Manuale della letteratura italiana, Volume 4G. Barbèra, 1864 |
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... Proteggete , o Dei pietosi , Di quei petti generosi Il valor , la fedeltà . Tocchiamo gli scudi ; Puniamo quei crudi : D'amici infelici Vendetta , pietà . DAL PROMETEO . Tempo verrà che Cerere divina Delle provvide 42 SECOLO XIX .
... Proteggete , o Dei pietosi , Di quei petti generosi Il valor , la fedeltà . Tocchiamo gli scudi ; Puniamo quei crudi : D'amici infelici Vendetta , pietà . DAL PROMETEO . Tempo verrà che Cerere divina Delle provvide 42 SECOLO XIX .
Pagina 43
... divina pianta Il delicato corpo soffocando , E involando l ' umor del pio terreno , Ingiusta le daran morte crudele . Nè fian già questi gli avversari soli Che palpitar di tema e di sospetto Il faticoso agricoltor faranno . Allorchè ...
... divina pianta Il delicato corpo soffocando , E involando l ' umor del pio terreno , Ingiusta le daran morte crudele . Nè fian già questi gli avversari soli Che palpitar di tema e di sospetto Il faticoso agricoltor faranno . Allorchè ...
Pagina 48
... divina miseri- cordia in essi ed in noi ; se la fedeltà nostra ci avrà dato luogo dalla man destra del Giudice . Esemplare umiltà della regina Esther . Esther , perduto padre e madre , vivea in casa sotto le cure dello zio ( Mardocheo ) ...
... divina miseri- cordia in essi ed in noi ; se la fedeltà nostra ci avrà dato luogo dalla man destra del Giudice . Esemplare umiltà della regina Esther . Esther , perduto padre e madre , vivea in casa sotto le cure dello zio ( Mardocheo ) ...
Pagina 72
... divina , furono portate le armi d'Achille dal mare che , gonfiato da una grande tempesta , le tolse alla nave di Ulisse . 3 Ciprio ec . Adone ( figliuolo di un re di Cipro ) , amato da Venere , fu ucciso da un cinghiale . E te chiama la ...
... divina , furono portate le armi d'Achille dal mare che , gonfiato da una grande tempesta , le tolse alla nave di Ulisse . 3 Ciprio ec . Adone ( figliuolo di un re di Cipro ) , amato da Venere , fu ucciso da un cinghiale . E te chiama la ...
Pagina 77
... divina i voti 6 Fra gl ' inni miei delle insubri nepoti . 1 Il certo telo . Il vanto di non saettare in fallo . 2 Il vocale ec .; intendi : I Poeti o le Muse cantanti sull ' Elicona . E quella . Venere . Odora . Sparge odori . - Regno ...
... divina i voti 6 Fra gl ' inni miei delle insubri nepoti . 1 Il certo telo . Il vanto di non saettare in fallo . 2 Il vocale ec .; intendi : I Poeti o le Muse cantanti sull ' Elicona . E quella . Venere . Odora . Sparge odori . - Regno ...
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Parole e frasi comuni
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Brani popolari
Pagina 125 - Per lo vóto seren brillare il mondo. E poi che gli occhi a quelle luci appunto, Ch'a lor sembrano un punto, E sono immense...
Pagina 122 - Sonavan le quiete Stanze, e le vie dintorno, Al tuo perpetuo canto, Allor che all'opre femminili intenta Sedevi, assai contenta Di quel vago avvenir che in mente avevi. Era il maggio odoroso: e tu solevi Così menare il giorno.
Pagina 122 - Io gli studi leggiadri Talor lasciando e le sudate carte, Ove il tempo mio primo E di me si spendea la miglior parte, D'in su i veroni del paterno ostello Porgea gli orecchi al suon della tua voce, Ed alla man veloce Che percorrea la faticosa tela.
Pagina 345 - ... è dato) per le parti quasi tutte, alle quali questa lingua si stende, peregrino, quasi mendicando sono andato, mostrando contro a mia voglia la piaga della fortuna che suole ingiustamente al piagato molte volte essere imputata. Veramente io sono stato legno...
Pagina 112 - Gli scrittori grandi, incapaci, per natura o per abito, di molti piaceri umani; privi di altri molti per volontà; non di rado negletti nel consorzio degli uomini, se non forse dai pochi che seguono i medesimi studi; hanno per destino di condurre una vita simile alla morte, e vivere, se pur l'ottengono, dopo sepolti.
Pagina 123 - Tu pria che l'erbe inaridisse il verno, Da chiuso morbo combattuta e vinta, Perivi, o tenerella. E non vedevi II fior degli anni tuoi; Non ti molceva il core La dolce lode or delle negre chiome, Or degli sguardi innamorati e schivi; Né teco le compagne ai dì festivi Ragionavan d'amore.
Pagina 71 - Ghibellin fuggiasco, e tu i cari parenti e l'idioma desti a quel dolce di Calliope labbro che Amore in Grecia nudo e nudo in Roma d'un velo candidissimo adornando, rendea nel grembo a Venere Celeste...
Pagina 118 - O patria mia, vedo le mura e gli archi E le colonne ei simulacri e l'erme Torri degli avi nostri, Ma la gloria non vedo, Non vedo il lauro e il ferro ond'eran carchi I nostri padri antichi.
Pagina 122 - Quando sovvienimi di cotanta speme, Un affetto mi preme Acerbo e sconsolato, E tornami a doler di mia sventura. 0 natura, o natura, Perché non rendi poi Quel che prometti allor? perché di tanto Inganni i figli tuoi?
Pagina 116 - Viviamo, Porfirio mio, e confortiamoci insieme: non ricusiamo di portare quella parte che il destino ci ha stabilita, dei mali della nostra specie. Sì bene attendiamo a tenerci compagnia l'un l'altro; e andiamoci incoraggiando, e dando mano e soccorso scambievolmente; per compiere nel miglior modo questa fatica della vita.