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41. Comienza la famosa Cronica y destruccion Troyana, compuesta y compilada per el famoso historiador Guido de Coloña.

42. Aqui comienza la 2a parte del muy noble y esforzado caballero D. Clarian de Sandanis en el cual se tratan sus muy grandes caballerias, y nombrados hechos de su hijo Horamonte de Coloña, y de otros muy preciados caballeros. Sevilla 1550. Juan Varquez, in-4. 43. La primera parte dela cronica del emperador Clarimundo, donde los Reyes de Portugal descenden. Tirada de lingua Ungara eni a nossa Portugueza, per Joan de Borros, e impressa por Joan de Barreyra. Coimbra, 1555, in-4.

GUIDO VITALETTI.

I Corali miniati

della chiesa di S. Giovanni Evangelista in Parma

(Continuazione: vedi La Bibliofilia, anno XX, disp. 1-2a, pag. 1).

APPENDICE

I.

Documenti sui Da Moile.

FRANCESCO DEL QUONDAM STEFANO, boccalaio e miniatore. Memorie giunte a noi

finora :

1425, gennaio 3.

<<< Francisco de Moyule f. q. Stefani vic.e sancti moderannis porte Christine ». Testimonio in atto di Giovanni da S. Leonardo.

1433, gennaio 24.

1433, marzo 30.

Testimonio in atto di Gherardo Mastagi.
Contrae un mutuo di lire 157 imperiali.

1435, aprile 24. << Francesco, o Francino, figlio del fu Stefano de Moyule bocalario citt.o ed abitante in Parma nella vic. di S. Biagio restituisce il mutuo concessogli da Bernardo Castiglione di Milano in 157 lire imperiali avute fino dal 30 marzo 1433. Rogito di Gaspare Zampironi» (1).

1436, maggio 1. Testimonio in atto di Giovanni da S. Leonardo.

1438, maggio 17.

--

1438, novembre 28.

Testimonio in rogito di Gherardo Mastagi.

Testimonio : « Francesco de Moyule bocalario f. q. Stefano, citt.o abitante ed oriundo parmigiano della vicinanza di S. Biagio ». Rogito di Gaspare Zampironi.

1439, agosto II. Dà mandato di procura in nome proprio, della defunta sua moglie Caterina del fu Princivalle de' Mandris, e dei figli pupilli Giovanni Stefano, e Nicolò fratelli << de Moyle ». Rogito di Gaspare Zampironi.

1440, febbraio 16. Nomina alcuni suoi procuratori a liti. Rogito di Gio. Francesco Sacca. 1440, marzo 9. <<< Il Vicario del Vescovo di Parma ordina a Francesco de Moyule boccalaro che restituisca a chi si spettava un Breviario da esso lui tenuto in pegno per volere di terza persona. Rogito di Gherardo Mastagi » (2).

(1) SCARABELLI ZUNTI, Ms. cit. del Museo di Parma, Vol. I, cart. 82 v.

(2) Ibidem, cart. 80 r.

1440, novembre 3.

Testimonio in atto dello stesso notaio.

1442, febbraio 9. Loca un pezzo di terra « ortiva » all'armigero Desiderio de Grossi, Atto di Gaspare Zampironi, e Scarabelli, loc. cit., cart. 8o r. 1443, febbraio 16.

1444, agosto 12.

- Testimonio in rogito di Gherardo Mastagi.

Testimonio, insieme a Giovanni Antonio « de Moyule f. q. Giovanni » anch'esso della vicinia di S. Michele del Canale in atto di Gaspare Zampironi. Pagamenti di miniature diverse fattigli dal canonico Antonio Oddi (1).

1447-48-49.
1448, settembre 3.

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<<< Item die tercio septembris dat Francisco bochalario civi parme, deputato ad coperiri faciendo tectum noviter fieri ordinatum super figurarum Libertatis que pinguntur [Bertolino de' Grossi e Ziliolo o Egidiolo de Grandis detto anche « de belenzonibus »] in et super faciem pallacii habitationis dñi Potestatis parme de plombo, mutuo de quibus habeat reddere rationem vigore bullettae L. xxvij s. d. » (2). 1449, marzo 7. È tra i parmigiani che giurarono fedeltà a Francesco Sforza (3). 1457, luglio 23. Francesco è già morto : « Don Nicolò, Damiano e Bernardo fratelli de Moyle figli del fu Francesco de Moyle... ». Rogito di Galasso Leoni.

