Gerusalemme liberata, Volume 2R. Zotti, 1817 |
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Parole e frasi comuni
Acarino Adrasto albergo alfin allor Altamoro amor anco aprico Argante arme Armida Asia avea Biserta Campo Capitan Cavalier ch'è Chè ciel Circasso Città Clorinda colpo crin desío destrier dicea dolce Duce Ecco Egitto elmo empie Eritreo Erulo Etiopi Eufrate fero ferro fiume foco fugge furor genti GERUSALEMME LIBERATA gira Goffredo GOLDEN SQUARE gran grida guardia Guelfo guerra guerrier guisa indi Indo invía Ismen l'arme lido lieto loco lunge LXVI medesmo mira mirto monte mortali morte mostri mura nemico Nilo occhj omai onor opre Pagan passi percosse periglio petto piaga pianto piè pio Buglion poscia preghi primiero pugna puote Quinci Quivi Raimondo regno Rinaldo saetta sangue scudo sdegno selva sembiante Signor sovra spada spirto stuol suon Tancredi Tisaferno torre tosto troncar turba usbergo Vafrino varj vede veggio vendetta vinto volge volse volto vuò XXXVI
Brani popolari
Pagina 153 - Volea gridar: Dove, o crudel, me sola Lasci? ma il varco al suon chiuse il dolore Sì, che tornò la flebile parola Più amara indietro a rimbombar sul core.
Pagina 125 - Muoiono le città, muoiono i regni, copre i fasti e le pompe arena ed erba, e l'uom d'esser mortal par che si sdegni: oh nostra mente cupida e superba!
Pagina 119 - Così piuma talor, che di gentile amorosa colomba il collo cinge, mai non si scorge a se stessa simile, ma in diversi colori al sol si tinge. Or d'accesi rubin sembra un monile...
Pagina 143 - Qual Meandro fra rive oblique e incerte Scherza, e con dubbio corso, or cala or monta; Queste acque ai fonti, e quelle al mar converte, E mentre ei vien, sé, che ritorna, affronta : Tali, e più inestricabili, conserte Son queste vie : ma il libro in sé le impronta i II libro, don del mago), e d' esse in modo Parla, che le risolve, e spiega il nodo.
Pagina 237 - Poi la spada gli fisse e gli rifisse Nella visiera, ove accertò la via. Moriva Argante, e tal moria qual visse; Minacciava morendo, e non languia: Superbi, formidabili e feroci Gli ultimi moti fur, l
Pagina 185 - Signor, non sotto l' ombra in piaggia molle Tra fonti e fior, tra ninfe e tra sirene, Ma in cima all' erto e faticoso colle Della virtù riposto è il nostro bene. Chi non gela e non suda , e non s' estolle Dalle vie del piacer, là non perviene.
Pagina 237 - Tancredi alla percossa intento Se ne sottrasse, e si lanciò in disparte. Tu, dal tuo peso tratto, in giù col mento N'andasti, Argante, e non potesti aitarte: Per te cadesti; avventuroso intanto, Ch...
Pagina 146 - Deh mira - egli cantò - spuntar la rosa dal verde suo modesta e verginella, che mezzo aperta ancora e mezzo ascosa, quanto si mostra men, tanto è più bella. Ecco poi nudo il sen già baldanzosa dispiega; ecco poi langue e non par quella, quella non par che desiata inanti fu da mille donzelle e mille amanti.
Pagina 146 - Così trapassa al trapassar d'un giorno de la vita mortale il fiore e "1 verde; né perché faccia indietro aprii ritorno, si rinfiora ella mai, né si rinverde. Cogliam la rosa in su '1 mattino adorno di questo di, che tosto il seren perde; cogliam d'amor la rosa: amiamo or quando esser si puote riamato amando » 16 Tacque, e concorde de gli augelli il coro, quasi approvando, il canto indi ripiglia.
Pagina 54 - Non mori già, ché sue virtuti accolse tutte in quel punto e in guardia al cor le mise, e premendo il suo affanno a dar si volse vita con l'acqua a chi co '1 ferro uccise. Mentre egli il suon de...