Mons. Carlo Caccia e i suoi tempi: memorie storiche, 1802-1866S. Giuseppe, 1908 - 654 pagine |
Sommario
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Parole e frasi comuni
adunque alcuni allora Ambrogio anime Apostolica Arcivescovo austriaco autorità Ballerini buoni Caccia e i Canonici capo Carlo cattolici causa chierici Chiesa civile Civiltà Cattolica Clero Clero liberale colla Conciliatore Concistoro consigli cuore d'Italia diceva Diocesi di Milano diritto divina dottrine erano fede fedeli festa filosofia fortezza furono Gajsruck Gesù Cristo Gesuiti giansenismo giornale Giovane Italia Giuseppe Torchio guerra Italia legge lettera libertà Lombardia Massoneria Mazzini mente Metropolitana mezzo milanese Ministro Mons Monsignor Caccia Monza narrato nemici nomina nuovo Oblati Papa parola Parroci Pastore patria Piemonte Pietro Pio IX Pisanelli politica Pontefice Pontificato popolo poter temporale potere preghiera preghiere preti Prevosto principio Pro-Vicario pubblica religione religiosa rettore Rivoluzione Romilli Rosmini Sacerdoti sacro Santa Sede Santo Padre scriveva secolo Seminario Seminario di Monza signor Caccia Società Ecclesiastica solenne spirito Superiore supremo teologia Torino troviamo Vedi sopra pag Vescovo Vicario Capitolare Vicario di Gesù virtù zelo zione
Brani popolari
Pagina 84 - ... desidererebbero di comprendere anche il cattolicismo, disapprovano il clero, e gli si oppongono ; quelli che vogliono questa libertà come giusta, come utile , e come evangelica, gemono, e cercano di opporsi, senza nuocere al rispetto dovuto alla religione ; ma quelli a cui nulla importa di religione, e che hanno anzi un fondo di antipatia per essa, approfittano delle circostanze e della irritazione per distruggere sempre più ogni sentimento pio nel popolo , e pur troppo ottengono un gran successo.
Pagina 305 - Questa condizione non è scevra di pericoli, giacché nel mentre rispettiamo i trattati non siamo insensibili al grido di dolore che da tante parti d'Italia si leva verso di noi.
Pagina 85 - ... più dotti, ma i quali per lo più hanno uno zelo sincero per la religione non mista di altre teorie, e una buona classe di fedeli che sono cristiani di cuore, e che non credono ad altri dogmi che...
Pagina 323 - Legato; il quale, secondo il dovere del suo ufficio, non lasciava di opporsi a tanti scellerati ardimenti, e di sostenere e difendere i diritti e la dignità Nostra e di questa Santa Sede. Ed a tal segno d'iniquità ed impudenza vennero i ribelli, che non temettero di mutare il governo, e chiedere la dittatura del Re di Sardegna; e per questo fine mandarono loro deputati allo stesso Re. Non potendo dunque il nostro Legato impedire tante malvagità, e più a lungo sostenerle...
Pagina 117 - ... eccesso del quale si macchierebbero, e lo scandalo incalcolabile che darebbero a tutto il mondo, non farebbero che oltraggiare la causa, che pretendono di trattare, riempiendo Roma, lo Stato e l'Italia tutta di una serie infinita di mali? E in...
Pagina 305 - Quest'avvenire sarà felice, riposando la nostra politica sulla giustizia, sull'amore della libertà e della patria. Il nostro paese, piccolo per territorio, acquistò credito nei Consigli dell' Europa, perchè grande per le idee che rappresenta, per le simpatie che esso inspira.
Pagina 60 - Evangelo: ...io vi prenunzio un buon successo nella vostra impresa, poiché la vostra causa è giusta e pietosa, essendo quella del popolo, la vostra causa è santa, essendo quella di Dio...
Pagina 209 - Altro ornamento non porterò mai fuor che un nastro vermiglio sopra il core. Mi chiederan dove quel nastro è tinto, ed io: — Nel sangue del fratello estinto.
Pagina 117 - Vostra , che noi ci rivolgiamo alla sua pietà e religione, esortandola con paterno affetto a far cessare le sue armi da una guerra, che senza poter riconquistare all'impero gli animi dei Lombardi, e dei Veneti, trae con sé la funesta serie di calamità che sogliono accompagnarla, e che sono certamente da Lei abborrite, e detestate. Non sia discaro alla generosa nazione tedesca che noi la invitiamo a deporre gli odi...
Pagina 116 - ... scritti da coloro, i quali vorrebbero fare il Romano Pontefice presidente di una certa nuova Repubblica da costituirsi con tutti i popoli d'Italia. Anzi in questa occasione grandemente ammoniamo ed esortiamo, per la nostra carità verso di loro, gli stessi Italiani popoli, che da tali astuti...