-

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Avverte il Bianchi (4) che presso una finestra dietro il coro della Cattedrale esisteva un'iscrizione in lettera gotica e con due stemmi, la quale diceva: « Sepultura dñi francisci. d. Moilis et heredum suor. ». Scomparve quando nel 1786 s'imbiancarono le mura esterne del Duomo.

GIOVANNI STEFANO DA MOILE, figlio di Francesco, miniatore. Si veda l'albero, ramo di Stefano, non possedendo noi che due sole notizie sopra di lui.

DAMIANO DA MOILE, di Francesco. Boccalaio, cartaio, legatore, miniatore ed editore. Memorie pervenute a noi finora :

1457, luglio 23.

Ricordato, insieme ai fratelli don Nicolò e Bernardo quali comproprietari d'una casa nella vicinia di S. Michele in Canale con certi fratelli Del Monte. Rogito di Galasso Leoni.

1470, gennaio 6. Gli nascono le gemelle Angela Caterina e Giovanna. Registri battesimali presso il Battistero di Parma.

(1) Si veda alla pag. 6. Ecco i cenni che riguardano quel miniatore tratti dalla Vacchetta delle spese giornaliere, A. 1441-1459: A cart. 19v:

1447. Item die 15 [aprilis] numerate francesco bochalario p miniatura | missarum Votivarum

L. 1. s. d. ».

A cart. 26: «< 1448. Item die 27 [Junii] numerate filio (*) francisci bochalarij p p.te ptii miniature missal p lamirandola (**) L. 1. s. d. ».

A cart. 31 1449. « Item die ssto. [soprascritto 12. Julii] numerato m. francesco bochalarij | că [circa] miniature breviarij.
d [omini] p[rioris]
L. 1. S. XIIII. d. ».

(2) Liber gialdus et azurus Mag.co Coitatis Parmae, presso l'Arch. Comunale; a cart. 44 V.
(3) PEZZANA, Storia della città di Parma ecc. Vol. III, pag. 9, colonna 1a dell'Appendice: <<< Franciscus de Moyle »
(4) U. BIANCHI, Iscrizioni, cart. 132, e G. M. ALLODI, Serie cronol. dei vescovi di Parma.

pag. 137.

Parma, 1854, Vol. I,

(*) Come si vede la Vacchetta non dice in questo luogo il nome del figlio.

(**) Il messale per la Mirandola fu messo insieme scritto e miniato qui; nella stessa l'acchetta vi sono in propo. sito parecchie note a cart. 19v sotto il 18 d'aprile; 6 maggio a cart. 20 ecc. Riportiamo quella del 6 maggio 1447: « It die 6 maij numerati oppizi de zanatis p quinternis | missalis p la mirandola. L.vinj s. d. ». La busta dove si trovano queste ed altre carte dell' Oddi porta l'indicazione: « Canonici lateranensi di S. Sepolcro. Eredità del Can co Antonio Oddi economo della Precettoria di S. Antonio, suoi registri particolari ». Archivio di Stato in Parma.

1470, luglio 20. - I fratelli Damiano e Bernardo « de Moyle » sono presenti al testamento di Genesio de Gonzate. Rogito di Gio. Lodovico Sacca.

Nel documento è già detto: « egregio viro Damiano de Moyle dicto de Bochalariis filio q. Magistri Francisci minatore et stampatore a libris ».

1474, novembre 12. Fa sigurtà di sei ducati a ser Lazzaro Della Penna (1).

1476, gennaio 15.

I coniugi M.ro Damiano de Moyle f. q. M.ro Francesco e Polissena f. q. Antonio de' Zampironi della vic.a di S. Biagio prestano lire 150 impr a Ilario de Ancilibus della vic. di S. Maria del Tempio, il quale le restituì il 16 di settembre del 1477 ». Rogito di Bonifacio Palmia.

