Dizionario dantesco: di quanto si contiene nelle opere di Dante Allighieri con richiami alla Somma teologica di S. Tommaso d'Aguino, col'illustrazione dei nomi proprj mitologici, storici, geografici e delle questioni più controverse, Volumi 6-7

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Stab. tip. all'Ins. S. Bernardino, 1887
 

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Parole e frasi comuni

Brani popolari

Pagina 219 - Era già l'ora che volge il disio ai navicanti e 'ntenerisce il core lo dì c'han detto ai dolci amici addio; e che lo novo peregrin d'amore punge, se ode squilla di lontano che paia il giorno pianger che si more; quand' io incominciai a render vano l'udire ea mirare una de l'alme surta, che l'ascoltar chiedea con mano.
Pagina 190 - Nel gran fior discendeva, che s' adorna Di tante foglie, e quindi risaliva Là dove il suo amor sempre soggiorna. Le facce tutte avean di fiamma viva, E l' ali d' oro, e l' altro tanto bianco Che nulla neve a quel termine arriva. Quando scendean nel fior, di banco in banco Porgevan della pace e dell' ardore, Ch' egli acquistavan ventilando il fianco.
Pagina 72 - Avete il vecchio e il nuovo Testamento, E il pastor della Chiesa che vi guida: Questo vi basti a vostro salvamento.
Pagina 216 - Che avvegna essere vero, secondo la lettera, sie manifesto, non meno è vero quello che spiritualmente s* intende, cioè che nella uscita dell anima dal peccato, essa si è fatta santa e libera in sua podestade. « E in dimostrare questi (sensi), sempre lo litterale dee andare innanzi, siccome quello, nella cui sentenza gli altri sono inchiusi, e senza lo quale sarebbe impossibile e irrazionale intendere agli altri, e massimamente all'allegorico.
Pagina 244 - O Simon mago, o miseri seguaci, Che le cose di Dio, che di bontate Deono essere spose, voi rapaci Per oro e per argento adulterate; Or convien che per voi suoni la tromba, 5 Perocchè nella terza bolgia state. Già eravamo alla seguente tomba Montati, dello scoglio in quella parte, Ch' appunto sovra il mezzo fosso piomba.
Pagina 112 - Nel vano immaginare ov' io entrai : Ed esser mi parea non so in qual loco, E veder donne andar per via disciolte, Qual lagrimando e qual traendo guai, Che di tristizia saettavan foco. Poi mi parve vedere a poco a poco Turbar lo sole ed apparir la stella, E pianger...
Pagina 157 - E quel che più ti graverà le spalle, sarà la compagnia malvagia e scempia con la qual tu cadrai in questa valle...
Pagina 158 - Ecce ferunt Nymphae calathis ; tibi Candida Nais, Pallentes violas et summa papavera carpens, Narcissum et florem jungit bene olentis anethi ; Turn, casia atque aliis intexens suavibus herbis, Mollia luteola pingit vaccinia caltha.
Pagina 175 - Queste cose visibili, sì le proprie come le comuni in quanto sono visibili, vengono dentro a l'occhio — non dico le cose, ma le forme loro — per lo mezzo diafano, non realmente ma intenzionalmente, sì quasi come in vetro transparente.
Pagina 218 - Ovidio nel principio del secondo di Metamorfoseos. Altri dissero (siccome fu Anassagora e Democrito ) che ciò era lume di Sole ripercosso in quella parte. E queste opinioni con ragioni dimostrative riprovarono '. Quello che Aristotile si dicesse di ciò, non si può bene sapere ; perchè la sua sentenza non si trova cotale nell' una traslazione, come nell'altra.

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