Letture del risorgimento italiano, scelte e ordinate da Giosue Carducci (1719-1870)

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N. Zanichelli, 1897
 

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Parole e frasi comuni

Brani popolari

Pagina 439 - DA TANTE PARTI D'ITALIA si LEVA VERSO DI NOI. « Forti per la concordia, fidenti nel nostro buon diritto, aspettiamo prudenti e decisi i decreti della Divina Provvidenza ». Russia, di Prussia e d'Inghilterra rimiravano attoniti e commossi lo spettacolo meraviglioso.
Pagina 390 - E debbesi pigliare questo per una regola generale: che mai o rado occorre che alcuna republica o regno sia da principio ordinato bene, o al tutto di nuovo fuora degli ordini vecchi riformato, se non è ordinato da uno ; anzi è necessario che uno solo sia quello che dia il modo e dalla cui mente dependa qualunque simile ordinazione.
Pagina 565 - La rivelazione di gloria che appari alla nostra fanciullezza, la epopea della nostra gioventù, la visione ideale degli anni virili, sono disparite e chiuse per sempre. La parte migliore del viver nostro è finita. Quella bionda testa con la chioma di...
Pagina 189 - anzi il danno di questi atti, che non servono se non ad impo«verire il paese de' migliori caratteri, ed a rendere più dura « l'influenza straniera, ha ormai colpito in Italia i più assennati, « e si desidera cercare modo e via nuova. Trovandomi a Roma « ne' mesi addietro, ho molto parlato e molto pensato de' rimedi « possibili a questo triste stato. Papa Gregorio è vecchio e cagio«nevole; alla sua morte certo, se non prima, qualche gran cosa « si prepara; la Romagna andrà in fiamma, e...
Pagina 504 - Se si potesse concepire l'Italia costituita in unità in modo stabile, senza che Roma fosse la sua capitale, io dichiaro schiettamente che reputerei difficile, forse impossibile la soluzione della questione romana.
Pagina 517 - Io non credo opportuno, e la Camera approverà la mia riserva, di addentrarmi in minuti particolari delle nostre relazioni colla corte di Roma; non esiterò però a riconoscere che...
Pagina 507 - ... si stabilì; e ciò, o signori. sia che una casta sacerdotale usurpasse il potere temporale, sia che un califfo od un sultano riunisse nelle sue mani il potere spirituale. Dappertutto questa fatale mescolanza ha prodotto gli stessi effetti; tolga adunque Iddio, o signori, che ciò avvenga nella nostra contrada.
Pagina 473 - Il primo, il secondo, il terzo terrazzo, su pel colle, furono investiti alla baionetta e superati: ma i morti ei feriti, che raccapriccio! Man mano che cedevano, i battaglioni regi si tiravano più in alto, si raccoglievano, crescevano di forza. All'ultimo parve impossibile affrontarli più. Erano tutti sulla vetta, e noi intorno al ciglio, stanchi, affranti, scemati. Vi fu un istante di sosta; non ci vedevamo quasi tra le due parti: essi raccolti là sopra, noi tutti a terra.
Pagina 475 - Valorosi quei monaci, tutti, fino all' ultimo che vidi, ferito in una coscia, cavarsi la palla dalle -carni e tornare a far fuoco. Durante la battaglia, su le alte rupi che sorgevano intorno a noi si vedevano turbe di paesani intenti al fiero spettacolo. Di tanto in tanto mandavano urli che mettevano spavento ai comuni nemici.
Pagina 34 - Ti mando una ciocca de' miei capelli ; sarà una memoria di famiglia. Oh buon Dio! quanti infelici per colpa mia! Ma mi perdonerete. Do l'ultimo...

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