Curiosità e ricerche di storia subalpina, pubbl. da una società di studiosi di patrie memorie, Volume 3

Copertina anteriore

Dall'interno del libro

Altre edizioni - Visualizza tutto

Parole e frasi comuni

Brani popolari

Pagina 696 - ... mi troverò. Giuro anche e prometto di adempire tutte le penitenze che mi sono state e mi saranno da questo S. Officio imposte; e contravvenendo io in alcune di queste mie proteste e giuramenti (che Dio non voglia), mi sottometto adesso per allora a tutte le pene e castighi che sono da' sacri canoni ed altre costituzioni generali e particolari contro simili delinquenti imposte e promulgate.
Pagina 673 - ... traversando per questi monti, e dovendo, nel passar per la Savoia in Francia, calcar la strada donde non molto lontano vedesi il castello di Miolans, volti i loro pietosi occhi al gran sasso sotto il quale giaceranno sepolte le mie fredde ossa, mossi da spirito di pietà, in passando lor dicano : « Ossa aride ed asciutte, abbiate quella pace e riposo che vive non poteste ottener giammai».
Pagina 77 - Egli è soprattutto quando i miei corni da caccia suonano una rapida e viva marcia, e mi veggo sfilar davanti i miei giovani di aspetto ardito e quasi dispettoso, che il mio sangue bolle e ribolle dentro le vene.
Pagina 176 - Non vi abbandonate, pensate alla madre, alla Patria, alla felice probabilità di una vita migliore dove l'Essere degli esseri farà giustizia dei malvagi e dei buoni, dei deboli e dei forti. Pensate alla Madre, fate quello che essa approverebbe. Nelle calamità conviene ubbidire ad un pensiero ; quel pensiero della madre sia la vostra àncora di salute.
Pagina 77 - Perché non nacqui francese? Non sarà mai che io stringa un brando italiano, che io guidi fra i perigli soldati italiani ? Noi piemontesi, noi prodi, noi animosi, che siamo noi ? Deboli ausiliari degli antichi nemici della grande patria ; ausiliari disprezzati forse, e disgraziati a segno di non...
Pagina 116 - Ora uomo maturo, 10 ripeto le stesse parole, e penso che ciò che allora era un desiderio orgoglioso e pieno di pericoli, ora è ragionevole brama. Il mio nome per le cose tentate in Piemonte non è affatto ignoto. Se io l'onorerò coi fatti e cogli scritti secondo il volgere della fortuna, i miei figli avranno incitamento ed aiuto all'esser buoni e valenti. — O figli miei ! o mio Teodoro ! e tu amatissima, sviscerata compagna del mio infelice destino! che fate? forse il disprezzo vi circonda,...
Pagina 657 - Vernet che que' miei pochi libri, scritture ed il forziere, con altri miei abiti che avea lasciati, gl'inviasse a Champéry; e sopra tutto, aspettando io da Milano i manuscritti che dovean servire per la stampa del quinto tomo, che facesse diligenza se fosser capitati, e gli mandasse pure a Champéry, al governadore; e che mi scusasse presso Barrillot, se non poteva adempire a quanto erasi fra noi convenuto, vedendo la dura necessità che me lo proibiva; sicome lo stesso dicesse al Pellissari, che...
Pagina 104 - L'Italia vuoi fatti e non parole. Ma in questi nostri giorni, che forse di poco precedono i fatti, può giovare alla patria chi ragiona delle sue condizioni e delle sue speranze senza alcun rispetto, salvo che della religione e della giustizia. Io non sono un letterato ; sono n;i soldato, che a niuna setta appartenendo, solo conosce i suoi altari, la sua patria e la sua spada.
Pagina 134 - Angioletta del ciclo, sei tu che proteggi il tuo padre nella sventura, che gì' infondi tanta pace nel cuore? Noi siamo nati, mia dolce Paolina, noi siamo nati sotto allo stesso pianeta. I miei capelli imbiancheranno quando tu saluterai la fiorente giovinezza. Io vivrò allora in te e con te. Dio ti conservi, ti benedica, figlia della sventura, concepita nei giorni terribili della cospirazione, nodrita nel seno della madre nel tempo della procella, e nata mentre il padre calca la terra dell'esilio.
Pagina 110 - Italie! mère des grands hommes, eie. etc., sentii al cuore una grande e dolorosa commozione. Questo si fu il 10 di luglio. 1° luglio. — Infelice patria! Questa parola mi viene detta, mi viene scritta ad ogni momento. E come non lo sarebbe, se questo è il mio pensiero, che appena interrompe la notte e il sonno? Anzi i miei sogni mi rinnovano il sentimento doloroso. — E qual patria più infelice? Ella ha perduto la libertà, la speranza e quasi l'onore. Forestieri la ingombrano; tributi la impoveriscono;...

Informazioni bibliografiche