Poesie filosofiche di Tomaso CampanellaG. Ruggia e c., 1834 - 223 pagine |
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Poesie Filosofiche Di Tomaso Campanella Tommaso Campanella,Johann Kaspar Von Orelli Anteprima non disponibile - 2022 |
Parole e frasi comuni
alma amor angeli animali Anticristo arca di Noè assai bellezza bello beltà Berillo bontà brutta bruttezza buona CAMPANELLA canzone carcerati Caucaso ch'a ch'è Ch'io Chè Che'l cielo conchiude corpo Cristo d'amor d'ogni dice divina doglia empi Eneide ente enti Epicurei esaudito Esopo eterno falsi fato figli forza fuoco genti ghiri giocondo gioia gloria gran guai gusto immortale impura inferno inganni ipocriti l'alma l'anima l'autore l'esser l'uomo legge Macone MADRIGALE VIII male Metafis mira mondo morire morte mostra movrà muta mutanza nasce natura odio oggetto onor paion peccato pena Platone Poesie filosofiche ponno possanza pregare pria primalità Profetali proprio prova rame lingua regno Salmodia che invita santi saper sapere sapienza savi scuola senno senso sente serbi serve Signor Simon Mago Socrate sofisti sommo sonetto spirti stelle terra tiranni uomini vede veggo vero virtù virtute viver vivere voluttà vuol
Brani popolari
Pagina 189 - Oh, leggi rotte! ch'un sol verme sia re, epilogo, armonia, - — fin d'ogni cosa. O virtù ascosa, — di tua gloria propia pur gli fai copia.
Pagina 207 - Musa latina, vieni meco a canzone novella: te al novo onor chiama quinci la squilla mia b, sperando imponer fine al miserabile verso ', per te tornando al già lagrimato die.
Pagina 149 - Se favor tanto a me non si dovea per destino o per fallo, sette monti, arti nuove e voglia ardente perché m'hai dato a far la gran semblea, e '1 primo albo cavallo, j con senno e pazienza tanta gente vincere8?
Pagina 10 - II mondo è il libro dove il Senno eterno scrisse i propri concetti, e vivo tempio dove, pingendo i gesti e '1 proprio esempio, di statue vive ornò l'imo e...
Pagina 9 - II mondo è un animai grande e perfetto, statua di Dio, che Dio lauda e simiglia: noi siam vermi imperfetti e vii famiglia, ch'intra il suo ventre abbiam vita e ricetto.
Pagina 2 - In superbia il valor, la santitate Passò in ipocrisia, le gentilezze In cerimonie, e '1 senno in sottigliezze, L'amor in zelo, e 'n liscio la beliate.
Pagina 10 - Dio infinito essa procedere, a cui s'arriva col sillogismo, come per strale allo scopo; perché dal simile effetto alla causa si va lontanamente: s'arriva con l'autorità , come per mano d'altri si tocca un oggetto , ancora che questo sapere sia lontano e di poco gusto. Ma solo chi s' illuia , cioè chi si fa lui , cioè Dio , e chi s 'incinge , cioè s' impregna di Dio , vien certo della Divinità , e lieto conoscitore e beato: perché è penetrante e penetrato da quella.
Pagina 147 - PAmor eterno, E l'infinito Senno Proponga l'opra al gran valor immenso ; Che il duro, scempio del mio lungo inferno Vede senza il mio cenno : Sei e sei anni, che 'n pena dispenso L'afflizion d'ogni senso, Le membra sette volte tormentate, Le bestemmie e le favole de...
Pagina 20 - Gesù, Pallade e Marte, Benché sia schiavo, o figlio di bastaso. Non nasce l'uom con la corona in testa Come il re delle bestie, che han bisogno Per lo conoscer di tal sopravvesta.
Pagina 10 - Di cervel dentro un pugno io sto, e divoro tanto, che quanti libri tiene il mondo non saziar l'appetito mio profondo : quanto ho mangiato! e del digiun pur moro. D'un gran mondo Aristarco, e Metrodoro di più cibommi, e più di fame abbondo; disiando e sentendo, giro in tondo; e quanto intendo più, tanto più ignoro.