1476, gennaio 21. Gli nasce una seconda Giovanna. Sicuramente era morta la prima. Registri battesimali. Le tre figlie nacquero tutte dalla prima moglie Polissena Zampironi. 1477, ottobre 9. — « Debet habere datos Damiano de Moyle Muratori [in luogo di: Miniatori] habenti unam domum cum porticu extenso de super stractam publicam per quam itur a platea magna ad S. Paulum, ut prosterni faciat dictum portichum et faciat fieri faciatam muri rectam absque porticu in subsidium fabricandi dictam domum ad decus et ornamentum civitatis cum sit pauper. Et hoc vigore Mandati scripti per Ser Gaspereno de Prato sub die viiij Octubris. L. XXV. S. d. A cart. 47 v del Libro azzurro per l'anno citato » (2). 1477, ottobre 9. << Item datos Damiano de Moyle miniatori habenti domum cum portichu valde extenso de super stractam publicam per quam itur a platea magna ad Sanctum Paulum, ut prosterni faciat dictum portichum et faciat fieri faciatam muri rectam absque portichu ad decus et ornamentum Civitatis vigore bullete facte die viiij octubris. Libr. xxv. s. d. A carte 39 v del Liber Rationum 1477 » (3).

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1478, febbraio 12. « Damiano de Moyle f. q. Maestro Francesco della vic.a di San Biagio » testimonio. Rogito di Galasso Leoni.

1478, febbraio 22. « L'egregio uomo ser Damiano de Moyle f. del fu maestro Francesco della vic.a di San Biagio vende a Lorenzo de Ferraciis della villa di Limignano una pezza di terra posta nella villa di Vicofertile in luogo denominato il Baccanello, pel prezzo di lire 25 imperiali ». Rogito di Gio. Lodovico Sacca (4).

1478-1500. Lavori ecc. pel convento di S. Giovanni. Si veda il regesto a parte. 1481, luglio 24.

-

L'egregio uomo ser Damiano de Moyle f. q.m Maestro Francesco della vic." di S. Biagio aveva per consorte donna Margherita f. q. Raffaele [Maini] già vedova di certo Marsilio de' Maineri f. di M. Antonio f. q. Sante. in questo giorno, Antonio, restituisce a Margherita un acconto di 300 lire impr della dote ch'essa aveva portato in casa Maineri, denari che vengono consegnati a Messer Damiano dalla presentanea sua moglie Margherita. Rogito di Gio. Lodovico Sacca» (5).

1482, febbraio 23. << Egregio uomo Damiano da Moyle alias de Bochalariis f. q. Maestro Francesco citt. abit." nella vic. di S. Biagio, confessa avere ricevuto dall'egregia Margherita f. q. Raffaele de Maynis, vedova in primi voti di Marsilio Maineri, ora presentanea moglie sua, la somma di 500 lire impr. per intero pagamento della dote da essa lei costituitasi e gliene da quitanza. Rog, di Gio. Lodovico Sacca » (6).

1482, aprile 30. Si termina la stampa della « Logica» di fra Nicolò de Orbellis, o Dorbelli, eseguita in carattere gotico a spese di Damiano e di Gian Antonio dal Montale (7).

(1) Si veda in PEZZANA, Storia della città di Parma, Vol. III. pag. 37 e 78-79. Rogito di Gian Lodovico Sacca. (2) Dallo SCARABELLI ZUNTI, Ms. del Museo Vol. I, cart. 76 r. Dall'Archivio Comunale.

(3) Ibidem.

(4) PEZZANA, loc. cit., pag. 39; e SCARABELLI ZUNTI, loc. cit., cart. 78 v.

(5) PEZZANA, loc. e pag. cit. SCARABELLI ZUNTI, loc. cit., cart. 78 v.
(6) SCARABELLI Z., loc. cit., cart. 76 v.

(7) Affò e Pezzana ai luoghi citati.

