Ingrossare le schiere celestiNeri Pozza Editore - 176 pagine Romanzo dall’atmosfera hitchcockiana, nella quale i contorni noti e i volti amici si trasfigurano alla luce macabra del sospetto, Ingrossare le schiere celesti è un noir d’autore magistrale, paragonato per lo stile, crudo e poetico assieme, alle migliori opere di Georges Simenon. Gus ha più di cinquant’anni e del mondo conosce soltanto i campi della sua isolata fattoria tra i monti, il bosco limitrofo e il paese di Pont-de-Montvert, nel sud della Francia, in cui saltuariamente è costretto a scendere per fare compere e commerciare. È un uomo schivo, diffidente, di poche parole: tutto ciò che gli interessa è continuare la propria vita senza essere disturbato, tra i suoi animali e la natura circostante, fino alla fine dei suoi giorni. Come unica compagnia, oltre all’amato cane Mars, ha Abel, il vicino, di vent’anni più vecchio, con il quale condivide le serate tra bicchieri di vino e reciproci racconti. Un giorno, mentre sta cacciando con Mars, sente dei colpi d’arma da fuoco e delle grida provenire dalla tenuta di Abel. Si precipita dal vicino e si trova davanti un luogo apparentemente abbandonato e tranquillo. Di Abel nessuna traccia. Sulla neve vicino al recinto brillano però inquietanti macchie rossastre. L’indomani, quando si imbatte finalmente nell’amico, Gus è sorpreso dal suo atteggiamento ostile. Le spiegazioni di Abel trasudano l’odore acre della menzogna. Ha sparato al proprio cane, dice, scambiandolo per una volpe, e non ha altro da aggiungere. Parole ambigue, che sono soltanto il preludio di una serie di avvenimenti oscuri. Di lì a poco, infatti, Mars viene ritrovato al margine del bosco, in apparenza ferito orrendamente da un animale più grosso, ma con accanto al corpo delle tracce confuse e il portachiavi di una Volkswagen. Poi, nelle ore in cui l’intero paese è in lutto e in preda alla costernazione per la morte dell’Abbé Pierre, una delle figure più carismatiche del Novecento francese, un gruppo di singolari predicatori si presenta alla porta di Gus alla ricerca di una collega scomparsa. Il turbamento di Gus si muta allora nella fredda certezza che qualcosa di inquietante sta accadendo lì, tra i suoi monti. Il miglior thriller francese dell'anno...per originalità e potenza delle sue parole, e una trama di prim'ordine. Christophe Laurent, Nice Matin «Un romanzo abbagliante, che mi ha lasciato sbalordito. Che talento! Che lingua! Fa pensare ai romanzi più duri di Simenon». Bernard Poirette «Un romanzo bellissimo, misterioso e struggente». La Cause Littéraire |
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Parole e frasi comuni
Abel aiutarlo allora andare andato animali appena arrivare aspettare attorno avesse avrebbe avuto avvicinò bella bene bicchiere bisogno c’era cadere cane capace capire casa cercare certo chiamare chiese colpo conosciuto continuava corpo credo davanti diceva dietro dire diventato Doges erano faceva fare fattoria fece fienile figlio filo finito fosse freddo fucile genere giorno giro grossa guardare immaginare invece l’aveva lasciare lavoro lungo madre male mano Mars meglio mettere mise momento morte mucche nessun neve nulla nuovo occhi padre Paradis pareva parlare parole passato pensato perdere persona piacere piedi porta posato posso posto potuto prendere preoccuparsi preso proprio punto ragione resto ricordava risposta riusciva sangue sapeva sarebbe sedia seguito sembrava sentito sera sicuro sparire spesso stalla stava storia strada strano succedeva successo taglio tavolo teneva terra testa tirò tizio tornare tracce troppo trovava vecchio vedere venuto vero verso vicino viso visto vivere voglia volta volte voluto vuoi vuoto