Metodo di commentare la Commedia di Dante Allighieri

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F. Le Monnier, 1861 - 555 pagine
 

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Parole e frasi comuni

Brani popolari

Pagina 163 - se' tu quel Virgilio e quella fonte Che spande di parlar sì largo fiume? Risposi lui con vergognosa fronte. O degli altri poeti onore e lume, Vagliami il lungo studio e il grande amore, Che m'han fatto cercar lo tuo volume. Tu se' lo mio maestro e '1 mio autore , Tu se
Pagina 246 - me si va nella cillà dolente, Per me si va nell' eterno dolore, Per me si va tra la perduta gente. Giustizia mosse il mio alto Fattore : Fecemi la divina potestate, La somma sapienza e il primo amore. Dinanzi a me non fur cose create, Se non eterne, ed io eterno duro : Lasciate ogni speranza, voi che entrate.
Pagina 364 - più della sua luce prende, Fu'io, e vidi cose che ridire Né sa, né può qual di lassù discende ; Perché appressando sé al suo disire, Nostro intelletto si profonda tanto, Che retro la memoria non può ire. Veramente quant'io del regno santo Nella mia mente potei far tesoro, Sarà ora materia del mio canto- (v.
Pagina 359 - ancora In co' del ponte presso a Benevento, Sotto la guardia della grave mora. Or le bagna la pioggia e move il vento Di fuor dal Regno, quasi lungo il Verde, Ove le trasmutò a lume spento. Per lor maledizion si non si perde, Che non possa tornar l' eterno Amore, Mentre che la speranza
Pagina 246 - si va tra la perduta gente. Giustizia mosse il mio alto Fattore : Fecemi la divina potestate, La somma sapienza e il primo amore. Dinanzi a me non fur cose create, Se non eterne, ed io eterno duro : Lasciate ogni speranza, voi che entrate. » Queste parole di colore oscuro Vid
Pagina 258 - Ed ecco verso noi venir per nave Un vecchio bianco per antico pelo , Gridando: Guai a voi, anime prave! Non isperate mai veder lo cielo. I' vegno per menarvi all'altra riva Nelle tenebre eterne, in caldo e in gelo; E tu che se' costi, anima viva, Partili da
Pagina 338 - che nella mente mi ragiona, Cominciò egli allor si dolcemente, Che la dolcezza ancor dentro mi suona. Lo mio Maestro, ed io, e quella gente Ch'eran con lui, parevan si contenti, Come a nessun toccasse altro la mente. Noi eravam tutti fissi e attenti Alle sue note, ed ecco il Veglio onesto Gridando: Che
Pagina 348 - Matto é chi spera che nostra ragione Possa trascorrer la infinita via, Che tiene una Sustanzia in tre Persone. State contenti, umana gente, al quia; Che se potuto aveste veder tutto, Mestier non era partorir Maria ; E desiar vedeste senza frutto Tai, che sarebbe lor disio
Pagina 276 - Dimmi, Maestro mio, dimmi Signore, Comincia' io, per voler esser certo Di quella fede che vince ogni errore. Uscinne mai alcuno, o per suo merto, O per altrui, che poi fosse beato? E quei che 'ntese il mio parlar coverto, Rispose : Io era nuovo in questo stato, Quando ci vidi venire un Possente Con
Pagina 296 - Perocché sì mi caccia il lungo tema, Che molte volte al fatto il dir vien meno. La sesta compagnia in duo si scema : Per altra via mi mena il savio Duca, Fuor della queta nell' aura che trema ; E vengo in parte, ove non é che luca.

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