Giacomo Leopardi e la patria

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R. Simboli, 1885 - 203 pagine
 

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Pagina 85 - Lo maggior don, che Dio per sua larghezza Fesse creando, e alla sua bontate Più conformato, e quel ch'ei più apprezza, Fu della volontà la libertate, Di che le creature intelligenti, E tutte e sole, furo e son dotate. Or ti parrà, se tu quinci argomenti, L...
Pagina 93 - Né v'è chi d'onorar ti si convegna. Volgiti indietro, e guarda, o patria mia, Quella schiera infinita d'immortali, E piangi e di te stessa ti disdegna; Che senza sdegno ornai la doglia è stolta: Volgiti e ti vergogna e ti riscuoti, E ti punga una volta Pensier degli avi nostri e de
Pagina 178 - Recanati, e in queste provincie, dove l'ingegno non si conta fra i doni della natura. Io non sono certo una gran cosa: ma tuttavia ho qualche amico in Milano, fo venire i giornali, ordino libri, fo stampare qualche mia cosa : tutto questo non ha fatto mai altro Recanatese a Recineto condito.
Pagina 133 - Recanati ha pagato il suo tributo di follia alla decadenza del secolo, e ha tinta col suo sangue la terra classica della Grecia. Alcuni mesi addietro il conte Andrea Broglio, lasciati i genitori e la moglie, dichiarò la guerra alla Mezzaluna e andò a fare il ciccobimbo in qualità di brigante volontario. Ebbe in guiderdone un titolo di maggiore e una razione quotidiana di polenta; ma alii 23 di maggio, assalendo Anatolico, una palla di cannone lo uccise sul campo.... Il povero padre, conte Saverio,...
Pagina 115 - Io sapeva bene i progetti ch'Ella formava su di noi, e come per assicurare la felicità di una cosa ch'io non conosco, ma sento chiamar casa e famiglia, Ella esigeva da noi due il sacrifizio, non di roba né di cure, ma delle nostre inclinazioni, della gioventù, e di tutta la nostra vita.
Pagina 114 - È un bel dire : Plutarco, l'Alfieri amavano Cheronea ed Asti. Le amavano e non vi stavano. A questo modo amerò ancor io la mia patria quando ne sarò lontano ; ora dico di odiarla perché vi son dentro, che finalmente questa povera città non è rea d'altro che di non avermi fatto un bene al mondo, dalla mia famiglia in fuori.
Pagina 48 - Ultimo canto di Saffo, intende di rappresentare la infelicità di un animo delicato, tenero, sensitivo, nobile e caldo, posto in un corpo brutto e giovane...
Pagina 45 - Debole prova del molto mio affetto ti raccomando che sia il pacchettino che, quanto più presto potrà, ti sarà inviato dalla nostra Ferrucci. In esso troverai quel ritratto che si fece di te dall'amico Lolli quand'eri a Bologna. Tienilo o donalo a quale de' tuoi più ti è caro ed ama la nostra amicizia.
Pagina 116 - Brighenti (brav* uomo), che la bontà di cuore vi si trova effettivamente, anzi vi è comunissima, e che la razza umana vi è differente da quella di cui tu ed io avevamo idea. Ma in Milano gli uomini sono come partout ailleurs; e quello che mi fa più rabbia, è che tutti ti guardano in viso e ti squadrano da capo a piedi come a Monte Morello. Del resto chi ama il divertimento, trova qui quello che non potrebbe trovare in altra città d' Italia, perché Milano nel materiale e nel morale è tutto...
Pagina 43 - Lolli e quella dell'incisione, si riassume in questo: nella prima é meno visibile quell'avvallamento che i fisici addiinandano solco naso-labiale, perché dall'ala del naso discendendo in basso, diviene all'angolo della bocca; onde più giovane è qui l'aspetto del Poeta. Il Guadagnini, delineando la figura qualche poco di tempo dopo, rese avvertitamente più forte questo tratto...

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