1484, maggio 6. « Actum in civitate parme et in sacrastia ecclesie seu monasterii sancti Johannis evangeliste parmensis, presentibus egregiis viris Damiano de Moylle f. q. Francisci vicinie sancti Blaxii et Magistro Johanne de Padua f. quondam Petri organista... ecc. ». Rog. di Anton Maria Pavarani.

1485, ottobre 3. 1488, marzo 18.

Gli nasce dalla Margherita il figlio Gio. Battista Geronimo. Registri battesimali. Sotto questa data lo Scarabelli (1) ripete l'errore del Pezzana (2) e dice << Damiano fratello di Francino » deducendo dal Baistrocchi. Pare impossibile che almeno lo Scarabelli non rilevasse che Francino nacque da un Antonio e Damiano da Francesco miniatore, cosa sicura, indiscutibile, documentata in decine di rogiti che lo Scarabelli aveva letti, traendone testimonianze.

1488, maggio 21.

Damiano fa donazione irrevocabile a: « Davit de Ramiano filio magistri Antonii vicinie sancti Apollinaris » di un pezzo di terra lavorativa ed arborata « super qua est una domus et una fornase positam in vicinia sancte Crucis extra portam » (3). Non appare dall'atto una ragione qualsiasi del dono.

1491, gennaio 23.

Testimonio: « Maestro Damiano de Moylis f. q. Maestro Francesco della vic.a di S. Biagio ». Rogito di Francesco Pelosi. 1491, ottobre 22.

Il notaio Francesco Pelosi riceve in quel giorno un atto nella casa abitata da maestro Damiano e di sua proprietà.

1492, maggio 10. Testimonio: << Maestro Damiano de Moyle f. q. Pietro? della vic. di S. Biagio ». Rogito di Angelo Oddi. Si tratta del solito Damiano, oppure d'un terzo Damiano figlio di un Pietro sconosciuto ai documenti? Opiniamo per l'errore. Tuttavia se non vi fu errore potrebbe forse supporsi che si trattasse del Damiano da Parma citato da Luigi Frati.

1498, giugno 20.

Da un rogito di quel giorno, steso dal notaio Gaspare del Prato, apprendiamo il nome della terza moglie di Damiano, cioè: « Donna Pietra di Bartolomeo Aversi vedova di ser Biagio de' Rampani ». Cessano con quest'atto i ricordi civili di Damiano, mentre si prolungano sino all' 11 di settembre del 1500 i pagamenti per cose d'arte nei Libri di S. Giovanni, e il ricordo fino al 6 dicembre di quell'anno.

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1510, febbraio 22. Il primo documento, finora, che lo mostri defunto è la testimonianza seguente, resa in quel giorno dal figlio suo Girolamo : « Actum in civitate parme in vicinia Sancti Blaxii et in apotecha Jeronimi de Moijle f. q.m Magistri Dalmiani vic.e predicte sancti Blaxii... ». Rogito di Luigi Banzola.

* **

FRANCINO DA MOILE, di Antonio. Boccalaio e anche miniatore e calligrafo. Memorie, finora, pervenute a noi:

1481-1497. Lavora pel monastero di S. Giovanni, o gli vende prodotti da bochalaro. Minia qualche volta. Si veda il regesto dei Libri del Monastero a pag. 147, sotto la data: 2 di agosto 1481. In quell'anno era quindi già miniatore di « lettere grandi ». Nel 1484 e 85 lavora cose in terracotta, e nel 1486 trecento braccia « de Colona fata in cornixe ». Seguono altri lavori meno importanti.

1489, giugno 22.

candellis ».

(1) Loc. cit.

(2) Loc. cit.

<< Francinus de Moylle libram unam

cere ut supra » (4) « laborata in

(3) Rogito di Gaspare del Prato.

(4) È compreso tra i cinque boccalari che pagavano questa oblazione al Comune di Parma per la concessione, durante un quinquennio, di << due quadri » in piazza per ognuno di quei boccalari affinchè potessero esporvi la loro mercanzia. La piazza, ammattonata a coltello, era divisa in rettangoli uguali da striscie sottili di biancone. I rettangoli O «<< quadri » servivano pe posteggio.

