Storia della letteratura italiana, Volume 1F. Le Monnier, 1855 |
Parole e frasi comuni
allora amore Angelo Poliziano anima antichi arte barbari bella Boccaccio Canto canzoni Carlo Carlo di Valois Carlo Magno chè Chiesa cielo Commedia componimenti consideri Constantinus Convito cotesto cuore Dante Decamerone dell'arte Dino Compagni divina Divina Commedia donna dotti dottrina dramma effetto epoca erano età Federigo filosofia Firenze forma forza Gallicanus Ghibellini Guelfi Guido Cavalcanti guisa idea idioma immagine Impero inalzare incivilimento indole Inferno ingegno innanzi intelletto intendimento Italia italiana l'arte latino letteraria letteratura lettere lettori libro lingua lingua volgare maggiore maraviglioso medesimo medio evo mente mostra Normanni novelle nuova occhi opere opinione ostante parecchi parole passioni Petrarca Poema poesia Poeta poetico politica popoli poteva principio propria prosa Pulci Purgatorio quod ragione rende rime scienza scritti scrittori scrivere secoli sentimento serbando simi spirito storia studii Trattato trionfo trovare trovatori umana uomini uomo Vedi vero versi volgare zione
Brani popolari
Pagina 179 - Se mai continga che il poema sacro, Al quale ha posto mano e cielo e terra...
Pagina 124 - Tuttavia, dopo alquanto tempo, la mia mente, che si argomentava di sanare, provide, poi che né '1 mio né l'altrui consolare valea, ritornare al modo che alcuno sconsolato avea tenuto a consolarsi; e misimi a leggere quello non conosciuto da molti libro di Boezio, nel quale, cattivo e discacciato, consolato s'avea.
Pagina 203 - Facesti come quei che va di notte, Che porta il lume dietro, e sé non giova, Ma dopo sé fa le persone dotte, Quando dicesti: « Secol si rinnuova; «Torna giustizia, e primo tempo umano, » E progenie discende dal ciel nuova.
Pagina 136 - ... è dato) per le parti quasi tutte, alle quali questa lingua si stende, peregrino, quasi mendicando sono andato, mostrando contro a mia voglia la piaga della fortuna che suole ingiustamente al piagato molte volte essere imputata. Veramente io sono stato legno...
Pagina 127 - Appresso a questo sonetto apparve a me una mirabile visione, nella quale vidi cose che mi fecero proporre di non dir più di questa benedetta in fino a tanto che io non potessi più degnamente trattare di lei. E di venire a ciò io studio quanto posso, si com
Pagina 184 - ... li tredici Canti, li quali alla Divina Commedia mancavano, e da loro non saputi trovare. Raccontava uno valente uomo...
Pagina 178 - Vieni a veder la gente quanto s' ama : E se nulla di noi pietà ti muove, A vergognar ti vien della tua fama. E se lecito m' è, o sommo Giove Che fosti in terra per noi crocifisso, Son li giusti occhi tuoi rivolti altrove? O è preparazion, che nell' abisso Del tuo consiglio fai, per alcun bene In tutto dall
Pagina 124 - E avvegnaché duro mi fosse prima entrare nella loro sentenza, finalmente v'entrai tant'entro, quanto l'arte di grammatica ch'io avea e un poco di mio ingegno potea fare; per lo quale ingegno molte cose, quasi come sognando, già vedea; siccome nella Vita Nuova si può vedere.
Pagina 216 - Quegli ch' usurpa in terra il luogo mio, ll luogo mio, il luogo mio, che vaca Nella presenza del Figliuol di Dio, Fatto ha del cimiterio mio cloaca, Del sangue e della puzza, onde il perverso, Che cadde di quassù, laggiù si placa.
Pagina 81 - Io mi son un che, quando Amore spira, noto, ed a quel modo Che detta dentro, vo significando. O frate, issa vegg...