Grammatik der italienischen sprache: Ein praktisches lehrbuch ...

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J. Werner, 1869 - 526 pagine
 

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Pagina 512 - ... monumenti romani , paragonandoli alla piccolezza e nudità di questo sepolcro. Si sente una trista e fremebonda consolazione pensando che questa povertà è pur sufficiente ad interessare e animar la posterità, laddove i superbissimi mausolei, che Roma racchiude, si osservano con perfetta indifferenza per la persona a cui furono innalzati , della quale o non si domanda neppure il nome , o si domanda non come nome della persona ma del monumento.
Pagina 512 - Venerdì 15 febbraio 1823 fui a visitare il sepolcro del Tasso e ci piansi. Questo è il primo e l'unico piacere che ho provato in Roma. La strada per andarvi è lunga, e non si va a quel luogo se non per vedere questo sepolcro; ma non si potrebbe anche venire dall'America per gustare il piacere delle lagrime lo spazio di due minuti?
Pagina 515 - Crederò d' udir quel canto, Onde par che in tua favella Mi compianga, o rondinella. Una croce a primavera Troverai su questo suolo : Rondinella , in su la sera Sovra lei raccogli il volo : Dimmi pace in tua favella , Pellegrina rondinella.
Pagina 515 - Dove l' aria ancor m' è tolta, Donde a te la mia favella Giunge appena, o rondinella. II settembre innanzi viene, E a lasciarmi ti prepari; Tu vedrai lontane arene, Nuovi monti, nuovi mari, Salutando in tua favella, Pellegrina rondinella. Ed...
Pagina 511 - Oh! dovete dunque sapere che, in quel convento, c'era un nostro padre, il quale era un santo, e si chiamava il padre Macario. Un giorno d'inverno, passando per una viottola, in un campo d'un nostro benefattore, uomo dabbene anche lui, il padre Macario vide questo benefattore vicino a un suo gran noce ; e quattro contadini, con le zappe in aria, che principiavano a scalzar la pianta, per metterle le radici al sole.
Pagina 512 - Tasso, coperto e indicato non da altro che da una pietra larga e lunga circa un palmo e mezzo, e posta in un cantoncino d'una chiesuccia. Io non vorrei in nessun modo trovar questo cenere sotto un mausoleo.
Pagina 519 - Grave è l' incarco e morta in cuor la speme, Quel ferro implora troncator degli anni, E ride all' appressar dell' ore estreme. Fra la polve di Marte e le vicende Ti sfida il forte, che ne' rischi indura; E il saggio senza impallidir ti attende.
Pagina 517 - Lungi dal proprio ramo, Povera foglia frale, Dove vai tu? — Dal faggio Là dov'io nacqui, mi divise il vento. Esso, tornando, a volo Dal bosco alla campagna, Dalla valle mi porta alla montagna. Seco perpetuamente Vo pellegrina, e tutto l'altro ignoro. Vo dove ogni altra cosa, Dove naturalmente Va la foglia di rosa, E la foglia d'alloro.
Pagina 515 - Tu alle penne almen t' affidi, Scorri il lago e la pendice, Empi l' aria de' tuoi gridi, Tutto il giorno in tua favella Lui chiamando, o rondinella. Oh se anch...
Pagina 511 - ... gran noce ; e quattro contadini, con le zappe in aria, che principiavano a scalzar la pianta, per metterle le radici al sole. — Che fate voi a quella povera pianta ? domandò il padre Macario. — Eh ! padre, son anni e anni che la non mi vuoi far noci : e io ne faccio legna. — Lasciatela stare, disse il padre : sappiate che, quest' anno, la farà più noci che foglie.

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