Manuale della letteratura italiana, Volume 4G. Barbèra, 1864 |
Dall'interno del libro
Risultati 1-5 di 30
Pagina 9
... caro l'averlo rimesso in trono ; e i Francesi , col passaggio continuo dei loro eserciti , esauri- rono ciò che gli altri avevan lasciato . Il nuovo pontefice Pio VII conservò Roma e i suoi Stati benchè vi rima- nesse anche un presidio ...
... caro l'averlo rimesso in trono ; e i Francesi , col passaggio continuo dei loro eserciti , esauri- rono ciò che gli altri avevan lasciato . Il nuovo pontefice Pio VII conservò Roma e i suoi Stati benchè vi rima- nesse anche un presidio ...
Pagina 21
... caro perpetuamente il rimemorare con amorosa malinconia , che l'amico degno di Ennio Visconti e di Barnaba Oriani , l'encomiatore del Pa- rini e del Mascheroni , visse non meno buono che gran- de . Il Tommasèo discorre ampiamente delle ...
... caro perpetuamente il rimemorare con amorosa malinconia , che l'amico degno di Ennio Visconti e di Barnaba Oriani , l'encomiatore del Pa- rini e del Mascheroni , visse non meno buono che gran- de . Il Tommasèo discorre ampiamente delle ...
Pagina 42
... caro , e fra le squadre Deh ! ricordati di me . Tocchiamo gli scudi . Parte del Coro delle donne con Etra .. Teseo e Soldati . Tutto il Coro delle Teseo e Soldati . Vanne , o figlio , e della madre La memoria sia con te . Puniamo quei ...
... caro , e fra le squadre Deh ! ricordati di me . Tocchiamo gli scudi . Parte del Coro delle donne con Etra .. Teseo e Soldati . Tutto il Coro delle Teseo e Soldati . Vanne , o figlio , e della madre La memoria sia con te . Puniamo quei ...
Pagina 43
... caro un sì bel dono Gli farà di Giunon l ' aspro marito : Perocchè , Dio severo , i petti umani Sollecitando con pungenti cure , Comanderà di tutte l ' erbe inique L'empio parto alla terra , onde penoso Del frutto cereal venga l ...
... caro un sì bel dono Gli farà di Giunon l ' aspro marito : Perocchè , Dio severo , i petti umani Sollecitando con pungenti cure , Comanderà di tutte l ' erbe inique L'empio parto alla terra , onde penoso Del frutto cereal venga l ...
Pagina 52
... caro . La Malinconia . Fonti e colline Chiesi agli Dei : 1 Quindi , chiusi i volumi ( cioè le opere degli scrittori ) ch ' erano tua delizia , volesti legger monti ec .; cioè volesti istruirti viaggiando . 2 Di Teti e Vulcan . Del mare ...
... caro . La Malinconia . Fonti e colline Chiesi agli Dei : 1 Quindi , chiusi i volumi ( cioè le opere degli scrittori ) ch ' erano tua delizia , volesti legger monti ec .; cioè volesti istruirti viaggiando . 2 Di Teti e Vulcan . Del mare ...
Sommario
184 | |
203 | |
221 | |
241 | |
249 | |
250 | |
257 | |
259 | |
92 | |
97 | |
100 | |
114 | |
117 | |
122 | |
128 | |
136 | |
146 | |
149 | |
153 | |
176 | |
268 | |
269 | |
274 | |
281 | |
299 | |
312 | |
472 | |
473 | |
476 | |
Altre edizioni - Visualizza tutto
Manuale della letteratura italiana: quattro volumi, Volume 4 Francesco Ambrosoli Visualizzazione completa - 1864 |
Parole e frasi comuni
alcuni Allighieri allora AMBROSOLI amore animo Aristod assai Austria bella Boccaccio Boiardo Bonaparte buon cagione canto certo Cesira chè cielo città colla credere d'Italia d'ogni Dante Desaix desiderio dice Didimo diletto dire dirsi Divina Commedia dottrina ebbe favella figlio figliuolo filosofia Firenze Firenzuola Francesi furono generale giorno giuriam Giuseppe Parini gloria gran guerra imagini ingegno Italia italiana l'ingegno lasciò latino letteratura lettere lingua lingua italiana lode lungo luogo maggior Mammalucchi medesimo mente misero morì morte mostra Napoleone nobile nome nuovo onore opinioni Orlando Innamorato Ossian padre parlare parole patria pensieri Petrarca petto Pietro Giordani pochi poco poema poesia poesia cavalleresca poeta popolo poteva pregio principi prosa publica regno scritto scrittore scrivere secolo Seila sentimenti signor speranza stile stima storia stra studi terra Teseo trova Trovatori Ugo Foscolo uomini uomo vedere vero Vincenzo Monti virtù vivere zione
Brani popolari
Pagina 125 - Per lo vóto seren brillare il mondo. E poi che gli occhi a quelle luci appunto, Ch'a lor sembrano un punto, E sono immense...
Pagina 122 - Sonavan le quiete Stanze, e le vie dintorno, Al tuo perpetuo canto, Allor che all'opre femminili intenta Sedevi, assai contenta Di quel vago avvenir che in mente avevi. Era il maggio odoroso: e tu solevi Così menare il giorno.
Pagina 122 - Io gli studi leggiadri Talor lasciando e le sudate carte, Ove il tempo mio primo E di me si spendea la miglior parte, D'in su i veroni del paterno ostello Porgea gli orecchi al suon della tua voce, Ed alla man veloce Che percorrea la faticosa tela.
Pagina 345 - ... è dato) per le parti quasi tutte, alle quali questa lingua si stende, peregrino, quasi mendicando sono andato, mostrando contro a mia voglia la piaga della fortuna che suole ingiustamente al piagato molte volte essere imputata. Veramente io sono stato legno...
Pagina 112 - Gli scrittori grandi, incapaci, per natura o per abito, di molti piaceri umani; privi di altri molti per volontà; non di rado negletti nel consorzio degli uomini, se non forse dai pochi che seguono i medesimi studi; hanno per destino di condurre una vita simile alla morte, e vivere, se pur l'ottengono, dopo sepolti.
Pagina 123 - Tu pria che l'erbe inaridisse il verno, Da chiuso morbo combattuta e vinta, Perivi, o tenerella. E non vedevi II fior degli anni tuoi; Non ti molceva il core La dolce lode or delle negre chiome, Or degli sguardi innamorati e schivi; Né teco le compagne ai dì festivi Ragionavan d'amore.
Pagina 71 - Ghibellin fuggiasco, e tu i cari parenti e l'idioma desti a quel dolce di Calliope labbro che Amore in Grecia nudo e nudo in Roma d'un velo candidissimo adornando, rendea nel grembo a Venere Celeste...
Pagina 118 - O patria mia, vedo le mura e gli archi E le colonne ei simulacri e l'erme Torri degli avi nostri, Ma la gloria non vedo, Non vedo il lauro e il ferro ond'eran carchi I nostri padri antichi.
Pagina 122 - Quando sovvienimi di cotanta speme, Un affetto mi preme Acerbo e sconsolato, E tornami a doler di mia sventura. 0 natura, o natura, Perché non rendi poi Quel che prometti allor? perché di tanto Inganni i figli tuoi?
Pagina 116 - Viviamo, Porfirio mio, e confortiamoci insieme: non ricusiamo di portare quella parte che il destino ci ha stabilita, dei mali della nostra specie. Sì bene attendiamo a tenerci compagnia l'un l'altro; e andiamoci incoraggiando, e dando mano e soccorso scambievolmente; per compiere nel miglior modo questa fatica della vita.