Prose e poesie campestri con l'aggiunta d'una dissertazione su i giardini inglesi e sul merito in ciò dell'Italia: Ed. accresciuta del Giardino inglese descritto dall'autore Ne' sepolcri e di due appendici

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G. Tasso, 1836
 

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Brani popolari

Pagina 153 - Nè primavera s' ingannò, veggendo Sparito dalla terra il noto bosco, Che a rivestir venia delle sue frondi. Sol nella man del giardinier solerte Mandò lampi colà l' acuto ferro, Che rase il prato, ed agguagliollo, ei rami, Che tra lo sguardo, e le lontane scene Si ardivano frappor, dotto corresse. Prospetti vaghi, inaspettati incontri, Bei sentieri, antri freschi, opachi seggi, Lente acque, e mute all' erba, e ai fiori in mezzo Precipitanti d...
Pagina 153 - Anglo talvolta, che profondi e forti, Non meno che i pensier, vanta gli affetti, Alle più amate ceneri destina Nelle sue tanto celebrate ville, Ove per gli occhi in seno, e per gli orecchi Tanta m'entrava e sì innocente ebbrezza. Oh! chi mi leva in alto, e chi mi porta Tra quegli ameni, dilettosi, immensi Boscherecci teatri? Oh! chi mi posa Su que' verdi tappeti, entro que' foschi Solitarii ricoveri, nel grembo Di quelle valli ed a que
Pagina 148 - Poi che lasciàr gli aviluppati calli, in lieto aspetto il bel giardin s'aperse: acque stagnanti, mobili cristalli, fior vari e varie piante, erbe diverse, apriche collinette, ombrose valli, selve e spelonche in una vista offerse; e quel che '1 bello e '1 caro accresce a l'opre, l'arte, che tutto fa, nulla si scopre9.
Pagina 144 - Stimi- (sì misto il culto è col negletto) sol naturali e gli ornamenti ei siti. Di natura arte par, che per diletto l'imitatrice sua scherzando imiti. L'aura, non ch'altro, è de la maga effetto, l'aura che rende gli alberi fioriti: co' fiori eterni eterno il frutto dura, e mentre spunta l'un, l'altro matura.
Pagina 21 - Le passeggiate tra i monti vantano anche questa prerogativa ; che non si torna mai per la medesima strada , benché si torni per la strada medesima, avendo sempre gli angoli delle montagne aspetti diversi : oltre che basta la differente ora dal giorno , basta qualche nuvoletta nel cielo , che ad una porzione de...
Pagina 95 - O sotto un faggio Io ti ritrovi, Al caldo raggio Di bianco ciel, Mentre il pensoso Occhio non movi Dal frettoloso Noto ruscel...
Pagina 27 - ... ancor più il soggiorno da me scelto, e lusinga il mio amor proprio, giustificando con una ragion di più la mia scelta. Trovato il nuovo sentiero, io v' entro subitamente oa piedi, o ch ' io sia a cavallo, e lo seguo fin dove mi guida.
Pagina 143 - Poi che lasciar gli avviluppati calli, In lieto aspetto il bel giardin s'aperse: Acque stagnanti, mobili cristalli, Fior vari e varie piante, erbe diverse, Apriche collinette, ombrose valli, Selve e spelonche in una vista offerse; E quel che il bello e il caro accresce all'opre, I/ arte, che tutto fa, nulla si scopre.
Pagina 34 - Ah vai bene assai più un' ora , una sola ora che tu venga , o Bertóla, o Pompei, o Pellegrini , a passar meco nel mio ritiro : una sola ora , ma .che lascia nel mio cuore quelle vibrazioni , che non si fermano così presto; che lascia nella mente mia quelle idee , di cui io seguo a pascermi lungo • tempo. È vero che non è mia questa casa , né questi campi . Li possederò dunqne senza destare l' invidia altrui , e non per questo li possederò meno , non conoscendo io miglior proprietà che...
Pagina 28 - Mi perdo talvolta, né però, se incontro persona, richiedola della via, non volendo privarmi d'un altro piacer grandissimo, quando dopo molti rivolgimenti io riesco in parte già nota, donde assai lieto, non monta se per tempo o al tardi, a casa io ritorno. Quanto alle case di campagna, cosa ingratissima colui mi farebbe, che il nome mi dicesse de* Signori di quelle.

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