1494, giugno 3.

Per nove anni continui e annue lire diciotto Francino affitta a Mão Andrea de Saladis una casa nella parrocchia di S. Michele in Canale. Il notaio Luigi Banzola stese l'atto << in domo bochalaria dicti Francini sita in vic.a sancti Mathey». L'abitazione di Francino era invece nella « vic.a di S. Michele in Canale »> come lo mostrano tutti i rogiti conosciuti finora.

1494, dicembre 15. Accomodamento in lire diciassette imperiali tra Francino e una mina » innominata. Rogito di Luigi Banzola.

1496, giugno 14. << Testimonio ad un atto di notaio incerto ». Così lo Scarabelli (1). 1496, dicembre 5. Testimonio in atto del notaio Francesco Melgari.

« do

1497, marzo 16. Eletto procuratore della Venerabile Società dei SS. Cosmo e Damiano in Parma. Rogito di Angelo Micheli.

1500, aprile 22. << Francino de Moile f. di Maestro Antonio della vic.a di S. Michele in Ca

nale fa sicurtà al suo mezzadro Matteo Garsi per un debito di lire. 7. imp. verso il cre

ditore Giovan Pietro Zamberti. Rogito di Giorgio Arpi.

1500, agosto 17. Testimonio. Atto di Luigi Branzola.

1502, settembre 28. Testimonio. Atto Giambattista Bistocchi.

1503, luglio 9. << Il nobile uomo Francino de Moile..... paga lire 6 impr. al Priore dei Domenicani per... due castellate d'uva ricevute « nello scorso anno » : Atto di Luigi Banzola. Lo Scarabelli, sotto questa data aggiunge : « Altro Francino de Moyle f. q. Giacomo pure della vicinia di S. Michele in Canale è scritto in qualità di testimonio ad un atto del notaio medesimo del 5 luglio anno suddetto» (2). Ma si veda quanto osserviamo sotto la data 1505, maggio 26.

1504, gennaio 1o. Nella Congregazione dei Santi Cosmo e Damiano « Franzino de Moyle » viene eletto « Aggiunto » al Consiglio direttivo. Rogito di Luigi Banzola. 1504, maggio 28.

<< Ser Francino de Moilis f. q. Maestro Antonio della vicinia di S. Michele in Canale » è presente al testamento di « Maestro Stefano de' Smirelis ». Rogito di Luigi Banzola.

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1504, ottobre 9. Il testimonio « Francino de Moyle » viene detto: «f. q. Giacomo della vicinia di S. Michele in Canale » in atto del solito Luigi Banzola che ripete l'errore del 5 luglio 1503.

1505, maggio 26. << Bonaventura Quadrello, sindaco della Confraternita dei SS. Cosimo e Damiano.... sostituisce nel suo ufficio Francino de Moyle f. q. Giacomo che accetta. Rog. Banzola Luigi. A. p. in altro rog.o Francino de Moyli f. q. M.ro Antonio della vic. di S. Michele in Canale » (3). Resta quindi dimostrato, anche nello Scarabelli l'errore del notaio.

1506, giugno....

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Testimonio in atto del solito Luigi Banzola il quale, stavolta, scrive giusta la paternità del teste: « Francino de Moyle f. q. Antonio della vic.a di S. Michele in Canale ».

1507. Francino ed altri bocalari suoi soci prendono in affitto una fossa dal Comune di Parma. Archiv. Com. Libro ratio dati et recepti, 1502-1514 a cart. 84. Per l'anno 1507 versarono Lire 1, s. v. d

1508.

<< Item numeravi Francino de Moyle libras viginti novem sold, decem et septem impr. pro expensis factis super hospitio p Octavianum Figinum Commissarium bladorum vigore. L. xxvij. s. xvij. d

Item numeravi Francino de Moyle libras tres et sold. decem imper expens in taxello

(1) Loc. cit., cart. 82r, il quale indica: Miscellanea, filza 20, Archiv. pubbl., cioè Archiv. Notarile.
(2) Ibidem, cart. 81 v.

(3) Ibidem, cart. 81 v.

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