Rime di Michelagnolo Buonarroti, il vecchioPresso l'Editore, 1821 - 405 pagine |
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Pagina xxvii
... alma da Dio , Occhio sano me fece , e te splendore . Beati adunque coloro i quali , se non possono alla ce- leste mensa coi pochi eletti sedere , concesso è loro almeno di raccogliere di quello che di quella cade ! E miseri e degni di ...
... alma da Dio , Occhio sano me fece , e te splendore . Beati adunque coloro i quali , se non possono alla ce- leste mensa coi pochi eletti sedere , concesso è loro almeno di raccogliere di quello che di quella cade ! E miseri e degni di ...
Pagina 2
... alma sperò , che sempre al suo fin sale . Spiegando , ond ' ella scese , in alto l ' ale , Non pure intende al bel ch ' agli occhi piace ; Ma perchè è troppo debile e fallace , Trascende inver la forma universale . Io dico ch ' all ...
... alma sperò , che sempre al suo fin sale . Spiegando , ond ' ella scese , in alto l ' ale , Non pure intende al bel ch ' agli occhi piace ; Ma perchè è troppo debile e fallace , Trascende inver la forma universale . Io dico ch ' all ...
Pagina 4
... s'imprime . Ma se scarsa virtù l'alma ne piglia , È che del lume tuo l'alto splendore Soverchia ' l vaso , e le mie forze opprime ..... SONETTO V. ARGOMENTO . Sc la bellezza d'un ritratto guasta 4 RIME DI MICHELAGNOLO SONETTO IV. ...
... s'imprime . Ma se scarsa virtù l'alma ne piglia , È che del lume tuo l'alto splendore Soverchia ' l vaso , e le mie forze opprime ..... SONETTO V. ARGOMENTO . Sc la bellezza d'un ritratto guasta 4 RIME DI MICHELAGNOLO SONETTO IV. ...
Pagina 6
... alma da Dio Occhio sano me fece , e te splendore , Nè sa non rivederlo in quel che muore Di te per nostro mal , mio gran desio . Come dal fuoco il caldo , esser diviso Non può ' l bel dall ' eterno ; e la mia stima Esalta chi ne scende ...
... alma da Dio Occhio sano me fece , e te splendore , Nè sa non rivederlo in quel che muore Di te per nostro mal , mio gran desio . Come dal fuoco il caldo , esser diviso Non può ' l bel dall ' eterno ; e la mia stima Esalta chi ne scende ...
Pagina 7
... alma sente , O se dalla memoria o dalla mente Alcuna altra beltà nel cuor traluce ; O se nell'alma ancor risplende e luce Del suo primiero stato il raggio ardente , Di se lasciando un non so che cocente , Ch'è forse quel ch'a pianger mi ...
... alma sente , O se dalla memoria o dalla mente Alcuna altra beltà nel cuor traluce ; O se nell'alma ancor risplende e luce Del suo primiero stato il raggio ardente , Di se lasciando un non so che cocente , Ch'è forse quel ch'a pianger mi ...
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Rime di Michelagnolo Buonarroti, il vecchio Michelangelo Buonarroti,Nicolà Giosafatte Biagioli Visualizzazione completa - 1821 |
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Parole e frasi comuni
Adunque affanni alcun alma altra altrui amando amanti amare amore anima anzi appo arda ardente ardore ARGOMENTO begli occhi bel volto bella bellezza beltà Biagioli Buonarroti cangia canzone celeste celt ch'è ch'io chè cieco cielo colla comenti concetto contento corpo costei cotal cuore d'amore desiderio desio dice Amore dice Dante diletto dire divina Divina Commedia dolce donna duolo ellissi empireo essendo eterno fallace forza fugge fuoco gentil gran grazia Guglielmo Borsiere immaginare Inferno ingegno intelletto intende l'alma l'altra l'anima leggiadra lieto lume luogo MADRIGALE maggior maraviglia marmo medesimo mente Mlle mondo morire mortale morte mostra natura nobile ognor Parad Paradiso pensier perciocchè Petrarca pianto pietà pietosa Platone Poeta possa propria messe puote Purg Purgatorio quì radiso ragione scema scultore sdegno sentimento SONETTO soverchio speme spezie splendore stra strale suppl uomo Vasari vede veggio vero virtù vive vizj vuol
Brani popolari
Pagina 131 - Esce di mano a Lui che la vagheggia, Prima che sia, a guisa di fanciulla Che piangendo e ridendo pargoleggia, L'anima semplicetta che sa nulla, Salvo che, mossa da lieto Fattore, Volentier torna a ciò che la trastulla.
Pagina 174 - Vien dietro a me, e lascia dir le genti: sta' come torre ferma, che non crolla giammai la cima per soffiar de...
Pagina 192 - Non ti parrà nuova cosa nè forte, Poscia che le cittadi termine hanno. Le vostre cose tutte hanno lor morte, Sì come voi; ma celasi in alcuna, Che dura molto , e le vite son corte. E come '1 volger del ciel della Luna Cuopre ad iscuopre i liti sanza posa, Così fa di Fiorenza la fortuna: Perché non dee parer mirabil cosa Ciò, ch' io dirò degli alti Fiorentini, Onde la fama nel tempo è nascosa.
Pagina 135 - LA gloria di colui che tutto move per l'universo penetra e risplende in una parte più e meno altrove. Nel ciel che più della sua luce prende fu...
Pagina xix - O voi che siete in piccioletta barca, desiderosi d'ascoltar, seguiti dietro al mio legno che cantando varca, tornate a riveder li vostri liti: non vi mettete in pelago, che, forse, perdendo me rimarreste smarriti.
Pagina 207 - Quinci si può veder come si fonda L'esser beato nell'atto che vede, Non in quel ch'ama, che poscia seconda; E 'del vedere è misura mercede, Che grazia partorisce e buona voglia; Così di grado in grado si procede.
Pagina 235 - Che per cosa mirabile s' addita Chi vuoi far d'Elicona nascer fiume. Qual vaghezza di lauro? qual di mirto? Povera e nuda vai , filosofia , Dice la turba al vii guadagno intesa . Pochi compagni avrai per l' altra via : Tanto ti prego più , gentile spirto , Non lassar la magnanima tua impresa.
Pagina 216 - Chè l' ardor santo, ch' ogni cosa raggia, Nella più simigliante è più vivace. Di tutte queste cose s' avvantaggia L' umana creatura, e, s' una manca, Di sua nobilità convien che caggia. Solo il peccato è quel che la disfranca, E falla dissimile al Sommo Bene, Per che del lume suo poco s...
Pagina 228 - ... usa il contrario , si tolse questo vocabolo dalle corti , e fu tanto a dire cortesia, quanto uso di corte ; lo qual vocabolo se oggi si togliesse dalle corti, massimamente d'Italia, non sarebbe altro a dire che turpezza.