Perché le nazioni falliscono

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Il Saggiatore, 7 mar 2013 - 527 pagine
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Per la scienza sociale è la madre di tutte le domande: perché ci sono paesi che diventano ricchi e paesi che restano poveri? Per quale ragione nel mondo convivono prosperità e indigenza? Alcuni si soffermano sul clima e sulla geografia. Ma il caso del Botswana, che cresce a ritmi vertiginosi mentre paesi africani vicini, come Zimbabwe, Congo e Sierra Leone, subiscono miserie e violenze, smentisce questa interpretazione. Altri chiamano in causa la cultura. Ma allora come si spiegano le enormi differenze tra il Nord e il Sud della Corea? E che dire di Nogales, Arizona, che ha un reddito pro capite tre volte più alto di Nogales, Sonora, città gemella messicana? Le origini di prosperità e povertà risiedono nelle istituzioni politiche ed economiche che le nazioni si danno. Ce lo dimostrano Daron Acemoglu e James A. Robinson, accompagnandoci in un emozionante viaggio nella storia universale, di civiltà in civiltà, di rivoluzione in rivoluzione. Dall’Impero romano alla Venezia medievale, dagli inca e i maya, distrutti dal colonialismo spagnolo, al devastante impatto della tratta degli schiavi sull’Africa tribale, dalla Cina assolutista delle dinastie Ming e Qing al nuovo assolutismo di Mao Zedong, dall’Impero ottomano alle autocrazie mediorientali, le élite dominanti preferiscono difendere i propri privilegi ed estrarre risorse dalla società che avviare un percorso di benessere per tutti. La crescita economica sovverte lo status quo, e per questo è temuta e ostacolata da chi detiene il potere. Ma alcuni paesi sanno cogliere le opportunità della storia: la nascita di sistemi politici inclusivi e pluralisti diffonde la crescita economica a ogni latitudine. L’Inghilterra della rivoluzione industriale, la Francia rivoluzionaria e napoleonica, la nascita della democrazia negli Stati Uniti e, in tempi più recenti, il Brasile di Lula, dimostrano che si può prendere la strada dell’emancipazione politica e sociale. Nell’epoca in cui si assiste al tracollo di molti paesi e alla travolgente ascesa di altri, «Perché le nazioni falliscono» propone una teoria brillante, di rara profondità storica, che cambia il nostro modo di vedere il mondo. E, rifuggendo ogni conformismo, mette in discussione le certezze superficiali: siamo sicuri che la crescita della Cina sia inarrestabile?
 

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Perché le nazioni falliscono. Alle origini di potenza, prosperità, e povertà

Recensione dell'utente  - Francesco Mambretti - IBS

Nel retro di copertina Jared Diamond sostiene che si tratta di un grande libro, ma non lo è affatto. È un saggio mediocre e presuntuoso, che pretende di essere risolutivo sulla comprensione delle ... Leggi recensione completa

Perché le nazioni falliscono. Alle origini di potenza, prosperità, e povertà

Recensione dell'utente  - roberto - IBS

Un'ipotesi molto interessante e ben argomentata sulla questione piu' basilare e delicata nello studio della storia e dell'economia: quale e' l'elemento alla base della prosperita' (o della rovina) di ... Leggi recensione completa

Sommario

Prefazione
11
Così vicine eppure così lontane
17
Teorie che non funzionano
55
La costruzione di prosperità e povertà
81
la crescita economica sotto regimi estrattivi
137
Sentieri divergenti
165
punto di svolta
195
le barriere allo sviluppo
227
La diffusione della prosperità
287
Perché le nazioni falliscono oggi
379
Infrangere le barriere
415
Comprendere prosperità e povertà
439
Ringraziamenti
475
Bibliografia
495
In dice analitico
517
Copyright

Larresto dello sviluppo
259

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