Three Prose Writers of the Italian Renaissance

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Clarence King Moore
Craftsman Press, 1916 - 158 pagine

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Parole e frasi comuni

Brani popolari

Pagina 17 - ... io nacqui per lui; dove io non mi vergogno parlare con loro, e domandare della ragione delle loro azioni: e quelli per loro umanità mi rispondono. e non sento per quattro ore di tempo alcuna noia, sdimentico ogni affanno, non temo la povertà, non mi sbigottisce la morte, tutto mi trasferisco in loro.
Pagina 44 - Buffalmacco che ivi presso sei vedeva, volgendosi intorno e or qua e or là riguardando, rispose: — Io non so, ma egli era pur poco fa qui dinanzi da noi. Disse Bruno: — Ben ch'e...
Pagina 43 - Che abbiam noi a far del nome, poi che noi sappiam la virtù ? A me parrebbe che noi andassimo a cercar senza star più. — Or ben, disse Bruno, come è ella fatta ? Calandrin disse: — Egli ne son d'ogni fatta, ma tutte son quasi nere.
Pagina 21 - Fiorenza, oltre ad ogni altra italica bellissima , pervenne la mortifera pestilenza , la quale per operazion de' corpi superiori, o per le nostre inique opere, da giusta ira di Dio a nostra correzione mandata sopra i mortali, alquanti anni davanti nelle parti orientali incominciata , quelle d'innumerabile quantità di viventi avendo private, senza ristare, d'un luogo in un altro continuandosi , verso l'Occidente miserabilmente s'era ampliata.
Pagina 41 - ... paesi di là, che da Dio vengono le grazie e da Mentisci le macine; ma ecci di questi macigni sì gran quantità, che appo noi è poco prezzata, come appo loro gli smeraldi, de' quali v'ha maggior montagne che monte Morello che rilucon di mezza notte vatti con Dio ". E sappi che chi facesse le macine belle e fatte legare in anella, prima che elle si forassero, e portassele al Soldano, n'avrebbe ciò che volesse.
Pagina 108 - Né piacque mai loro quello che tutto di è in bocca de' savi de' nostri tempi, di godere el benefizio del tempo, ma sì bene quello della virtù e prudenzia loro; perché il tempo si caccia innanzi ogni cosa, e può condurre seco bene come male, e male come bene.
Pagina 29 - ... portatori portate, di dietro a quella; e, dove un morto credevano avere i preti a seppellire, n'aveano sei o otto, e tal fiata più. Né erano per ciò questi da alcuna lagrima o lume o compagnia onorati; anzi era la cosa pervenuta a tanto, che non altramenti si curava degli uomini che morivano, che ora si curerebbe di capre: per che assai manifestamente apparve che — quello che il naturai corso delle cose non aveva potuto, con piccoli e radi danni, a' savi mostrare doversi con pazienza passare,...
Pagina 30 - ... i futuri frutti delle bestie e delle terre e delle loro passate fatiche, ma di consumare quegli che si trovavano presenti si sforzavano con ogni ingegno.
Pagina 40 - Calandrino semplice, veggendo Maso dir queste parole con un viso fermo e senza ridere, quella fede vi dava che dar si può a qualunque verità è più manifesta, e così l'aveva per vere; e disse: «Troppo ci è di lungi a...
Pagina 44 - Deh come egli ha ben fatto, disse allora Buffalmacco, d'averci beffati e lasciati qui, poscia che noi fummo sì sciocchi che noi gli credemmo! Sappi, chi sarebbe stato sì stolto che avesse creduto che in Mugnone si dovesse trovare una così virtuosa pietra, altri che noi?

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