola stella si correda De...