La Gerusalemme liberata e l'Aminta di Torquato Tasso

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Pagina 287 - Lei nel partir, lei nel tornar del sole chiama con voce stanca, e prega e plora, come usignuol cui '1 villan duro invole dal nido i figli non pennuti ancora, che in miserabil canto afflitte e sole piange le notti, e n'empie i boschi e l'ora.
Pagina 1 - Sai che là corre il mondo ove più versi di sue dolcezze il lusinghier Parnaso, e che '1 vero, condito in molli versi, i più schivi allettando ha persuaso.
Pagina 1 - O Musa, tu che di caduchi allori non circondi la fronte in Elicona, ma su nel ciclo infra i beati cori hai di stelle immortali aurea corona, tu spira al petto mio celesti ardori, tu rischiara il mio canto, e tu perdona s'intesso fregi al ver, s'adorno in parte d'altri diletti, che de
Pagina 145 - Ch' alfin dagli occhi altrui pur si dilegua ; Ed è soverchio ornai ch'altri la segua. I dopo lunga e faticosa caccia Tornansi mesti ed anelanti i cani , Che la fera perduta abbian di traccia , Nascosa in selva dagli aperti piani: Tal pieni d' ira e di vergogna in faccia Riedono stanchi i cavalier cristiani.
Pagina 282 - D'un bel pallore ha il bianco volto asperso, Come a gigli sarian miste viole : E gli occhi al cielo affisa; e in lei converso Sembra per la pietate il cielo e...
Pagina 76 - Ma nella bocca ond" esce aura amorosa, Sola rosseggia e semplice la rosa. XXXI. Mostra il bel petto le sue nevi ignude, Onde il foco d' amor si nutre e desta. . Parte appar delle mamme acerbe e crude, Parte altrui ne ricopre invida vesta : Invida; ma s* agli occhi il varco chiude, L' amoroso pensier già non arresta, Che non ben pago di bellezza esterna, Negli occulti secreti anco *
Pagina 147 - Che non tem' io che di venen s' asperga ; E questa greggia e l' orticel dispensa Cibi non compri alla mia parca mensa. XI. Che poco è il desiderio, e poco è il nostro Bisogno onde la vita si conservi. Son figli miei questi ch' addito e mostro, Custodi della mandra , e non ho servi.
Pagina 146 - Cibo non prende già, che de' suoi mali solo si pasce e sol di pianto ha sete; ma '1 sonno, che de' miseri mortali è co '1 suo dolce oblio posa e quiete, sopì co...
Pagina 77 - Negli occulti segreti anco s' interna. 32 Come per acqua o per cristallo intero Trapassa il raggio, e nol'divide o parte; Per entro il chiuso manto osa il pensiero Si penetrar nella vietata parte: Ivi si spazia, ivi contempla il vero Di tante meraviglie a parte a parte; Poscia al desio le narra e le descrive, E ne fa le sue fiamme in lui più vive. 33 Lodata passa e vagheggiata Annida Fra le cupide turbe, e se n' avvede: Nol mostra già , benchè in suo co.r ne rida , E ne disegni alte vittorie e...
Pagina 464 - Giace il cavallo al suo signore appresso ; Giace il compagno appo il compagno estinto ; Giace il nemico appo il nemico; e spesso Sul morto il vivo, il vincitor sul vinto. Non v...

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